Mentre il plurindagato fascista Salvini si sollazza al
Papeete trova il tempo per parlare di migranti, essendo chiaramente a corto di
altri argomenti rispetto alla politica del suo governo Draghi, per continuare
ad alimentare lo spirito reazionario e nero della gentaglia del suo partito.
Nel Mediterraneo, nel frattempo, i migranti continuano a
morire e ad essere riportati in Libia contro ogni legge umana.
Ne sbarcano troppi, ha detto lamentandosi della politica della Lamorgese, ma che Salvini sia la “bestia” delle fakenews è noto, e infatti anche stavolta viene smentito dai dati “ufficiali” riportati, per esempio
dal quotidiano Domani del 3 agosto: “Salvini al Papeete vede l’invasione I numeri ufficiali lo smentiscono” titola il giornale, “L’ex ministro attacca il governo sui migranti mentre quasi mille persone rischiano di annegare, e altrettante vengono riportate in Libia dalla polizia di Tripoli finanziata dall’Italia”.“I numeri ufficiali
Il mese di luglio segna una novità rispetto a giugno. Gli arrivi
per nazionalità vedono il primato della Tunisia, con 6.758 persone provenienti
da quello stato su un totale di 28mila e passa arrivi. Si tratta di un numero maggiore
di quasi 3mila unità rispetto a giugno. I tunisini che arrivano in Italia non
partono dalle coste libiche, quindi non soggetti al controllo da parte di quella
guardia costiera. Chi, invece, parte da Zwara, Zuaia e Sabratah, cioè le aree
libiche più prolifiche per il traffico di esseri umani sono i migranti
provenienti dal Sudan, Eritrea, Egitto, Costa d’Avorio, Guinea: oltre 6mila
arrivi a luglio, meno dei tunisini. Tra le nazionalità più rappresentate
negli sbarchi di luglio ci sono gli egiziani, segno anche di un regime sempre
più aggressivo, e l’Italia dovrebbe saperlo bene, nonostante continui a fornire
al governo di Al Sisi anche armamenti e gli abusi nei confronti degli attivisti,
in primis lo studente dell’università di Bologna Patrick Zaki.
C’è poi un altro dato rilevante sugli arrivi fornito dal Viminale. Si tratta dei migranti presenti nelle strutture di accoglienza in Italia. Una panoramica permette di escludere decisamente che ci troviamo in emergenza come Salvini vuol far credere. Al 30 luglio 2021 il totale di persone nelle strutture sono pari a 76.152, all’epoca del Papeete della crisi di governo, agosto 2019, erano 102 mila. A maggio dello stesso anno con i porti chiusi del governo Conte-Salvini erano 112mila.”
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