e non solo la lotta sindacale...
Caporalato, minacce ai testimoni. Aperto nuovo fronte d’inchiesta
Il procuratore capo Patrono chiede l’incidente probatorio per
cristallizzare le prove. Le pressioni: «Se non ritratti, faremo del male
ai tuoi famigliari in Bangladesh»
La Spezia – «Se non ritratti le dichiarazioni faremo del male ai
tuoi famigliari in Bangladesh». L’inchiesta sul caporalato nei cantieri
dei mega yacht - lo scorso 10 novembre sono scattati otto arresti -
registra un nuovo salto di qualità. Le minacce continuano, ma questa
volta, secondo la ricostruzione degli investigatori, sono «persone
vicine agli indagati» a prendere di prima gli operai che hanno rotto il
muro del silenzio permettendo alla Guardia di finanza di scoprire una
sospetta organizzazione criminale che sfruttava i lavoratori. «Abbiamo
documentato un tentativo di sviare le indagini», osserva una qualificata
fonte investigativa.
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