giovedì 15 gennaio 2015

pc 15 gennaio - Sicilia: agonia senza fine!

Di tanto in tanto, ritorniamo a parlare della nostra Sicilia e dei nostri politici, non certo per la bellezza di questa terra e tanto meno per l'eccellenza dei nostri politici.

Credono di poterci illudere ancora . . . qualche mese fa stimavano in 2 miliardi la somma che occorreva per uscire dalla “crisi isolana”, adesso la notizia migliora (ahahahah) perchè in effetti ne bastano 230.000.000 in meno. . . per l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, serviranno dieci anni per uscire dalla crisi, un buon modo per dire che qualche generazione riusciranno a saltarla e i conti vedranno dopo con chi farli.

L'assessore sostiene che tra le spese previste in bilancio, manca almeno un miliardo e come al solito i tagli (li faranno) peseranno sul sociale: sanità – precari – disoccupati – servizi di assistenza ai disabili . . . per non parlare poi delle nuove tasse che hanno in cantiere.

Finanziaria lacrime e sangue- Asp e ospedali dovranno stringere la cinghia per consentire che con i loro finanziamenti vengano pagati, 275 milioni all’anno di mutuo . . . praticamente sarà il cittadino o utente a pagare di tasca propria e non solo una volta ma ben 2: tasse e ticket ! Baccei insiste ancora sul fatto che la spesa produttiva della Regione arretra di anno in anno mentre il mantenimento del livello dei salari pubblici non produce effetti sui consumi . . . questo sarebbe praticamente il 3° modo di far pagare la crisi ai lavoratori: l'attacco alle buste paga!


Già in un articolo
di fine anno coglievamo (Repubblica – E.Lauria) l'imbarazzo e/o meglio, la confusione che il presidente Crocetta esprimeva e ne riportiamo un
breve stralcio: [ Via Principe di Belmonte, esterno-giorno. Rosario Crocetta si gode il relax della vigilia di Natale seduto al tavolino di un bar con il senatore Beppe Lumia. Ma l’aria non è quella della festa:"Quelle parole sono molto gravi", dice il governatore. E allude alla conferenza stampa del suo assessore all’Economia, Alessandro Baccei, che il giorno prima aveva ammesso di aver dovuto inserire in bilancio numeri che lui stesso, "da revisore dei conti", non avrebbe certificato. Un’ingenuità, o semplicemente un estremo atto di sincerità a fronte di tanti artifizi contabili abilmente camuffati in passato, ma le dichiarazioni e i toni di Baccei non sono piaciuti affatto al presidente della Regione.]

. . . eh si, è davvero un'agonia senza fine e noi da proletari comunisti non possiamo augurare a questa terra, al suo mare e alle sue arance che la morte sopravvenga in maniera silenziosa ma non per questo meno atroce; noi vogliamo e ci mettiamo tutto il nostro entusiasmo, il nostro tempo . . . i nostri giorni di riposo e le nostre domeniche, perché questo marciume borghese, sempre più marcio nei personaggi e nei fatti, venga rovesciato con la rivolta sociale delle masse popolari e non possiamo fare almeno di concludere con una frase che è ormai internazionale:


ONE SOLUTION - REVOLUTION !

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