Lo Slai cobas aderisce allo sciopero indetto dalla Fiom e chiama gli operai a partecipare per fermare il genocidio del popolo palestinese, per l’umanità, per l’unità internazionale dei lavoratori
Fate sentire la vostra voce, la vostra solidarietà al popolo palestinese, ai lavoratori palestinesi che in queste ore continuano a subire un terribile genocidio e la deportazione dalla loro terra senza sapere dove andare, che vedono le loro case diventare in un attimo macerie, polvere.
Israele, sta compiendo immani crimini contro l’umanità, come fece il nazismo, ma nessuno lo ferma, gli Usa di Trump lo appoggiano e lo foraggiano, e il governo italiano Meloni è complice fornendogli le armi che ammazzano civili, donne, bambini e mantenendo legami affaristici economici, politici. Netanyahu ha violato tutte le risoluzioni dell'ONU ma non ha ricevuto alcuna sanzione; l’Unione Europea sta parlando di “sanzioni” ma ha detto che il commercio delle armi ad Israele continuerà come ora.
I lavoratori di Gaza, tutti i sindacati palestinesi rivolgono a voi,
ai sindacati in tutto il mondo questo appello:
“La
guerra israeliana ha distrutto l’80% delle case di Gaza, tutte le
sue fabbriche, officine e fonti di sostentamento, e la maggior parte
dei suoi terreni agricoli è stata rasa al suolo. La vita dei
lavoratori, pescatori, agricoltori e di tutti i settori produttivi
della Striscia assediata è diventata un inferno vivente. Le loro
famiglie sono ormai senza riparo e senza reddito. Non c’è cibo, né
medicine. Un lavoratore
Oggi ci rivolgiamo a voi come lavoratori della Palestina: parte integrante delle classi popolari e lavoratrici di questo mondo, in lotta per la giustizia, la liberazione e la dignità. Vi chiediamo:
1. Spezzare il silenzio e la complicità, far sentire la vostra voce all’interno dei vostri sindacati e federazioni, e denunciare le politiche di fame, assedio e massacro a Gaza.
2. Fare pressione sui vostri governi affinché cessino gli accordi sulle armi e la cooperazione militare con l’occupazione, e impongano sanzioni al regime sionista coloniale di apartheid.
3. Boicottare le aziende che sostengono l’occupazione, e ritirare gli investimenti sindacali da qualsiasi impresa, istituzione o ente che finanzi o tragga profitto dalla guerra.
4. Organizzare giornate di lotta e solidarietà nelle fabbriche e officine, nei porti e negli aeroporti, nelle strade e nelle piazze pubbliche, in sostegno della Palestina e del suo coraggioso popolo.
Compagni. Quella che si sta perpetrando oggi a Gaza è una crimine di fame di massa sotto gli occhi del mondo intero, il suo scopo è quello di cacciarci e strapparci dalla nostra terra. Non si tratta solo di una guerra di sterminio fisico; è una serie di crimini che superano tutto ciò che è stato commesso dal nazismo e dal fascismo in Europa. L’obiettivo è di sottometterci distruggendo le stesse condizioni di vita e di dignità umana. Le classi popolari lavoratrici e i loro sindacati liberi nel mondo possiedono una storia, una forza e un coraggio sufficienti a sconfiggere queste politiche criminali, se uniscono le proprie forze e alzano la voce”.
Il popolo palestinese è un popolo che resiste e combatte da più di 75 anni.
Quale operaio italiano accetterebbe una situazione del genere senza ribellarsi e reagire?
I governi che sono complici di questo genocidio, come il governo Meloni, sono gli stessi che tutti i giorni scaricano la crisi dei padroni sui lavoratori, tagliando salari, posti di lavoro, diritti, che spendono miliardi per gli armamenti, per la guerra e tagliano soldi alla sanità, alla scuola, alla salvaguardia del lavoro, alla sicurezza provocando anche qui decine e decine di morti operaie.
Gli operai devono essere dalla parte del popolo palestinese, e considerare la loro lotta come la nostra lotta, contro nemici comuni. Gli operai italiani hanno una grande tradizione di solidarietà internazionalista, di lotta contro feroci oppressori, come i nostri padri e nonni, contro il fascismo.
SLAI COBAS per il sindacato di
classe
WA 3519575628 -slaicobasta@gmail.com – 3475301704.
Taranto via Livio Andronico, 47



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