lunedì 21 dicembre 2020

pc 21 dicembre - E' UN'INGIUSTIZIA PERO'...


Trovo assolutamente inaccettabile che il capo del Governo affermi, senza alcuna vergogna, che nei giorni in cui vige la “zona rossa” non si potrà uscire di casa, salvo che per andare a messa: va bene per fare attività motoria, o per andare a comprare, ma perché è consentito recarsi in chiesa?

Voglio ricordare all’assai poco “signor” Giuseppe Conte che l’Italia è un Repubblica laica, non una dittatura religiosa e che in ogni caso dal 1984 non esiste più alcuna religione di Stato.

Chi non è pretofilo viene ingiustamente penalizzato, per permettere ai sacerdoti di continuare impunemente a fare il lavaggio del cervello dei creduloni e contemporaneamente intascare le palate di soldi esentasse derivanti dalla questua che regolarmente viene effettuata ad ogni occasione possibile. Trovo indecente che si permetta di frequentare questi luoghi di catechizzazione delle menti, e contemporaneamente siano mesi che viene impedito ai circoli ricreativi di svolgere la propria funzione di centri di aggregazione.
In sostanza, vorrei sapere per quale motivo si può accedere liberamente ad un edificio religioso, con conseguente pericoloso assembramento, mentre si impedisce a chi è iscritto, ad esempio, ad un circolo dell’Associazione Ricreativa e Culturale Italiana di frequentare la struttura per trovare qualche momento di svago.

Bosio (Al), 21 dicembre 2020 
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova     

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