"Nessuno dei due gruppi belligeranti la cede in nulla all'altro per le rapine, la ferocia e l'infinita crudeltà della guerra. Ma per ingannare il proletariato e distogliere la sua attenzione dall'unica guerra effettivamente liberatrice, vale a dire dalla guerra civile contro la borghesia del "proprio" paese e dei paesi "stranieri", per questo alto scopo la borghesia di ogni paese tenta di esaltare, con frasi menzognere sul patriottismo, il significato della "propria" guerra nazionale e vuol far credere che si sforza di vincere il nemico, non per spogliarlo e occuparne il territorio, ma per "liberare" tutti gli altri popoli, eccettuato il proprio".
I pacifisti, gli opportunisti ignorano e negano "una verità fondamentale del socialismo già enunciata nel Manifesto comunista, e cioè che gli operai non hanno patria; attenendosi ad un punto di vista sentimentale piccolo-borghese nella lotta contro il militarismo, invece di riconoscere la necessità della guerra rivoluzionaria dei proletari di tutti i paesi contro la borghesia di tutti i paesi..."
Da Lenin: Il socialismo e la guerra.
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