una corrispondenza da clash city workers
Sembrava avere un epilogo già scritto e invece il caso della Server Coop si sta sviluppando in maniera inaspettata. Cronaca di una giornata di lotta
Già nei giorni scorsi vi avevamo raccontato la vicenda dell’azienda di Teverola
– che si occupa della logistica, che fa parte del consorzio Gesco e che
lavora in appalto per la TNT. Per “smaltire” il personale in esubero la
Server Coop aveva offerto 5000 euro di buono uscita per chi avesse
lasciato volontariamente il proprio posto di lavoro, a parte dei
restanti lavoratori era stato poi proposto di firmare un contratto con
una “nuova azienda” (ubicata nello stesso stabilimento, che fa parte
dello stesso consorzio e ha lo stesso committente), altri invece erano
stati semplicemente scaricati: cig a zero ore per sei mesi e poi a casa.
Nonostante i tentativi del SI Cobas di aprire un tavolo negli
scorsi giorni per chiedere il rinnovo dei contratti attualmente in
vigore con stesse condizioni di lavoro e retribuzione, accettando il
passaggio alla nuova cooperativa, l’azienda aveva dimostrato assoluta
chiusura, rifiutando anche solo di ascoltare e prendere in
considerazione le rivendicazioni dei facchini.
Ma non tutti i lavoratori si rassegnano e
stamattina all’alba circa venti facchini si riuniscono in presidio
davanti all’ingresso della Server Coop assieme agli attivisti del
Assemblea di sostegno costituitosi attorno alla vicenda di Teverola.
Fin dalle 5:20 partono volantinaggi e
megafonaggi per comunicare con i lavoratori che iniziano il turno delle
6, poi, intorno alle 6:30, inizia il vero e proprio blocco dei mezzi
carichi di merci in entrate e in uscita dall’azienda. Non si fanno
attendere Carabinieri e Digos che osservano, annotano, controllano la
situazione.
Dall’interno dello stabilimento intanto
sondano il terreno, cercano di capire le intenzioni dei dimostranti,
poi, dopo circa un’ora di presidio e di blocchi ad intermittenza, un
incaricato della TNT di Teverola intento a parlare con alcuni
manifestanti riceve una chiamata da un responsabile nazionale TNT: viene
proposto un incontro, l'azienda chiede di sospendere il blocco.
Sono passate da poco le otto quando i
lavoratori in presidio e alcuni rappresentanti dell’Assemblea di
sostegno vengono invitati a parlare all'interno dello stabilimento con
un responsabile TNT dell'impianto e con un responsabile del consorzio
Gesco. All’esterno, nonostante il timido segnale di apertura da parte
dell’azienda, il blocco continua.
Pochi minuti dopo una delegazione di
lavoratori, del SI Cobas e dell'Assemblea di sostegno ai lavoratori
della logistica entrano nello stabilimento della Server Cop. Dopo il
primo intervento di rito da parte di consorzio Gesco e SI Cobas comincia
la trattativa: la richiesta sindacale è il reintegro immediato dei
facchini per cui è stata disposta la cig a 0 ore, quella dell'azienda è
la sospensione del blocco.
Ci si confronta, si torna all'esterno con una proposta del responsabile locale consorzio Gesco da discutere coi lavoratori: un impegno scritto per convocare un tavolo di trattativa entro sette giorni da oggi tra TNT, consorzio Gesco e SI Cobas in cui parlare a partire da:
- cassa integrazione a 0 ore per sei mesi
- impegno al riassorbimento con assunzione nella cooperativa che subentrerà alla Server Coop- valutazione della distribuzione dei carichi di lavoro tra i facchini al momento del riassorbimento
- impegno al riassorbimento con assunzione nella cooperativa che subentrerà alla Server Coop- valutazione della distribuzione dei carichi di lavoro tra i facchini al momento del riassorbimento
Verso
le 10 del mattino, dopo aver discusso tra loro sulla proposta, i
lavoratori decidono di accettare la convocazione del tavolo e sospendere
il blocco.
Sicuramente sarebbe avventato e troppo
ottimista parlare di una vittoria, questo non è che il primo passo di
una lotta che si prospetta faticosa e difficile. Una cosa però i
facchini di Teverola stamattina l’hanno dimostrata: che vale la pena di
ribellarsi e pretendere che le proprie ragioni vengono ascoltate e i
propri diritti affermati anche quando le condizioni sembrano non giocare
assolutamente a nostro favore. Quali che siano gli sviluppi della
vicenda legata alla Server Coop questa è una lezione da non dimenticare.
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