martedì 13 gennaio 2015

pc 13 gennaio - MARCHIONNE UTILIZZA SUBITO IL REGALO DEL JOBS ACT DI RENZI - I DIRITTI? FREGNACCE - MA PIU' OPERAI SONO UNA NOTIZIA BUONA PER LA LOTTA DI CLASSE

1500 posti di lavoro allo stabilimento Fca di Melfi. Stop Cigs
Marchionne: ne abbiamo bisogno. Esalta il Jobs act...


DETROIT – La domanda per la Fiat 500X e la Jeep Renegade sono oltre le attese e Fca annuncia 1.500 nuovi posti di lavoro a Melfi. Il 2015 si apre quindi all’insegna dell’ottimismo per il gruppo guidato da Sergio Marchionne: «l'anno in cui venderemo 5 milioni auto»...
...L’attesa entrata in vigore delle nuove norme consente di assumere «con un atteggiamento diverso, un sistema di regola aiuta come investitore. È positivo avere una procedura per gestire in modo umano e decente» eventuali difficoltà, «spero di non dover mai usare la clausola». E la positività del Jobs Act è colta anche al Salone dell’auto di Detroit... Marchionne ha informato il premier Matteo Renzi via messaggio...
"I nuovi assunti di Melfi "verranno inizialmente inseriti con contratto interinale... una volta stabilizzati i volumi produttivi in ragione dell'andamento della domanda, potrà essere proposto il nuovo contratto a tutele crescenti"... E' evidente la soddisfazione di Marchionne per la nuova legge: "Finora quando qualcuno entrava in azienda, diventava responsabilità dell'azienda a vita"...
Il rafforzamento a Melfi è in parte una risposta al leader della Fiom, Maurizio Landini. "Non ce l’ho con Landini, ma bisogna dire la verità. La realtà è assumere, fare le macchine, venderle ed esportarle. la risposta è questa. Bisogna farlo con umiltà a testa bassa e senza fregnacce", afferma Marchionne...
Quanto ai  tempi, Fca prevede che "già dalla prossima settimana saranno  inseriti circa 300 nuovi lavoratori ai quali si aggiungeranno  subito circa cento persone provenienti dallo stabilimento di Cassino...".
La fabbrica lucana, la Sata, diventerà il più grande stabilimento di produzione di auto in Italia...".

FIN QUI LA STAMPA CHE PLAUDE, COME I SINDACATI CONFEDERALI, TUTTI.

Vediamo la realtà da un altro punto di vista: il buon andamento delle vendite richiedeva già nuove assunzioni a Melfi, ma Marchionne ha aspettato il Jobs act che permette assunzioni a contratto precario, con meno salari, ulteriori sgravi alle aziende e soprattutto di liberarsi dei lavoratori in qualsiasi momento. Sul fronte dell'occupazione Fiat non c'è paragono tra questa nuova cifra (già ridimensionata da Marchionne in 1000) e le migliaia di operai che restano in cig (vedi Torino). E che alla Sata di Melfi la precarietà sarà permanente (a tutele decrescenti) lo dice subito chiaro Marchionne: "basta che una volta entrato l'azienda doveva tenere il lavoratore a vita". 
Ma soprattutto il capo del fascismo padronale, che ha fatto da apripista all'attacco ai diritti degli operai formalizzato dal jobs act, dice chiaro cosa pensa dei diritti: "fregnacce". 
"Fregnacce" gli operai licenziati o trasferiti perchè non avevano piegato la testa; "fregnacce" gli operai e operaie morti suicidati/assassinati...

MA DOBBIAMO DIRE CHE ANCHE NOI SIAMO CONTENTI...
 I proletari comunisti, che guardano in avanti, sono con Engels che scriveva:

"…la grande industria rende assolutamente necessaria una organizzazione del tutto nuova della società, nella quale la produzione industriale sia guidata non più da singoli fabbricanti in reciproca concorrenza, ma da tutta la società secondo un piano determinato e secondo il fabbisogno di tutti... la grande industria e l'estensione della produzione all'infinito che essa permette, rendono possibile uno stato della società nel quale di ogni fabbisogno per la esistenza venga prodotto quel tanto che ogni membro della società ne sia posto in grado di sviluppare e di mettere in azione tutte le sue forze e i suoi talenti in perfetta libertà. Cosicchè insomma proprio quel carattere della grande industria che nella società odierna genera ogni miseria e tutte le crisi commerciali, sarà proprio quello che in un'altra organizzazione della società distruggerà quella miseria e quelle oscillazioni apportatrici di sciagura... l'abolizione della proprietà privata è la sintesi più concisa e più caratteristica della trasformazione dell'ordinamento della società che deriva necessariamente dallo sviluppo dell'industria...
...per effetto dello sviluppo della grande industria: in primo luogo capitali e forze produttive sono prodotti in misura mai conosciuta prima; ed esistono i mezzi per aumentare all'infinito in breve tempo tali forze produttive; in secondo luogo, queste forze produttive sono concentrate nelle mani di pochi borghesi, mentre la grande massa del popolo si proletarizza sempre più, mentre le sue condizioni diventano sempre più miserabili e intollerabili a misura che crescono le ricchezze dei borghesi; in terzo luogo, queste forze produttive così imponenti e facili ad essere aumentate, hanno preso un tale sopravvento sulla proprietà privata e sui borghesi da provocare ad ogni momento violentissime perturbazioni nell'ordine della società. Perciò solo ora l'abolizione della proprietà privata non solo è diventata possibile, ma addirittura assolutamente necessaria...". 


AGGIUNGIAMO DA ABC DEL COMUNISMO di Bucharin: “...Ogni grande fabbrica raccoglie entro le sue mura migliaia, spesso diecine di migliaia di operai. Questi operai lavorano in stretto contatto fra di loro. Essi vedono come l'imprenditore capitalista li sfrutta. Essi vedono come ogni operaio è l'amico ed il compagno dell'altro. Uniti nel lavoro, essi imparano ad agire uniti. Essi hanno anche la possibilità di intendersi più presto... Più il capitalismo si sviluppa, più la produzione si centralizza, tanto più facilmente il proletariato potrà gestirla dopo la sua vittoria finale. Il capitalismo non soltanto produce i suoi propri nemici e conduce alla rivoluzione comunista, ma crea anche la base economica per la realizzazione del regime comunista...”

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