lunedì 16 agosto 2021

pc 16 agosto - BRESCIA: POLIZIA E CARABINIERI INTIMIDISCONO IL PRESIDIO ANTIDEPURATORE. APPELLO ALLA PRESENZA SOLIDALE

Ancora repressione contro chi si batte contro la devastazione dei territori, mentre le manifestazioni novax vengono autorizzate e scortate e difese dagli uomini in divisa

da radio onda d'urto

 Una grave intimidazione poliziesca. Questo è quanto denunciano gli attivisti e le attiviste dei numerosi comitati ambientalisti, che stanno animando giorno e notte il “presidio 9 agosto”, la manifestazione contro il commissariamento del depuratore del Garda iniziata lunedì scorso con una conferenza stampa sotto il Broletto.

Già la giornata di giovedì era stata tesa. Alla mattina presto si era recato sul posto il sindaco di Brescia Emilio del Bono, che secondo i presenti aveva alzato la voce in modo arrogante. Dopodiché nel corso di tutto il pomeriggio aveva fatto seguito un lungo tira e molla tra i coordinatori della protesta e la

Questura, rappresentata dalla Digos, per contrattare la visibilità del presidio data dagli striscioni. Nel primo pomeriggio era stato dato un ultimatum e paventato il rischio di una sanzione penale, per poi trovare un accordo attraverso un confronto avvenuto tra una delegazione dei manifestanti e la dirigente Mancinelli della Digos.

Ieri sera, venerdì 14 agosto, si è verificato un nuovo tentativo di pressione. Intorno alle 23.30 due pattuglie di carabinieri e una della Digos si sono recate al presidio, dove si stavano trattenendo una trentina di persone. Hanno minacciato di identificare e denunciare i presenti. Per non alzare la tensione un rappresentante degli ambientalisti ha fatto allontanare coloro che non facevano parte del gruppo attivista. Nonostante l’ampia collaborazione sono stati identificati coloro che erano rimasti, a detta dei funzionari presenti per l’apertura di un’indagine a loro carico.

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