Il merdoso sindaco di Tronzano Vercellese
Lo scorso venti settembre i residenti di Tronzano Vercellese si sono recati alle urne per rinnovare l’amministrazione del piccolo centro abitato piemontese: il risultato è stato favorevole a tale Michele Pairotto.
Costui risulta essere un esponente della Lega Salvini Piemonte, ma a questa tornata elettorale ha corso sotto le insegne di una lista civica denominata Per Tronzano e Salomino Impegno e Passione.
E’ passato poco più di un mese dall’insediamento di questo assai poco “signore” alla guida del Comune – dalla quale ha scalzato il suo predecessore, Andrea Chemello, esponente del Partito Democratico che fu eletto con la lista Vivi Tronzano – e già si capisce che per gli abitanti di questo paese saranno cinque anni pesanti.
Il primo cittadino, come suo atto amministrativo di "benvenuto" - lo comunica l'edizione locale di giovedì ventinove ottobre del quotidiano La Stampa con un articolo a firma Valentina Roberto - ha pensato bene di aumentare l'appannaggio sia per lui sia per gli assessori della sua Giunta.
Certamente non si può dire che si sia limitato ad un piccolo ritocco: per sé ha deciso di quadruplicare l’indennità di carica, mentre i suoi collaboratori si sono visti aumentare la stessa del 840 (ottocentoquaranta!) per cento.
Un atto indegno, soprattutto in un momento di crisi economica e sociale come questo, per cui non può valere la giustificazione data dal politicante in questione: «lavorerò a tempo pieno, i cittadini mi valuteranno per questo».
Siamo assolutamente certi che, se avesse annunciato in campagna elettorale che – qualora fosse risultato eletto – il suo primo provvedimento sarebbe stato questo, i cittadini lo avrebbero mandato a stendere.
Neanche se lavorasse ventiquattro ore al giorno, senza mai riposare, avrebbe una giustificazione una tale spropositata dimostrazione di menefreghismo nei confronti delle difficoltà patite dai suoi elettori.
Bosio (Al), 05 novembre 2020
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