“Bisogna continuare a lottare”
Un lungo applauso dedicato anche "agli infermieri e ai
medici che sono morti per salvarci in questo anno che non
dimenticheremo"
Genova. Molti lavoratori portuali hanno
partecipato ieri sera alla commemorazione organizzata come ogni hanno
dal Calp per ricordare i tanti colleghi morti sulle banchine nel porto
genovese. Una commemorazione composta “senza tanti discorsi” come
sottolinea nel video Riccardo Rudino, uno dei fondatori del collettivo
che tuttavia ha voluto ricordare accanto ai portuali che hanno perso la
vita “in questo anno difficile che non dimenticheremo e che ci sta
toccando tutti anche i tanti infermieri e medici che sono morti in
questi mesi per salvarci”.
“Negli ultimi 10 anni il numero di incidenti è molto
diminuito – aveva spiegato il Calp in un comunicato stampa che invitata a
partecipare alla cerimonia – Grazie a chi? Non alle imprese, che
addebitano gli infortuni alla fatalità per non risponderne in tribunale.
Non all’Autorità portuale che regge la coda ai terminalisti. Sono stati
invece i lavoratori che hanno lottato perché questa strage terminasse,
ottenendo prima una commissione d’inchiesta, poi il rafforzamento della
vigilanza pubblica e infine l’istituzione dei rappresentanti per la
sicurezza di sito, diventati un modello a livello nazionale”.
Per il Calp “rendere omaggio alla memoria dei lavoratori caduti sul lavoro per noi significa continuare a lottare,
perché ai lavoratori sia riconosciuta la stessa dignità che le
istituzioni riconoscono tutti i giorni alle imprese, celebrandole come
le artefici delle sorti del porto perché “investono dei capitali”, come
se questo non fosse il loro mestiere, Così come il nostro è quello di
lavorare investendo nel lavoro il nostro tempo di vita e i nostri corpi.
Che non varranno mai di meno dei loro capitali, come il valore
incalcolabile della perdita di tutte queste vite di lavoratori sta per
noi a dimostrare”.
Di seguito l’elenco dei lavoratori portuali che hanno perso la vita in questi ultimi 25 anni a Genova.
Il 23 dicembre 1998, a Ponte Assereto, stagista di 22 anni, Andrea Bellini,
è schiacciato da una ralla durante lo scarico del traghetto «Fantastic»
della Grimaldi. Il 23 dicembre 2008, a Ponte Assereto, portuale della
Culmv, Gianmarco Desana, di 37 anni, muore schiacciato sul traghetto «La Suprema» di GNV.
Prima, dopo e tra queste tragiche date, in 25 anni, almeno altre 30 vittime nelle aree commerciali e industriali del porto:
30 agosto 1994, Armando Pinelli, 53 anni, travolto dalla gru a Ponte Rubattino investita da una tromba d’aria.
24 luglio 1996, Antonio Le Rose, operaio di 24 anni, precipitato da un carro ponte durante un intervento di manutenzione.
2 ottobre 1996, Piero De Luca, Alessandro De Rosario, Giorgio Forno, Arturo Mazza, Alessandro Palazzo e Mario Puppo, tecnici del Cantiere di Sestri Ponente vittime di un incendio a bordo della nave Snam Portovenere.
30 aprile 1998, Gianluca Chiarini, 26 anni portuale della Culmv, schiacciato a bordo della Jolly Rubino al Terminal Messina.
8 luglio 1998, Furio Della Casa, portuale della Culmv, schiacciato a bordo della Jolly Marrone al Terminal Messina.
13 agosto 1998, Shou Lai Qu, marittimo cinquantenne cinese, precipita nella stiva di una nave al VTE
9 luglio 1999, Emilio Caso, 25 anni, terzo ufficiale di coperta della Jolly Rosso e il mozzo Giovanni Sorriso, di 33 anni uccisi da un cavo spezzato al Terminal Messina.
16 settembre 2000, Fabrizio Guzzo, portuale trentenne della Culmv, precipitato in mare a bordo di un carrello al VTE.
29 febbraio 2008, Fabrizio Cannonero, 39 anni, portuale della Culmv, precipitato durante il rizzaggio al Terminal Sech.
