giovedì 17 giugno 2021

pc 17 giugno - Rosarno Basta business vogliamo case per tutti

 Comitato Lavoratori delle Campagne

NUOVO FINANZIAMENTO AL COMUNE DI ROSARNO PER IL VILLAGGIO DELLA SOLIDARIETA’: BASTA BUSINESS, VOGLIAMO CASE PER TUTT !

Pochi giorni fa il Comune di Rosarno ha incassato il contributo del Ministero dell’Interno per il recupero e la riqualificazione del Villaggio della Solidarietà, come si apprende dalla stessa pagina facebook del comune. Questa struttura ha avuto, dalla sua costruzione ad oggi, una storia abbastanza travagliata. La costruzione è terminata nel 2010 su un'area della Betom Medma, ex cementificio confiscato, e il progetto iniziale prevedeva un centro di accoglienza e di formazione con sessanta posti

letto, con l’obiettivo di “facilitare l'inserimento sociale e lavorativo dei migranti durante la raccolta di arance e clementine”. Finanziato per 2 milioni di euro con i fondi PON Sicurezza del Viminale, il progetto non fu mai portato a compimento: nel 2013 un' interdittiva antimafia aveva bloccato i lavori e causato il de-finanziamento dell'opera pubblica, che è rimasta in uno stato di abbandono.

Nel 2016, alcune famiglie in emergenza abitativa avevano occupato la struttura e successivamente l’ex sindaco Giuseppe Idá, aveva emesso un’ordinanza di sfratto nei loro confronti, giustificandola con il fatto che il luogo non fosse sicuro per i minori presenti, per via del cantiere adiacente. Nel 2019  l’ex sindaco aveva avanzato una ulteriore richiesta di finanziamento al Ministero degli interni per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, affermando di non voler fare gravare sui cittadini il costo della raccolta e conferimento dei rifiuti prodotti dai migranti.

Secondo le dichiarazione dell’attuale commissario prefettizio, di questo nuovo finanziamento del ministero dell’Interno, pari a 500 000 euro, 150mila saranno indirizzati a servizi straordinari di bonifica mentre i restanti 350 saranno destinati al ripristino dei moduli abitativi di Contrada Carmine.

E’ utile ricordare come i soldi pubblici siano stati diverse volte sperperati in quest’area (e non solo) per progetti mai finiti, costringendo chi si trovava nella necessità di una casa a vivere in condizioni disastrose, mentre struttura quasi pronte all’uso non venivano rese disponibili. Ricordiamo il caso delle palazzine di contrada Serricella, costruite nel 2015 con fondi europei destinati ai lavoratori stagionali, rimaste vuote e inutilizzate per anni e un mese fa escluse dal programma operativo regionale Calabria, a causa del mancato collaudo e quindi dell'impossibile fruibilità. Così come di spreco si è trattato nel caso del Centro polifunzionale per l’inserimento sociale lavorativo degli immigrati in contrada 'Donna Livia' nei pressi di Taurianova, inaugurato nel 2016, finanziato per circa 650mila euro dal Pon Sicurezza e mai entrato in funzione.

Dalle notizie pubblicate non è esplicitato se l’intenzione delle istituzioni per il Villaggio della solidarietà sia quella di costruire l’ennesimo centro di accoglienza/campo di lavoro, luogo di controllo, contenimento ed esclusione per chi ci vive e fonte di business per chi lo gestisce.

Di sicuro anche in questo caso, si tratta di moduli abitativi e non di case vere e proprie, che da anni chi vive e lavora in campagna lotta per ottenere. Ancora una volta si passerà sulla pelle di queste persone per intascare soldi pubblici, rifiutando di mettere in atto soluzioni reali?

VOGLIAMO CASE, DOCUMENTI, CONTRATTI!

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