Un oppositore è stato ucciso dal regime di Putin in Russia; è chiaramente l'ultimo degli oppositori al regime che viene ucciso.
Si tratta quasi sempre di oppositori filo imperialismo USA o europeo, a volte facenti parte della oligarchia che domina in Russia, ma in contrasto con Putin o caduti in disgrazia nella guerra tra bande che caratterizza il regime.
A volte si tratta invece di forze democratiche o di opposizione politica di sinistra che contestano
la dittatura oligarchico-reazionaria che domina la Russia.
Comunque queste morti sono sempre espressione della natura del sistema che domina nella Russia di Putin.
L'imperialismo russo è un nemico giurato dei popoli -ora in contesa ora in collusione con gli altri imperialismi.
Sostenere le forze proletarie e antifasciste che lottano nel Donbass come in altre zone dell'Ucraina contro il regime filonazista di Kiev, non può in nessun modo significare appoggio all'imperialismo russo. Questo non è chiaro in Ucraina e non lo è neanche nel nostro paese.
Essere proletari, antifascisti, antimperialisti, comunisti, internazionalisti in Ucraina, come in Italia esige essere chiari su questo.
proletari comunisti - PCm Italia
1 marzo 2015
Nessun commento:
Posta un commento