13 aprile 2008, Enrico Formenti, responsabile operativo del Terminal Forest, schiacciato da una balla di cellulosa.
12 marzo 2009, un marittimo straniero schiacciato nella stiva di un traghetto a calata Massaua.
5 agosto 2009, Giuliano Gallo, operaio caduto dall’albero di uno yacht in riparazione al Molo Giano.
5 maggio 2010, Luigi Padovan, elettricista di 62 anni, caduto dal tetto della Stazione Marittima durante un subappalto.
7 maggio 2013, Francesco Cetrola, 38 anni, Marco Di Condusso, 35, Gianni Jacoviello, 35, Davide Morella, 33, Giuseppe Tusa, 30, Daniele Fratantonio, 30, della Capitaneria di porto; Sergio Basso di 50 anni, dei Rimorchiatori Riuniti, Maurizio Potenza, 50 anni e Michele Robazza, 31 anni dei Piloti del porto, travolti dal crollo della Torre Piloti provocata dall’urto della Jolly Nero della Linea Messina.
17 dicembre 2016, un nostromo di 61 anni filippino, colpito da un cavo sulla “Euro Cargo Malta” della Grimaldi a Ponte Etiopia
27 marzo 2018, Eugenio Fata, 61 anni, camionista investito da una motrice all’interno di VTE.
Prima, dopo e tra queste tragiche date, in 25 anni, almeno altre 30 vittime nelle aree commerciali e industriali del porto:
30 agosto 1994, Armando Pinelli, 53 anni, travolto dalla gru a Ponte Rubattino investita da una tromba d’aria.
24 luglio 1996, Antonio Le Rose, operaio di 24 anni, precipitato da un carro ponte durante un intervento di manutenzione.
2 ottobre 1996, Piero De Luca, Alessandro De Rosario, Giorgio Forno, Arturo Mazza, Alessandro Palazzo e Mario Puppo, tecnici del Cantiere di Sestri Ponente vittime di un incendio a bordo della nave Snam Portovenere.
30 aprile 1998, Gianluca Chiarini, 26 anni portuale della Culmv, schiacciato a bordo della Jolly Rubino al Terminal Messina.
8 luglio 1998, Furio Della Casa, portuale della Culmv, schiacciato a bordo della Jolly Marrone al Terminal Messina.
13 agosto 1998, Shou Lai Qu, marittimo cinquantenne cinese, precipita nella stiva di una nave al VTE
9 luglio 1999, Emilio Caso, 25 anni, terzo ufficiale di coperta della Jolly Rosso e il mozzo Giovanni Sorriso, di 33 anni uccisi da un cavo spezzato al Terminal Messina.
16 settembre 2000, Fabrizio Guzzo, portuale trentenne della Culmv, precipitato in mare a bordo di un carrello al VTE.
29 febbraio 2008, Fabrizio Cannonero, 39 anni, portuale della Culmv, precipitato durante il rizzaggio al Terminal Sech.
13 aprile 2008, Enrico Formenti, responsabile operativo del Terminal Forest, schiacciato da una balla di cellulosa.
12 marzo 2009, un marittimo straniero schiacciato nella stiva di un traghetto a calata Massaua.
5 agosto 2009, Giuliano Gallo, operaio caduto dall’albero di uno yacht in riparazione al Molo Giano.
5 maggio 2010, Luigi Padovan, elettricista di 62 anni, caduto dal tetto della Stazione Marittima durante un subappalto.
7 maggio 2013, Francesco Cetrola, 38 anni, Marco Di Condusso, 35, Gianni Jacoviello, 35, Davide Morella, 33, Giuseppe Tusa, 30, Daniele Fratantonio, 30, della Capitaneria di porto; Sergio Basso di 50 anni, dei Rimorchiatori Riuniti, Maurizio Potenza, 50 anni e Michele Robazza, 31 anni dei Piloti del porto, travolti dal crollo della Torre Piloti provocata dall’urto della Jolly Nero della Linea Messina.
17 dicembre 2016, un nostromo di 61 anni filippino, colpito da un cavo sulla “Euro Cargo Malta” della Grimaldi a Ponte Etiopia
27 marzo 2018, Eugenio Fata, 61 anni, camionista investito da una motrice all’interno di VTE.
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