Resistere è giusto! Ribellarsi è giusto!
«Ho pagato 200 euro per un bilocale»,
ha spiegato una ragazza che vive nel quartiere, «non so chi sia stato ad
aprirla ma ci aiutano ad avere quello che non avevamo».
Dopo lo sgombero di due centri sociali avvenuto martedì in
mattinata nella periferia della città: in serata oltre 200 manifestanti
sono tornati in piazza e hanno tentato di raggiungere il carcere di San
Vittore, ma sono stati respinti dalla celere anche con l’uso di
lacrimogeni all’altezza di via Ausonio. Hanno però continuato il loro
corteo in zona Navigli, apparentemente sciogliendolo intorno alle 21
quando, improvvisamente, gli antagonisti si sono dispersi in direzioni separate e nei locali,
A
dare il via a una giornata erano state le cariche delle forze
dell’ordine, condite dal lancio di fumogeni, avvenute martedì mattina
nel corso dello sgombero del centro sociale «Corvaccio squat» e dello
«spazio anarchico occupato Rosa nera» in zona Corvetto, rispettivamente
in via Ravenna 30 e 40, alla periferia sud della città. Se lo sgombero
del «Rosa nera» si è svolto senza problemi, i tafferugli sono iniziati
al Corvaccio: all’interno si trovavano nove antagonisti che hanno
risposto allo sgombero con lanci di pietre. Quando intorno al centro
sono arrivati anche una quarantina di militanti in sostegno degli
occupanti, sono stati rovesciati e incendiati diversi cassonetti. A
questo punto gli agenti hanno fatto ricorso anche ai lacrimogeni. In
questa occasione tre dei militanti, di 27, 28 e 33 anni, sono arrestati
per resistenza, violenza aggravata da lancio di oggetti e invasione di
terreni ed edifici; due ragazzi di 23 e 26 anni e una ragazza di 21 sono
indagati per stessi reati senza l’aggravante, mentre una 24enne
(bloccata nel corso dei successivi tafferugli in strada) è accusata solo
di violenza e resistenza.
In tutta l’area, non lontana dalla fermata della metropolitana Corvetto, sono in corso in questi giorni anche degli sgomberi di case occupate,
e per questo a margine degli scontri della mattinata era nata una
manifestazione spontanea di un centinaio di persone, nei pressi
schieramento di polizia, carabinieri e finanza. «Basta sgomberi» lo
slogan più ripetuto dai manifestanti in via dei Cinquecento. Su uno
striscione la scritta«200 sgomberi - 200 barricate. Diffondiamo
solidarietà. Aler, racket, razzisti, polizia fuori dai quartieri».
Molte le donne giovani, che rivendicavano la possibilità di poter
occupare una casa in assenza di possibilità economiche che permettano
loro di prenderne una in affitto. «Ho pagato 200 euro per un bilocale»,
ha spiegato una ragazza che vive nel quartiere, «non so chi sia stato ad
aprirla ma ci aiutano ad avere quello che non avevamo».
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