
Il corteo, a cui hanno partecipano diverse centinaia di persone, con slogan antimilitaristi, anticapitalistici e con diverse bandiere della Palestina, inizialmente si è mosso verso via Milano ma poi ha preso la direzione di via Cantore e dell’uscita del casello di Genova Ovest, per poi spostarsi ulteriormente verso piazza Montano.

Molti cori contro Fincantieri e Leonardo, aziende del territorio legate all’ambito bellico, tra sicurezza,
tecnologia e flotte militari. “L’Europa che le anime belle del riformismo, del pacifismo, della democrazia che fa tanto bene ai popoli ci dicevano doveva battere un colpo, si è fatta sentire, ha varato un piano da 800 miliardi per armarsi fino ai denti – dicono i manifestanti dalla testa del corteo – sta decidendo in modo sempre più intensivo di convertire parti dell’industria manifatturiera in industria produttrice di armi. Ma certamente va detto con chiarezza che i pericoli di guerra non sono soltanto dovuti alle iene e gli squali che lucrano sulla produzione di morte, su chi vive facendo mine antiuomo, carri armati, droni, missili”.
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