mercoledì 4 marzo 2015

pc 4 marzo - La lotta dei forestali - exSma - Arif in Puglia - l'appello allo sciopero generale

Regione e sindacati confederali confermano: 
nessuna stabilizzazione fino alla fine del 2016 per i 300 lavoratori in Arif, ex Sma.

La Regione sostiene che è colpa del governo che con la legge di stabilità ha bloccato questa possibilità, ma la Regione sapeva bene che questo sarebbe avvenuto, ciononostante ha perseguito l'ipotesi di una legge regionale utile per fare campagna elettorale ma non certo per risolvere i problemi di questi lavoratori.
Per i 300 lavoratori, quindi, l'unico futuro che la Regione ci lascia è quello di una continuità lavorativa di proroga in proroiga, di espediente in espediente da far agire anche come ricatto, dato che anche le stesse proroghe sono per così dire “fuori legge”.

Mentre, evidentemente, non sono “fuori legge” per la Regione la montagna di assunzioni pretestuose e clientelari, comprensive di parenti e amici, che in questi anni hanno ingrossato l'organico dell'Arif, la cui “produzione” sembra essere in proporzione inversa al rigonfiameno degli organici.
Quello che in questa vicenda viene celato da Regione e sindacati confederali, è che si è smantellato e distrutto un progetto e un servizio realmente socialmente utile che avrebbe reso concreto quello che fu affermato quanto nacque: un fiore all'occhiello della Regione in grado di dare un supporto importante e decisivo alla manutenzione boschiva, attività antincendio e alla valorizzazione del patrimonio forestale.

I lavoratori dello Slai cobas sc, che si vanno riorganizzando nelle diverse province, è questa battaglia che vogliono riprendere nell'interesse dei lavoratori e della comunità regionale.
Questa battaglia non è solo nell'interesse dei precari a vita ex Sma ma di tutti i lavoratori che sono in Arif che non vogliono che continui e si consolidi la natura di “carrozzone elettorale improduttivo” dell'Agenzia regionale, che prima o poi sarà utilizzata da governo ed Enti locali come pretesto per mandare tutti a casa e completare l'opera di smatellamento del servizio, scempio sociale e dilapidazione del denaro e patrimonio pubblico.
La riorganizzazione dello Slai cobas sc, la ripresa del cammino interrotto, la riorganizzazione dell'Agenzoia regionale sono nell'interesse dei lavoratori e delle masse popolari della Regione che possono e devono trovare nella lotta autorganizzata dei lavoratori un punto di riferimento più generale.
Mentre i lavoratori in seno all'Arif continuano comunque la lotta per una parità di condiuzione, anche in regime di precarietà, in materia di ferie, di gestione della cassintegrazio, di indennità salariali, di diritto ad essere utilizzati anch'essi secondo professionalità e mansioni, un piano di iniziative, assemblee verrà organizzato nei prossimi mesi per dare attuazione alla propria piattaforma e prtogramma.
Nessun terreno e nessun assessorato, dal lavoro, all'agricoltura, all'ambiente deve essere lasciato fuori da questa contesa; così come è giusto rivendicare anbche davanti alla magistratura il doiritto alla stabilizzazione e risarcimento di questi lavratori.

COORDINAMENTO REGIONALE LAVORATORI ARIF, EX SMA
Slai cobas perilsindacto di classe Puglia

Per lo sciopero generale contro il governo Renzi

I lavoratori forestali precari della ex Sma, oggi in Arif Puglia, in stato di agitazione nelle diverse province pugliesi per la loro stabilizzazione – l'ultima proroga scade il 31 marzo 2015, riuniti nel coordinamento regionale dello Slai cobas per il sindacato di classe denunciano l'azione del governo Renzi, che con la legge di stabilità chiude le porte alle possibilità di assunzioni e stabilizzazione nelle Regioni e che con il jobs act rende permanente la precarietà che questi lavoratori conoscono ormai da anni, per tutti i lavoratori.
La Regione Puglia, sia pur probabilmente per fini elettorali aveva approvato nell'autunno dello scorso anno una legge regionale che favoriva la stabilizzazione definitiva di questi lavoratori, supportata anche dalla corte europea con la sentenza, riguardante innanzitutto il mondo della scuola, e i lavoratori. In particolare quelli organizzati con lo slai cobas sc erano pronti a forzare la lotta per l'attuazione di questa legge fin dal 1 gennaio 2015, mentre, naturalmente, si attivavano i ricorsi legali.
Ma Renzi, sia come espressione organica dei padroni, sia come discarica delle crisi della finanza pubblica sulle masse, sia anch'esso come manovra elettorale verso una legge regionale comunque realizzata da un avversario politico, Vendola, con la legge di stabilità ha esplicitamente bloccato ogni possibile attuazione di questa legge.
Regione e Vendola non si sono opposti con la dovuta energia, chiamando anche alla mobilitazione le masse precarie, ma si sono semplicemente attivati in cerca di espedienti e mini proroghe per evitare che al danno della mancata attuazione della legge si aggiungesse la beffa di mandare molti lavoratori, tra cui i lavoratori forestali ex Sma, a casa.

Per questo i lavoratori sono contro il governo Renzi ed esprimono il loro impegno per costruire dal basso le condizioni di uno sciopero territoriale, regionale e nazionale che rimuova quello che è ora il primo “ostacolo” alla loro stabilizzazione, il governo Renzi e la sua politica.

Il Coordinamento regionale ha deciso di far circolare ampiamente questo comunicato e di stabilire tutti i legami necessari, con lavoratori, organizzazioni sindacali di base, organismi sul territorio, associazioni, ecc. per la costruzione del fronte necessario.

COORDINAMENTO REGIONALE LAVORATORI ARIF, EX SMA PUGLIA
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE – PUGLIA

3 marzo 2013. 
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE – PUGLIA
info: slaicobasta@gmail.com – 3471102638

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