La Uilm ha invitato i dirigenti della Stellantis alla loro “tavola
rotonda sulla transizione ecologica” mettendo a disposizione la postazione
sindacale dalla quale hanno potuto lanciare ancora una volta i propri lamenti
sui tempi previsti per la transizione al motore elettrico stabiliti a livello
europeo.
Il “senior vice president Corporate affairs di Stellantis
Italia, Davide Mele” ha infatti tenuto a “ragionare sui tempi” dicendo che “in
realtà il 2027 sarà già un anno in cui il motore endotermico andrà a
morire.”
5 anni di tempo al senior ecc. ecc. sembrano pochi per cui “chiediamo
una revisione della legislazione euro 7”.
Ma visto che c’era, ha aggiunto che “Stellantis … vuole giocare la sfida da vincitori costruendo un'auto
pulita, sicura, connesse accessibile” ma per fare questo bisogna guardare ai “costi di questa trasformazione tecnologica” che “sono elevati, il 50% in più a parità di segmento, e per affrontare questa sfida vengono richiesti enormi investimenti” che naturalmente dovranno vedere in prima linea quelli statali, e si parla già di centinaia di milioni.Questa “transizione” colpisce sicuramente le operaie e gli
operai del gruppo: già Bonomi aveva chiesto di allungare i tempi ma soprattutto
aveva minacciato, come sempre fanno i padroni per avere sempre più soldi dai
governi, “400 milioni di ore di cassa integrazione”…
In questo senso, come recita la locandina del Convegno, possiamo certamente dire che i "rischi" sono tutti degli operai e le "opportunità", come sempre, dei padroni che faranno sempre più profitti, e la platea della Uil, che da sempre tiene loro bordone, era quella giusta per ricordarlo pure al governo che arriva.
Nessun commento:
Posta un commento