sabato 26 dicembre 2020

pc 26 dicembre - Dall’Inghilterra descritta da Engels alla Londra di oggi… Dalle fabbriche all’inquinamento in ogni angolo del mondo il capitalismo ammala e uccide: il caso della “piccola Ella”


“Se un individuo reca a un altro un danno fisico e tale che trae alla morte il colpito, noi chiamiamo ciò un omicidio; se l'autore sapesse in anticipazione che il danno sarebbe mortale, noi chiameremmo la sua azione un assassinio premeditato. Ma se la società [in cui la classe dominante è la borghesia] pone in un tale stato centinaia di proletari, che essi necessariamente cadano vittime di una morte prematura ed innaturale, di una morte così violenta come la morte che avviene per mezzo di una spada od una palla; se essa sottrae a migliaia d'individui le condizioni necessarie alla vita, se li pone in uno stato in cui non possono vivere; se li costringe con il forte braccio della legge a rimanere in tale stato fino alla morte, morte che deve essere la conseguenza di questo stato; se essa società sa, e lo sa troppo bene, che queste migliaia d'individui, devono cadere vittime di tali condizioni e nondimeno lascia persistere la cosa, questo è appunto un assassinio premeditato come l'azione dell'individuo, soltanto un assassinio più celato, più perfido, un assassinio contro il quale nessuno si può difendere, che non sembra tale, poiché non se ne vede l'autore, perché è l'opera di tutti e di nessuno, perché la morte della vittima sembra naturale e perché è meno un peccato di azione o piuttosto un peccato di omissione. Ma esso rimane un assassinio premeditato.

Friedrich Engels: La condizione della classe operaia in Inghilterra - 1845

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La bambina di 9 anni "uccisa dallo smog" viveva in uno dei quartieri più poveri di Londra!

Una prima sentenza aveva dichiarato che la morte della bambina era dovuta a cause naturali!

“Si chiamava Ella Kissi-Debrah e lo smog ha contribuito a ucciderla all'età di 9 anni: lo ha stabilito la corte londinese di Southwork, con una sentenza storica. Mai, prima d'ora, veniva giuridicamente riconosciuto l'inquinamento come uno dei fattori chiave di decesso. La piccola Ella morì nel 2013

stroncata da un'asma. Di origini africane, la bambina viveva alla periferia sud-est di Londra, e morì dopo aver subito ben 27 ricoveri nel giro di 3 anni. I genitori hanno dichiarato alle forze dell'ordine di non aver mai ricevuto avvertimenti sulle conseguenze che poteva portare l'inquinamento sulla loro figlia.

Ed è proprio sulla scarsa conoscenza dei rischi che si è mossa la famiglia della bambina. Il medico legale Philip Barlow ha dichiarato che la madre, Rosamund Kissi-Debrah, «non ha ricevuto informazioni sui rischi per la salute dell'inquinamento atmosferico e sul suo potenziale di aggravare l'asma. Se le fossero state date queste informazioni avrebbe preso provvedimenti che avrebbero potuto impedire la morte di Ella». Nel frattempo, il capo del Consiglio di Lewisham David Edwards ha ammesso che in quel periodo l'inquinamento atmosferico nel quartiere era oltre i livelli di guardia.

Le prove portate da Philip Barlow hanno portato ad un'inchiesta durata circa due settimane. Una precedente sentenza del 2014, infatti, concludeva che la piccola Ella era morta per insufficienza respiratoria acuta: questa precedente sentenza ora è stata annullata dall'Alta Corte alla luce dei nuovi dati. Questa la dichiarazione finale: «Il medico legale ha concluso oggi che l'inquinamento atmosferico ha giocato un ruolo nella tragica morte della bambina di nove anni Ella Adoo-Kissi-Debrah nel 2013». E ancora: «L'inquinamento atmosferico tossico è una crisi di salute pubblica, in particolare per i nostri bambini, e l'inchiesta ha sottolineato ancora una volta l'importanza di portare avanti politiche coraggiose come l'espansione della zona a bassissime emissioni nella parte interna di Londra».”

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Secondo i dati ufficiali dell’OMS del 2016, 7 milioni di persone vengono uccise ogni anno dall’inquinamento atmosferico

Quest'altra cartina, della Legambiente su dati Arpa, dimostra quanto l’inquinamento sia legato alle zone più industrializzate del Paese… 

Si tratta pur sempre di dati della borghesia da aggiornare e completare con altre indagini e altri dati ma comunque indicativi di ciò che questo sistema "produce" quotidianamente. 

Contro queste stragi di massa messe in atto dalla borghesia diciamo insieme ad Engels “E’ troppo tardi per una soluzione pacifica…”

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