domenica 2 febbraio 2014

pc 2 febbraio - a Milano si prepara una nuova mobilitazione per i prigionieri politici indiani -in sostegno dello sciopero della fame che si sviluppa in 26 carceri - dopo la giornata internazionale del 25 gennaio

Agli organismi contro la repressione, alle organizzazioni proletarie, comuniste, rivoluzionarie, anticapitaliste, internazionaliste , ad associazioni e organismi degli immigrati

Il 25 gennaio si sono tenute in tutto il mondo e in diverse città iniziative di sostegno ai prigionieri politici indiani, contro l'operazione  green hunt. nell'ambito del sostegno alla guerra  popolare in India.
Anche in Lombardia nel corso di una assemblea di operai della logistica, gli operai indiani hanno espresso
appoggio alla campagna, mentre la prevista iniziativa al consolato indiano di Milano non si è potuta tenere causa l'esplosione della lotta degli operai della logistica, in particolare a Vignate che ha impegnato tutti i nostri compagni, per questo abbiamo deciso a livello di milano-lombardia che la campagna continua e va ricercata la massima unità di tutte le forze  interessate.
Quello che proponiamo è una manifestazione sit-in sotto il consolato indiano  ntorno al 21\27 febbraio, preparata da un'assemblea con proiezione di un film.che si terrà in un luogo da comunicare in seguito.
Facciamo quindi appello a tutti i compagni di farci sapere la loro  disponibilità e loro proposte pratiche.
Ricordiamo che sono oltre 10.000 i rpigionieri politici in India e che  in 26 carceri indiane è in corso uno sciopero della fam.

Comitato di sostegno alla guerra popolare in India di milanoPer contatti: prolcom.mi@tiscali.it
nazionale: csgpindia@gnmail.com

Da un appello:
Fermiamo la repressione
Libertà per tutti i prigionieri politici

stop_repression_free_all_political_prisoners
Il 30 gennaio 2014 i detenuti della Prigione Centrale di Nagpu, Maharashtra hanno inziato uno sciopero della fame a oltranza. Partecipano allo sciopero non meno di 177 prigionieri in attesa di giudizio, tra cui 7 donne, quelli incriminati secondo l’Unlawful Activities Prevention Act (UAPA) [Legge di Prevenzione delle attività illegali, ndt], il Maharashtra Control of Organized Crime Act Legge di Contrasti al Crimine Organizzato, ndt], per omicidio, ecc .
Si tratta di un principio giuridico consolidato ed è anche direttiva della suprema corte di questo paese che “la libertà su cauzione è la regola, e la prigione l’eccezione”.
Eppure, nonostante le ripetute direttive della Suprema Corte a concedere rapidamente la libertà su cauzione e per cui la gravità dell’accusa non deve essere motivo di pregiudizio per considerare la cauzione, nella pratica si applica l’esatto contrario.
La popolazione carceraria cresce a causa del crescente numero di detenuti in attesa di giudizio che languiscono mentre fuori del carcere familiari e amici li attendono invano.
Attraverso il rinvio indeterminato delle decisioni sulla cauzione, il rinvio dei processi e i dibattimenti in videoconferenza, i prigionieri in attesa di processo sono privati del diritto costituzionale alla libertà provvisoria, alla presenza fisica nei tribunali e a un processo equo e rapido.
Il passaggio ai processi a distanza per telecamera tiene lontani i prigionieri dai loro avvocati, dal tribunale, esclude la possibilità presenziare alla loro causa. Serve solo a mantenerli sotto sequestro nelle carceri.
Per queste ragioni, noi detenuti del carcere Nagpur non vediamo altra alternativa che proseguire uno sciopero della fame a oltranza fino a quando le nostre richieste saranno accolte.

Il 20 gennaio 2014, attraverso il Sovrintendente della Prigione Centrale di Nagpur, memorandum contenti le seguenti richieste sono state inviate a all’Onorevole Primo Giudice dell’Alta Corte di Mumbai (sezione Nagpur) ed ad altri:
1. Le direttive della Onorevole Suprema Corte che “la cauzione è la la regola e la prigione l’eccezione” deve essere come un principio in materia di libertà su cauzione e la cauzione deve essere concesso entro un periodo di tempo definito.
2. Una volta registrata l’imputazione, anche agli accusati di presunti gravi reati deve essere concessa la cauzione.
3. Per garantire il diritto a un processo equo e rapido. La sentenza dovrebbe essere data entro un periodo di tempo relativamente certi e ragionevole. Se il casi resta pendente per qualche causa di forza maggiore, deve essere garantita la libertà su cauzione, in particolare a quei detenuti in attesa di giudizio a cui la cauzione è stata rifiutata in precedenza.
4. La prassi del processo per videoconferenza non può garantire il diritto ad un processo, quindi questa non deve essere un’opzione durante il processo e i detenuti processati devo essere fisicamente presenti davanti ai rispettivi giudici durante il processo.

Amici,
ci siamo impegnati a restare in sciopero della fame a tempo indeterminato fino a che le nostre richieste saranno accolte. La vittoria della nostra lotta non si può essere raggiungere senza la vostra solidarietà e il sostegno attivo dall’esterno.
Quindi, con umiltà e fiducia facciamo appello a voler estendere il vostro sostegno a nostro favore.
Vi chiediamo di di inviare lettere e messaggi fax alle seguenti autorità, sollecitandole a soddisfare le nostre giuste ed eque richieste.
Prigione Centrale di Nagpur:
Fax 0712-2420679
Cancelleria, Alta Corte di Mumbai, sezione Nagpur:
Fax 0712-2560280
Email: hcnag.mah @ nic.in
Stato del Maharashtra Commissione dei Diritti Umani:
Tel, e Fax 91 22 22092857
Email: mshrc2000@yahoo.in


Cordialmente:
1] Sudhir Dhawale
2] Diwakar Jha
3] Gautam Pillewan e altri prigionieri in attesa di giudizio di della Prigione Centrale di Nagpu.

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