mercoledì 2 aprile 2025

pc 2 aprile - Riarmo europeo: profitti per i padroni delle industrie - guerra, miseria e lutti per le popolazioni

L'aumento dei pochi posti di lavoro nelle industrie degli armamenti si accompagna sempre a licenziamenti nelle altre fabbriche, ad un economia di guerra, a carovita, taglio dei fondi per servizi sociali, sanità, scuola, attacco ai diritti democratici per i proletari e le larghe masse. 

E siccome le armi devono servire a fare le guerre, i profitti delle industrie belliche, la cosiddetta "crescita, benefici" si poggiano sulle morti e distruzioni.

E' mai questo che possiamo volere? 

Dall'intervista al CdS

Gli investimenti previsti dal piano Readiness 2030 non si limitano alla difesa, ma si estendono a tutta l'economia europea, spiega la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in un’intervista.

Ursula von der Leyen, ha sottolineato che questo piano non solo rafforzerà la sicurezza dell'Europa, ma sarà anche un motore di crescita per settori chiave come quello della difesa, con benefici diretti per l'industria italiana, quindi per Leonardo, Fincantieri e Avio

Le industrie italiane della difesa al centro

L'Italia, con il suo settore manifatturiero avanzato e una solida tradizione nell'industria della difesa, sarà

uno degli attori principali di questo processo, accogliendo investimenti e creando posti di lavoro altamente qualificati. «Avete giganti dell’aerospazio come Leonardo e imprese navali innovative come  Fincantieri. Si tratta di investimenti in queste industrie che creeranno buoni posti di lavoro. È una grande opportunità per l’industria italiana», ha indicato la presidente della Commissione Ue.

Uno degli altri esempi citati dalla presidente è la joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, destinata ad attrarre significativi investimenti tedeschi nel settore. Questo tipo di collaborazioni internazionali rappresenta un’opportunità unica per l'industria italiana...

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