Torino, flop della seconda protesta anticoprifuoco: cento persone in piazza Vittorio
...in pochi aderiscono al nuovo appello, tra tante bandiere tricolori.
Si torna a protestare in piazza Vittorio, circa un
centinaio di persone ha risposto all’appello per la nuova manifestazione
in pochi giorni contro le restrizioni dell’ultimo Dpcm. Sono per lo più
commercianti, qualche esponente di estrema destra e tante bandiere
tricolore che sventolano mentre tutto intorno il centro di Torino Le vie dello shopping sono piene,
forse temendo nuove chiusure imminenti. Timori che i commercianti fanno
propri da tempo e per cui chiedono rassicurazioni: “Solo in centro a
Torino ci sono 5mila attività commerciali con 15mila dipendenti, un
nuovo lockdown tanti non lo sopporterebbero. C’è già chi si è rivolto
agli strozzini, o ancora peggio pensa al suicidio. Non si può chiudere
di nuovo”. Sonia Patacchi, commerciante di via Po è tra le
organizzatrici della manifestazione “pacifica come quella di lunedì
scorso, noi con i violenti non c’entriamo niente”.
Chi ricorda quanto è accaduto sono proprio i negozianti delle attività danneggiate. Il tratto di via Roma fino in piazza San Carlo era blindato già dalle 17, la maggior parte dei negozi ha chiuso per evitare nuovi danni, poco distante le forze dell’ordine presidiano piazza Castello. “Hanno chiuso le attività più sicure mentre hanno lasciato i trasporti pubblici affollati ed è lì che si sviluppa il contagio”, denuncia Antonio Borrini consigliere comunale di Settimo Torinese anche lui in piazza con i commercianti.
Ma il presidente dei commercianti della piazza ha criticato l'iniziativa.
L’iniziativa in piazza Vittorio si è sciolta anche
dopo che i manifestanti hanno avuto un diverbio tra di loro con alcuni
negazionisti che partecipavano alla protesta senza mascherina.
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Mentre l'altra faccia a piazza Castello raccoglie il disagio giovanile e ribelle con intervento immediato della polizia.
Gli anarchici intanto si muovono per conto loro in maniera autoreferenziale e in parte su parole d'ordini sbagliate - simili a quelli dei commercianti reazionari (ndr)
In piazza Castello invece sì sono radunati parecchi gruppetti di ragazzi, molti stranieri e minorenni. Nessun disordine ma una quarantina sono stati identificati dalla polizia e alcuni portati in questura per accertamenti visto che erano senza documenti. L’identificazione potrebbe aiutare gli investigatori a capire se alcuni di quelli che oggi erano in piazza avessero partecipato anche agli scontri di lunedì o se abbiano commesso altri reati commessi in centro.
Torino, gli anarchici scendono in piazza contro i decreti del governo
Appello a manifestare giovedì in piazza Castello sotto prefettura e Regione
Anarchici in piazza contro il Dpcm. Mentre la città
si prepara alla manifestazione di questo pomeriggio, nel timore che
possano esserci disordini come lunedì scorso quando furono saccheggiati
alcuni negozi in centro, un appello a manifestare arriva da "Prinz
Eugen" di corso Principe Eugenio. L'appuntamento è per giovedì alle 18
in piazza Castello, perché, si legge nella locandina "Se tu ci chiudi,
tu ci paghi". Ribadendo di non avere "nessuna fiducia nello stato, né
ieri né oggi", nell'appello degli anarchici si legge che "la malattia è
il covid. Il virus è capitalismo". L'appello circola sui social con
l'intento di essere una "chiamata ufficiale alle masse di acclamazione".
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