Da Messina alla Sapienza di Roma le ragazze sono scese subito in strada, contro gli ennesimi femminicidi di Sara e di Ilaria, con l'appello emozionante a denunciare della madre di Sara. Questa immediata moblitazione, nel dolore, nella nerissima situazione di aumento dei femminicidi, è stata la risposta bella e giusta.
Invece si è dovuta sentire la voce nera di Nordio, che mentre non ha detto nessuna parola contro questa guerra di bassa intensità contro le donne, ha usato anche queste atroci assassinii di giovani donne, per vomitare contro gli immigrati. Lui, rappresentante di un governo che nega la dignità alle donne, che vuole lasciare le madri con i bambini neonati in carcere, che nega che nelle scuole vi siano ore di educazione sessuale, osa parlare di mancanza di "civiltà", di "educazione civica" per gli altri popoli (che possono dare a questo razzista ignorante, centinaia di lezioni di civiltà).
Una strumentalizzazione dei femminicidi per affermare, in chiaro odor di fascismo, la supremazia dell'Italia, dell'occidente, che oggettivamente suona anche come attenuante rispetto all'assassino italianissimo di Sara.
dal blog femminismorivoluzionario
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