sabato 4 febbraio 2023

pc 4 febbraio - Airaudo cerca nuovi sbocchi per il sindacato (FIOM) rafforzando la linea della collaborazione di classe

Pubblichiamo stralci di un intervista a Airaudo segretario della CGIL Piemonte

Airaudo: «Ora la nostra lotta è fare squadra anche con i top manager»
Il riconfermato segretario della Cgil del Piemonte: «Il sindacato deve gestire l’agenda economica»

«Non ho invitato al nostro congresso i top manager di Michelin e di Lavazza e il vicepresidente degli industriali torinese perché sono diventato capitalista. Ma perché credo che il sindacato non può limitarsi a gestire gli effetti delle crisi ma deve diventare protagonista dell’agenda economica e sociale di un territorio». Giorgio Airaudo oggi sarà riconfermato segretario regionale della Cgil del Piemonte.

Una scelta inusuale aprire un congresso della Cgil ospitando i top manager.
«Tutt’altro. Prima abbiamo parlato di pace con Luciana Castellina e di lavoro con i delegati. I top manager erano lì con noi perché non ci sono più luoghi dove poter stabilire un’agenda comune di lavoro».

In che senso mancano i luoghi di dibattito? 
«Un tempo c’era Fiat che regolava e gestiva tutto. Poi certe rotte venivano disegnate nei salotti. Oggi in Piemonte non c’è più niente. I problemi sono tanti dobbiamo trovare il modo di affrontarli e risolverli assieme». 

Le aziende poi puntano sulla flessibilità. 
«Questa è un’emergenza da molti anni. In Italia abbiamo 45 modalità contrattuali di ingresso nel mondo del lavoro, in Spagna ne hanno ridotte a due e infatti creano posti di lavoro. Madrid, tra l’altro, ha appena adeguato gli stipendi al costo della vita, alzando i salari dell’ 8 percento. Noi non riusciamo neppure a gestire la crisi sanitaria». 

Servono più investimenti pubblici? «Senz’altro. La sanità piemontese è allo stremo. Siamo riusciti con una fatica estrema a stabilizzare un migliaio di infermieri ma è troppo poco soprattutto per una regione che invecchia rapidamente». 

Infatti oggi Cgil parla più di sanità che di Mirafiori. È un segno dei tempi?
«Abbiamo parlato anche di Mirafiori. Ho chiesto lumi al governatore Alberto Cirio sull’accordo tra Regione e Stellantis sul Recycling hub della fabbrica torinese. Si tratta di un accordo riservato di cui non sappiamo nulla. E tra l’altro da cui il sindacato è stato, inaspettatamente, escluso». 

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