Siamo consapevoli dell’andamento dell’epidemia, ma la scuola non può essere la prima a rimetterci: dovrebbe essere l’ultima a chiudere.
CORRIERE DELLA SERA TORINO
Torino, studenti bendati in piazza contro la Dad: «Ci negate il futuro»
Un banco vuoto e uno striscione davanti alla sede della Regione per dire no alla didattica a distanza
Un banco vuoto in piazza, davanti al palazzo della Regione. Ragazzi in piedi con una fascia sugli occhi: «Ci bendate il futuro». Una cinquantina di studenti e genitori protestano questa mattina in piazza Castello contro la didattica a distanza alle superiori. Nel giorno in cui entra in vigore l’ordinanza del presidente della Regione Alberto Cirio, gli studenti del movimento Last sono in presidio con i genitori di Priorità alla scuola. «La Regione rinuncia, noi no. La Dad non è la soluzione», è scritto sullo striscione. «Siamo consapevoli dell’andamento dell’epidemia, ma la scuola non può essere la prima a rimetterci: dovrebbe essere l’ultima a chiudere – sostengono -. La Dad è l’ultima soluzione, da attuare solo in caso di lockdown e da applicare in un certo modo: garantendo gratuitamente device e connettività e una didattica di qualità».
Una posizione condivisa anche da docenti e genitori di «Priorità alla scuola», contrari alla chiusura delle scuole di qualsiasi ordine e grado perché «così facendo si scarica sui ragazzi una situazione che non dipende da loro: è una scelta precisa, si sacrificano i “non produttivi” che non possono chiedere “ristori”».
Gli studenti chiedono che si sfrutti questo periodo di sospensione delle lezioni in presenza. «Abbiamo diritto a tornare in classe il prima possibile - dice Bianca, studentessa del Gioberti e attivista di Last - si lavori per eliminare le classi pollaio, garantire il distanziamento e aumentare le corse dei mezzi pubblici».
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