sabato 7 agosto 2021

pc 7 agosto - Draghi l’imbroglione dice che l’economia va bene… per i padroni, che mettono pure le mani avanti…

Il capo del governo, Draghi, azzarda giudizi sull’andamento attuale dell’economia: “Le cose per l'economia italiana vanno bene e si spera che vadano anche meglio” ha infatti detto in un incontro con i giornalisti (Ansa).

Dovrebbe correttamente specificare cosa significa “economia italiana”, ma come tutti i borghesi politici di professione è abituato ad ingannare, mantenendosi su affermazioni di tipo generale; questo perché se grazie al cosiddetto “rimbalzo” l’economia rivede qualche percentuale positiva (senza però “recuperare” le perdite del passato), ciò che invece è molto negativo è incluso in una lunga lista, come dice lui stesso: “l’occupazione, le aziende in crisi, la riforma degli ammortizzatori sociali, la questione della sicurezza sul lavoro, l’agenda del Pnrr, la delega fisco, la delega concorrenza: insomma, la lista è lunga” infatti!  e

“le cose”, per dirla alla Draghi, toccano tutte il proletariato e le masse popolari.

Letta da quest’altro lato della barricata, la lista dice: disoccupazione, licenziamenti, morti sul lavoro, insicurezza e precarietà, soldi a fondo perduto ai padroni…

Diciamo imbroglione anche per le stesse cose sull’economia dette da Draghi che vengono smentite dagli stessi padroni con i loro studi (che piangono sempre miseria e usano i dati anche come ricatto verso il governo).

“Secondo un'indagine del Centro studi Confindustria, la produzione a luglio è scesa dello 0,7% dopo un primo semestre tonico. A pesare i colli di bottiglia nelle forniture e la variante Delta” questo è per esempio il titolo di un articolo dell’Agi di oggi.

Spiega l'agenzia: “Secondo quanto è stato rilevato dall’indagine Pmi Manifatturiero (Ihs-Markit), iniziano a emergere anche in Italia gli effetti della scarsità di materie prime e di componenti, fattori che hanno determinato un blocco delle catene globali di fornitura, provocando strozzature nell’offerta in particolare in alcuni settori (automotive, elettronica, macchinari).” Che sono quelli tra i più importanti per la produzione industriale in Italia.

E soprattutto è “l'incertezza” che attanaglia i padroni, soprattutto quella adesso legata alla diffusione della variante Delta che "rischia di diventare il principale ostacolo alla ripresa in corso".

Ma i padroni hanno “fiducia” e “continuano comunque a essere ottimisti…” con il loro governo Draghi a garanzia.

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