domenica 1 novembre 2020

pc 1 novembre - UNA INFORMAZIONE DAL FRONTE DELLA SANITA' MILANESE - Da lavoratore Slai cobas sc

"Sul fronte sanità la situazione è peggio che a marzo/aprile/maggio. All'Istituto tumori a Milano è stato individuato un cluster-covid, negato da Direzione - RSU e in particolare da SGB, che "ammettono" 41 contagi (di cui 16 infermieri/OSS e il resto medici-tecnici-amministrativi), ma "rassicurano" che gli operatori non hanno contagiato pazienti (mentre hanno dovuto chiudere due reparti, Terapia Intensiva e Oncologia Medica, per pazienti risultati Covid positivi, quindi chiuderli per sanificazione e tutto il personale è a casa senza sapere in che  condizioni. Inoltre si applica la direttiva regionale del responsabile sanità, Trivelli che ha sostituito Cajazzo (quello della telefonata al PS di Alzano e di imporre ad RSA e ospedali di prendere pazienti Covid), che è applicata a tutti gli ospedali, e che nella sostanza dice: "gli operatori sanitari che risultano positivi ma asintomatici devono prestare normale servizio in corsia e finito il quale autoisolarsi a casa, oltre naturalmente le restrizioni dei vari DPCM" (una realtà da film horror, per cercare di tamponare una sanità al collasso - allo sbando - sguarnita).

Vengono sguarnite, con trasferimenti coatti, le corsie degli ospedali spostando anestetisti/medici/infermieri/oss o all'ospedale in Fiera o in altre aree Covid che stanno allestendo. 

Chiaramente in questa situazione chi si muove e alza la voce si trova in una situazione di continui attacchi e con la prospettiva non solo dei provvedimenti disciplinari ma del licenziamento".

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