giovedì 28 luglio 2022

pc 28 luglio - Wärtsilä: i padroni incassano centinaia di milioni pubblici ma confermano la chiusura e il licenziamento degli operai

 

Il Sole 24 Ore del 26 luglio, aveva fatto i conti di quanti contributi pubblici ha incassato Wärtsilä in questi anni, probabilmente nella speranza di indurre i padroni a ritornare sui propri passi e far capire che di soldi ce ne sono stati e ce ne saranno.

Ma i padroni della multinazionale Wärtsilä con sede in Finlandia hanno ripetuto al ministro leghista Giorgetti e ai suoi colleghi leghisti del Friuli presenti all’incontro al Mise di ieri, che non hanno intenzione di ritirare il piano di chiusura del sito di Trieste che prevede il licenziamento di 450 operai diretti più altrettanti dell’indotto (https://proletaricomunisti.blogspot.com/2022/07/pc-15-luglio-450-licenziamenti-alla.html).

I padroni a quanto pare sono stati molto fermi e determinati, visto che Giorgetti ha detto che la

decisione “incrina - … - la fiducia che era alla base dei rapporti tra Italia e Finlandia”, facendo diventare la vertenza una questione di rapporti tra due Paesi!

Questo è dovuto anche al fatto che, come riporta il quotidiano dei padroni: “Mettendo in fila le garanzie e i contributi pubblici ricevuti da negli ultimi 5 anni, la Regione Friuli Venezia Giulia ha stilato un lungo elenco al termine del quale si legge un totale contributi di 11.514.458,32 euro.”

E questi bei regali arrivano solo dalla Regione, poi arriva l’altra valanga di aiuti per pandemia, crisi produttiva, Pnrr ecc.: “A questi vanno aggiunti 30 milioni di euro di garanzie Sace, ottenuta nel dicembre del 2020 per rimediare al grave turbamento dell'economia dovuto alla pandemia. Poi ancora, come ci racconta l'assessore al lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, «20 milioni di euro che vennero richiesti nel 2017 per superare una crisi produttiva della società. Allo stesso anno risale un'operazione con cui Wärtsilä Italia ha ceduto due capannoni e le aree contigue a Interporto di Trieste Spa per 20 milioni di euro, capitali che derivano dal subentro nella società delle quote della ex provincia di Trieste da parte di Friulia e autorità portuale. Da ultimo ci sono poi i 34 milioni di euro richiesti allo sportello Pnrr lo scorso aprile.”

E infine, si fa per dire, «gli importanti contributi per la cassa integrazione ordinaria».

Insomma, soldi pubblici e sulle spalle degli operai per centinaia di milioni! Più o meno quanto l’azienda dichiara di profitti nei primi sei mesi di quest’anno.

I padroni capitalisti/imperialisti continuano - dicevamo nell’articolo indicato di pc - a fare il loro mestiere: organizzare e riorganizzare costantemente la produzione per uno sfruttamento sempre più efficace e scientifico degli operai, rimangiarsi promesse e accordi firmati, smantellare e portarsi via intere fabbriche…

Operaie e operai hanno tutta l’urgenza di lottare e unire le vertenze contro le delocalizzazioni e i licenziamenti che vanno dalla Gkn alla Tessitura di Mottola, dalla Caterpillar alla Maier Cromoplast di Verdellino e adesso alla Wärtsilä…

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