da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 10.09.25
Qual è il vero terrorismo? E’ sotto gli occhi
di tutti, il 7 ottobre saranno due anni che è in atto un vero e proprio stato
del terrore permanente da parte dello stato sionista di tipo nazista di
Israele, sostenuto in tutte le forme dall'imperialismo americano e, in
particolare oggi, dalla presidenza Trump, con la collaborazione di tutti i governi
imperialisti e la tiepida differenziazione da parte di Russia e Cina.
Il popolo palestinese è solo di fronte allo
stato del terrore, che non cela il suo obiettivo: distruggere il popolo
palestinese, cacciarlo dalla sua terra, annetterla e costruire il “Grande
Israele” come grande potenza all'interno dell'area del Medio Oriente, che
agisca non solo contro il popolo palestinese ma con l'intere masse arabe e i
loro stati.
A fronte di questo la comunità internazionale, l'ONU, si è dimostrata la foglia di fico di questa
aggressione che va verso un nuovo genocidio ed è parte della marcia verso la guerra contro i popoli e tra le potenze imperialiste.Oggi più che mai è importante che i proletari,
le masse popolari, gli studenti, coloro anche in gran parte che ancora non sono
scesi in nessuna forma a sostegno del popolo palestinese, capiscano che il popolo palestinese ha diritto alla
resistenza - è l'unico che aveva diritto alla resistenza, all'autodifesa -
a colpire i nemici che lo stanno distruggendo con il grande tributo di donne e
bambini.
Quindi noi
siamo incondizionatamente dalla parte della resistenza palestinese e della
sua azione contro lo stato del terrore permanente rappresentato dall'imperialismo
e dal sionismo.
Siamo a fianco di tutti coloro che in tutte le
forme stanno cercando di mettere un freno a questo piano imperialista-sionista.
Imperialismo e sionismo sono due definizioni
che qualificano il sistema, aggettivi di un sistema che è un sistema
capitalista nella sua fase superiore. E quindi è il capitalismo, è il profitto,
è la legge dello sfruttamento, della rapina e dell'oppressione dei popoli
dietro quello che oggi avviene in forme così drammatiche nei confronti del
popolo palestinese.
Noi siamo favorevoli affinché gli stati arabi, anche se i governi e le loro strutture sociali non sono certo quelle
che possono liberare il popolo dall'oppressione, dal dominio, dallo sfruttamento,
dalla diseguaglianza tra ricchi e poveri,
facciano fronte unito contro gli attacchi di Israele che non sono solo alla
resistenza palestinese ma all'intero mondo arabo, come abbiamo visto per il
Libano, per la Siria, per l'Iran e perfino per un Stato fedelissimo del mondo
occidentale, degli Stati Uniti, qual è il Qatar.
Siamo dalla parte di tutte le manifestazioni
che in tutte le forme solidarizzano in questi giorni con il popolo palestinese.
Ma naturalmente siamo perché si alzi il tiro contro i governi complici
e il nostro è davvero un governo complice, in
tutte le forme militari, economiche, diplomatiche e perfino culturali, data la
natura comunque travestita dello Stato di Israele, come Stato erede effettivo
del nazismo - così come il nostro governo si rifà direttamente o indirettamente
in maniera ipocrita al ventennio fascista e alla dittatura fascista - quindi i due governi sono uniti dalla comune
matrice ideologica, e questo è importante, non solo per il sostegno al
popolo palestinese, ma per liberare il proletariato, le masse popolari del
nostro Paese dai governi ispirati dal fascismo, dal nazismo, dalla guerra,
dall'oppressione dei popoli, dalla politica dei genocidi, degli stermini.
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