"In mattinata – racconta Michele De Palma, coordinatore nazionale Fiom del settore automotive –, unitamente alle altre organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, abbiamo partecipato al tavolo coordinato dal Mise, con il management della società Grifa. La direzione aziendale ha spiegato intenzioni e tempistica del processo di acquisizione, ma, ad oggi, possiamo affermare che per la Fiom mancano ancora i presupposti fattivi utili al trasferimento di ramo d'azienda dalla Fiat alla Grifa. Il presupposto del trasferimento è la solidità proprietaria e finanziaria della società cedente certificate da Invitalia e dal Mise".
"Per quel che concerne il salario, che nel caso di perfezionamento dell'accordo dovessero passare a Grifa, le distanze sono enormi: la direzione aziendale chiede la cancellazione di nquadramento, anzianità e salario percepito dai lavoratori tre anni fa in Fiat. Per raggiungere un accordo, deve essere chiara la disponibilità della direzione aziendale a negoziare: un prendere o lasciare sarebbe inaccettabile. Comunque l'incontro su questo punto è stato aggiornato a dopo il chiarimento sulla parte relativa agli assetti finanziari".
"Nel pomeriggio si è tenuto invece l'incontro con la direzione aziendale di Fiat, in cui la Fiom ha ribadito che la decisione dell'azienda di aprire le procedure di mobilità non risponde alla necessità di assumersi tutti le proprie responsabilità. Abbiamo chiarito che per quanto ci riguarda è un problema di tutte le parti sedute al tavolo il buon esito della ricollocazione di tutte le maestranze compreso l'indotto. Per permettere il raggiungimento degli obiettivi fissati nel verbale di incontro sottoscritto presso il Mise, la direzione aziendale della Fiat, ove si perfezionasse il trasferimento senza problemi, dovrà assicurare incentivi alla mobilità volontaria dei lavoratori ex Fiat per definire il perimetro che dovrà essere trasferito alla nuova società subentrante. Si è trattato, quindi, di un primo incontro, in cui le parti hanno messo sul tavolo le loro posizioni, aggiornandosi al 26 novembre per approfondire la discussione".
da rassegna.it
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