La premessa del "Libro Bianco" infatti è una vera e propria minaccia, ricatto a riarmarsi e subito: "ci si chiede se si vuole cavarsela negli anni a venire, tentando di adattarsi alle nuove sfide in modo graduale e cauto, oppure decidere per il proprio futuro, libero da coercizione e aggressione". Da cui, se si opta per la prima strada praticamente la UE andrebbe verso un fallimento del proprio ruolo, spazio internazionale; se invece si opta per la seconda strada il futuro è luminoso: si assicurerà "che i popoli d’Europa siano in grado di vivere in sicurezza, pace, democrazia e prosperità", "si rafforzerà “il nostro posto nel mondo” e "si rinnoveranno le alleanze internazionali su una base più sostenibile, rinnovando il progetto europeo e migliorando la sicurezza, la prosperità e il benessere dei cittadini europei. Al contrario, se si continua sulla stessa strada, si finirà per essere sminuiti, divisi e vulnerabili".
Dichiarazioni che sono piene di falsità. Primo, non è affatto vero che la Difesa europea porterà sicurezza, benessere ai cittadini europei; è invece esattamente il contrario! Riarmo vuol dire partecipare alle guerre o rispondere con la guerra ad eventuali "aggressioni". E guerra per i popoli, anche dei paesi europei, significa, la storia ce l'ha insegnato, mettere in pericolo migliaia, milioni di vite, significa mandare al macello giovani (coloro che devono usare poi quelle armi), significa economia di guerra, riduzione al massimo della democrazia, altro che benessere, e prosperità, ecc. ecc. Secondo, i paesi europei sono già divisi e "sminuiti", non c'è una "Europa" imperialista, ma paesi europei imperialisti anche in concorrenza tra loro nel partecipare alla rapina dei paesi oppressi, nel mettere le mani su materie prime, fonti energetiche da parte dei propri capitali. Nè i proletari e le masse popolari europee possono avere interesse ad una Europa "unita e forte", perchè sarebbe una Europa dei padroni, degli Stati, di governi sempre più in marcia verso un moderno fascismo, anche moderno nazismo con l'ascesa al potere dell'estrema destra. Terzo, la campagna per il riarmo europeo sembra la pulce che si crede grande addosso all'elefante, mentre i servi degli Usa, come il nostro governo Meloni, cercano di tenere il piede in due staffe.
Nel 'Libro Bianco' "le minacce alla sicurezza continentale vengono individuate nella Russia, che ha ampliato in modo massiccio la sua capacità di produzione militare-industriale aumentando la spesa fino al 9% del PIL e che nel 2025 si prevede supererà la spesa per la Difesa degli Stati membri in termini di parità di potere d’acquisto. Si afferma anche che se alla Russia verrà consentito di raggiungere i suoi obiettivi in Ucraina, la sua ambizione territoriale si estenderà oltre e che Mosca alimenta costantemente tensioni e instabilità nei Paesi limitrofi all’Europa".
Fermo restando che la Russia è imperialista, i toni che usa il "Libro Bianco" sembrano quelli dei manifesti degli anni '50, quando era Unione sovietica, demonizzata come il male assoluto. Per dare questa versione si capovolgono i fatti dell'Ucraina, dove la guerra è cominciata per gli obiettivi di estensione della Nato/imperialismo Usa, di fatto appoggiati dalla UE, a cui la Russia di Putin ha risposto con l'invasione dell'Ucraina.
Ma questa rappresentazione, per cui l'Occidente è il bene e tutto il resto è il male, va avanti senza ritegno, senza analisi seria.
In Medio Oriente, il legame diretto dell’Iran con la Russia, le sue ambizioni militari, il suo sostegno ai proxy e il suo ruolo nella destabilizzazione della regione continuano a essere una seria preoccupazione per la sicurezza europea. I conflitti in tutta l’Africa, compresi Sahel, Libia e Sudan, hanno implicazioni dirette per la sicurezza e l’economia dell’Europa... risultano in crescita le minacce ibride come attacchi informatici, sabotaggi, interferenze elettroniche nei sistemi di navigazione e satellitari globali, campagne di disinformazione e spionaggio politico e industriale, nonché lo sfruttamento delle ondate migratorie.... Si è individuato che le attività marine e marittime e le infrastrutture sottomarine critiche sono sotto minaccia insieme alla libertà di azione nell’aria e nello spazio.
Si potrebbe dire: "Tu UE te la canti e te la suoni". Tutti vogliono attaccare l'Europa... Una Europa rappresentata come finora pacifica, costretta a subire, nascondendo che i paesi europei stanno dietro tanti conflitti in Africa, sono complici, attivi nel sostegno in armamenti, del genocidio di Israele e delle conseguenze in Medio Oriente, che i paesi imperialisti europei sono pienamente interni alla guerra commerciale - e potremmo continuare.
Ma chi si vuole preparare alla guerra e per cosa è chiarito dal seguente passaggio:
"Va garantita la sicurezza dell'approvvigionamento di materie prime critiche per la nostra produzione economica e industriale, capacità di difesa e competitività".
Il documento dice che "è necessaria una capacità di deterrenza credibile per scongiurare attacchi di qualsiasi tipo, non solo convenzionali ma anche nello spettro della guerra ibrida". Ma è l'Europa che si vuole preparare ad attaccare, alla guerra; e per legittimare questa preparazione militare addebita agli altri paesi quello che vuole fare lei; e affermando che questa operazione non vuole scavalcare i singoli paesi membri della UE ma "supportare e coordinare gli sforzi per rafforzare l’industria della Difesa e la prontezza, creando le condizioni necessarie per anticipare massicciamente gli investimenti... L’UE quindi si propone di essere un moltiplicatore di forze generando economia di scala e migliorando i tempi di consegna, agevolando la collaborazione, l’intercambiabilità, riducendo i costi di acquisto, sostenendo le infrastrutture a duplice uso per la mobilità, le comunicazioni, la navigazione e abilitando partnership...", incita ad un'accelerata per prepararsi ai conflitti.
Abbiamo parlato prima di propaganda "terrorista", e altri passaggi la confermano in pieno.
Il parlamento europeo sta prendendo a riferimento una specie di "manuale di sopravvivenza" per la guerra, fatto dal governo di Stoccolma, che pone una serie di indicazioni alle famiglie, ai giovani per prepararsi alla "guerra futura".
Da Il Fatto Quotidiano: “Impara a cucinare da zero. Cavolo, patate, cipolle e carote sono poco costosi. Praticate la cucina ogni giorno con quello che già avete in casa”. E poi, tenere sempre in casa kit di pronto soccorso, ma anche “articoli di igiene, come salviettine umidificate, disinfettanti per le mani, pannolini e asciugamani sanitari”. E “batterie extra”, “contanti” nel caso le "carte di credito smettino di funzionare… E poi “esercitazioni ad hoc” e poi il “Preaparedeness Union Strategy, un piano di in cui si prevede anche un kit di sopravvivenza per 72 ore”; e poi il parlamento “Invita la UE e i suoi Stati membri a mettere a punto programmi educativi e di sensibilizzazione, in particolare per i giovani, volti a migliorare le conoscenze e a rafforzare la resilienza e la preparazione della società alle sfide in materia di sicurezza…"
Al di là che sembra di leggere un libretto di fantascienza orrorifico...
Allora, chi, in nome della sicurezza e della propria difesa, vuole in realtà la guerra?
E noi, i proletari, i popoli dobbiamo sì prepararci, ma a fare la guerra di classe, la guerra rivoluzionaria contro questi kostri che vogliono l'orrore senza fine.
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