giovedì 6 ottobre 2022

pc 6 ottobre - Auto: Stellantis chiede un allungamento dei tempi della “transizione” al motore elettrico e… ancora soldi per gli investimenti

La Uilm ha invitato i dirigenti della Stellantis alla loro “tavola rotonda sulla transizione ecologica” mettendo a disposizione la postazione sindacale dalla quale hanno potuto lanciare ancora una volta i propri lamenti sui tempi previsti per la transizione al motore elettrico stabiliti a livello europeo.

Il “senior vice president Corporate affairs di Stellantis Italia, Davide Mele” ha infatti tenuto a “ragionare sui tempi” dicendo che “in realtà il 2027 sarà già un anno in cui il motore endotermico andrà a morire.”

5 anni di tempo al senior ecc. ecc. sembrano pochi per cui “chiediamo una revisione della legislazione euro 7”.

Ma visto che c’era, ha aggiunto che “Stellantis … vuole giocare la sfida da vincitori costruendo un'auto

pulita, sicura, connesse accessibile” ma per fare questo bisogna guardare ai “costi di questa trasformazione tecnologica” che “sono elevati, il 50% in più a parità di segmento, e per affrontare questa sfida vengono richiesti enormi investimenti” che naturalmente dovranno vedere in prima linea quelli statali, e si parla già di centinaia di milioni.

Questa “transizione” colpisce sicuramente le operaie e gli operai del gruppo: già Bonomi aveva chiesto di allungare i tempi ma soprattutto aveva minacciato, come sempre fanno i padroni per avere sempre più soldi dai governi, “400 milioni di ore di cassa integrazione”…

In questo senso, come recita la locandina del Convegno, possiamo certamente dire che i "rischi" sono tutti degli operai e le "opportunità", come sempre, dei padroni che faranno sempre più profitti, e la platea della Uil, che da sempre tiene loro bordone, era quella giusta per ricordarlo pure al governo che arriva.

Nessun commento:

Posta un commento