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Comunicato del Sudd Cobas
L’ALBA SRL: VIOLENTA AGGRESSIONE AGLI OPERAI IN SCIOPERO
La titolare della fabbrica che distrugge i gazebi del presidio sindacale e prende a pugni e calci gli operai. Poi una macchina con dentro persone arrivate per picchiare gli operai dell'Alba Srl in sciopero a difesa dei loro posti di lavoro e dei loro diritti. Un lavoratore è rimasto a terra dopo essere stato colpito più volte. L’hanno dovuto portare via in ambulanza.
Ad un anno dall'assalto a bastonate al presidio di Seano, ancora scene di violenza contro chi esercita il diritto di sciopero.
Gli operai presi a cazzotti non lavorano per una confezione cinese, ma cuciono e stirano capi di abbigliamento di importanti brand della moda, quelli che in negozio arrivano a costare quanto un loro stipendio.
Diritti negati, società che chiudono e riaprono sotto altri nomi e violenza contro chi protesta: succede questo nella giungla di appalti e subappalti della moda Made In Italy.
I brand committenti non pensino di essere estranei. Quello che è accaduto all'Alba Srl li riguarda direttamente.
Prato non può più essere la citta dei diritti negati e della violenza contro chi sciopera.
Facciamo appello a tutta la cittadinanza, alla società civile e alle istituzioni a reagire. Siamo pronti alla mobilitazione.
Da Il Manifesto
Erano al sesto giorno di sciopero, quando sono stati aggrediti. Lo ha denunciato ieri il sindacato Sudd Cobas, diffondendo il video di un pestaggio ai danni di alcuni operai nello stabilimento dell’Alba Srl, a Montemurlo vicino Prato, che confeziona abiti. Nel video si vede una donna, descritta come la titolare della fabbrica, prendere a pugni insieme a un altro uomo un lavoratore, per poi distruggere il gazebo del presidio sindacale. Il lavoratore colpito, un 25enne originario del Bangladesh, ha ricevuto cinque giorni di prognosi e ha fatto sapere di voler sporgere denuncia.
«Il punto è che non è la prima volta che accade a Prato, abbiamo una lunga lista di episodi di violenza
contro i lavoratori in sciopero» racconta Luca Toscano, sindacalista Sudd Cobas. Già a ottobre 2024 il sindacato aveva denunciato un’aggressione contro un picchetto sindacale fuori dalla pelletteria Confezione Lin Weidong a Seano, sempre nel pratese. In quell’occasione un gruppo di cinque persone a volto coperto aggredì con mazze di ferro quattro lavoratori nel cuore della notte. «Non è un problema solo del pronto moda cinese. Questo è l’ultimo strato di una filiera dove si lavora dal lunedì al sabato con contratti da addetti delle pulizie per 1.100 euro al mese, confezionando capi che costano anche più dello stipendio» conclude Toscano. Fino a gennaio i lavoratori dell’Alba Srl erano formalmente assunti dalla Forservice Srl, una società di pulizie. L’agitazione era ripartita nelle ultime settimane per denunciare un nuovo tentativo di creare una catena di subappalto, spostando lo stabilimento e cancellando i posti di lavoro regolari creati. Da aprile alcuni macchinari e alcune commesse della cucitura erano state spostate in uno stabilimento intestato sempre alla Forservice, ha denunciato il sindacato, dove i lavoratori vengono sottoposti a turni di dodici ore. Un meccanismo che, attacca Sudd Cobas, l’azienda vorrebbe replicare anche per il reparto stireria. Tra i motivi dello sciopero indicati dal sindacato, anche la decisione dell’azienda di lasciare i lavoratori a casa da tre settimane, per via di un danneggiamento ai macchinari dovuto a una bomba d’acqua a fine agosto, senza fornire la documentazione relativa ai danni e senza attivare la cassa integrazione.Dalla stampa locale
L’aggressione di ieri, martedì 16 settembre, al presidio di Sudd Cobas in via delle Lame a Prato, davanti alla confezione ‘L’Alba’, è oggetto di un’inchiesta aperta dalla Procura che ipotizza i reati di violenza privata e lesioni personali a carico dei responsabili oltre ai reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. La vittima, un operaio bengalese di 30 anni, finito all’ospedale in seguito ai pugni ricevuti, è stato già interrogato. Il procuratore, Luca Tescaroli, ha dato mandato agli inquirenti di sequestrate le immagini dell’aggressione ripresa delle telecamere che puntano sul piazzale in cui è accaduto il fatto, e ha firmato un decreto di perquisizione, anche informatica, e di ispezione e sequestro nei confronti della confezione e di una società collegata. “L’aggressione – si legge in un comunicato del procuratore – si inserisce in una serie preoccupante di atti di violenza compiuti nel territorio pratese nei confronti di lavoratori. Alle indagini lavorano Digos, carabinieri di Montemurlo e tecnici del Dipartimento di prevenzione della Asl.
Il picchetto dei Sudd Cobas fa saltare una sfilata di moda a New York
Il sindacato chiama ancora una volta i committenti alle proprie responsabilità: "Si fa il made in Italy coi salari made in Bangladesh".
Continua il picchetto dei lavoratori che stanno manifestando per i loro diritti davanti alla stireria L’Alba di via delle Lame, dove ieri un lavoratore è stato aggredito da almeno due persone. L’episodio spinge ancora una volta il sindacato Sudd Cobas a chiamare in causa i committenti, mettendoli di fronte alle proprie responsabilità.
E a testimonianza di quanto il ruolo dei committenti possa essere importante in questa battaglia del sindacato per i diritti dei lavoratori c’è un episodio accaduto in questi giorni. Lo sciopero ha rallentato la produzione e la mancanza del prodotto finito ha fatto saltare una sfilata di moda a New York.
Il sindacato ha organizzato per sabato alle 15 a Montemurlo una manifestazione per sensibilizzare tutto il territorio sul tema dei diritti dei lavoratori.

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