È in questo senso che si deve leggere il ridimensionamento di Confindustria (Non possiamo permetterci follie su flat tax e pensioni") alle proposte populiste agitate dalla Lega di Salvini su questi temi per tentare di riprendersi il terreno perso nelle votazioni.
Così Proprio mentre Bonomi presidente di Confindustria da credito al governo fascista della Meloni:
"Avanti Meloni, ma non butti a mare
il lavoro di Draghi"
E l'innocuo Landini CGIL che prima delle elezioni è stato equidistante e ora dopo il voto a fronte dei gravi problemi sociali invece di opporsi dice: "noi siamo aperti al dialogo, non abbiamo pregiudiziali”, così la manifestazione di sabato della sola CGIL a Roma serve solo per rimettersi ai tavoli e continuare a fare danni ai lavoratori con la concertazione, richiamata dalla stessa Meloni come necessaria... e che in questo contesto rifletterà sempre più la dittatura aperta del capitale dato che la stessa Meloni dichiara:
«Il nostro obiettivo è modificare il rapporto fra Stato e cittadini e Stato e imprese. La nostra bussola sarà non disturbare chi vuole fare, non disturbare chi vuole creare ricchezza e chi vuole dare lavoro. Lo Stato deve metterli nelle condizioni di farlo»
PER GLI OPERAI E LE MASSE POPOLARI TUTTO QUESTO SINDACALISMO DI STATO E' PARTE DEL PROBLEMA DA SUPERARE RICOSTRUENDO UNITÀ DELLE LOTTE, coscienza e organizzazione per abbattere questo sistema capitalista e imperialista.
Andiamo avanti in ogni posto di lavoro e quartiere con la strada è stata aperta a Roma il 17 settembre con l'assemblea proletaria anticapitalista.
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