Il 25 gennaio si sono tenute in tutto il mondo e in diverse città iniziative di sostegno ai prigionieri politici indiani, contro l'operazione green hunt. nell'ambito del sostegno alla guerra popolare in India.
Anche in Lombardia nel corso di una assemblea di operai della logistica, gli operai indiani hanno espresso
appoggio alla campagna, mentre la prevista iniziativa al consolato indiano di Milano non si è potuta tenere causa l'esplosione della lotta degli operai della logistica, in particolare a Vignate che ha impegnato tutti i nostri compagni, per questo abbiamo deciso a livello di milano-lombardia che la campagna continua e va ricercata la massima unità di tutte le forze interessate.
Quello che proponiamo è una manifestazione sit-in sotto il consolato indiano ntorno al 21\27 febbraio, preparata da un'assemblea con proiezione di un film.che si terrà in un luogo da comunicare in seguito.
Facciamo quindi appello a tutti i compagni di farci sapere la loro disponibilità e loro proposte pratiche.
Ricordiamo che sono oltre 10.000 i rpigionieri politici in India e che in 26 carceri indiane è in corso uno sciopero della fam.
Comitato di sostegno alla guerra popolare in India di milanoPer contatti: prolcom.mi@tiscali.it
nazionale: csgpindia@gnmail.com
Da un appello:
Fermiamo la repressione
Libertà per tutti i prigionieri politiciFermiamo la repressione
Il 30 gennaio 2014 i detenuti della Prigione Centrale di
Nagpu, Maharashtra hanno inziato uno sciopero della fame a oltranza. Partecipano allo sciopero non
meno di 177 prigionieri in attesa di giudizio, tra cui 7 donne, quelli incriminati
secondo l’Unlawful Activities Prevention Act (UAPA) [Legge di Prevenzione delle
attività illegali, ndt], il Maharashtra Control of Organized Crime Act Legge di
Contrasti al Crimine Organizzato, ndt], per omicidio, ecc .
Si tratta di un principio giuridico consolidato ed è anche direttiva
della suprema corte di questo paese che “la libertà su cauzione è la regola, e
la prigione l’eccezione”.
Eppure, nonostante le ripetute direttive della Suprema Corte
a concedere rapidamente la libertà su cauzione e per cui la gravità dell’accusa
non deve essere motivo di pregiudizio per considerare la cauzione, nella pratica
si applica l’esatto contrario.
La popolazione carceraria cresce a causa del crescente
numero di detenuti in attesa di giudizio che languiscono mentre fuori del
carcere familiari e amici li attendono invano.
Attraverso il rinvio indeterminato delle decisioni sulla
cauzione, il rinvio dei processi e i dibattimenti in videoconferenza, i
prigionieri in attesa di processo sono privati del diritto costituzionale alla
libertà provvisoria, alla presenza fisica nei tribunali e a un processo equo e
rapido.
Il passaggio ai processi a distanza per telecamera tiene
lontani i prigionieri dai loro avvocati, dal tribunale, esclude la possibilità presenziare
alla loro causa. Serve solo a
mantenerli sotto sequestro nelle carceri.
Per queste ragioni, noi detenuti del carcere Nagpur non vediamo
altra alternativa che proseguire uno sciopero della fame a oltranza fino a
quando le nostre richieste saranno accolte.
Il 20 gennaio 2014, attraverso il Sovrintendente della Prigione
Centrale di Nagpur, memorandum contenti le seguenti richieste sono state
inviate a all’Onorevole Primo Giudice dell’Alta Corte di Mumbai (sezione Nagpur)
ed ad altri:
1. Le direttive della Onorevole Suprema Corte che “la cauzione è la la regola e la prigione l’eccezione” deve essere come un principio in materia di libertà su cauzione e la cauzione deve essere concesso entro un periodo di tempo definito.
1. Le direttive della Onorevole Suprema Corte che “la cauzione è la la regola e la prigione l’eccezione” deve essere come un principio in materia di libertà su cauzione e la cauzione deve essere concesso entro un periodo di tempo definito.
2. Una
volta registrata l’imputazione, anche agli accusati di presunti gravi reati deve
essere concessa la cauzione.
3. Per garantire
il diritto a un processo equo e rapido. La
sentenza dovrebbe essere data entro un periodo di tempo relativamente certi e
ragionevole. Se il casi resta pendente per qualche
causa di forza maggiore, deve essere garantita la libertà su cauzione, in
particolare a quei detenuti in attesa di giudizio a cui la cauzione è stata rifiutata
in precedenza.
4. La
prassi del processo per videoconferenza non può garantire il diritto ad un
processo, quindi questa non deve essere un’opzione durante il processo e i detenuti
processati devo essere fisicamente presenti davanti ai rispettivi giudici durante
il processo.
Amici,
ci siamo impegnati a restare in sciopero della fame a tempo
indeterminato fino a che le nostre richieste saranno accolte. La vittoria
della nostra lotta non si può essere raggiungere senza la vostra solidarietà e
il sostegno attivo dall’esterno.
Quindi, con umiltà e fiducia facciamo appello a voler estendere
il vostro sostegno a nostro favore.
Vi chiediamo di di inviare lettere e messaggi fax alle seguenti
autorità, sollecitandole a soddisfare le nostre giuste ed eque richieste.
Prigione Centrale di Nagpur:
Fax
0712-2420679
Cancelleria, Alta Corte
di Mumbai, sezione Nagpur:
Fax 0712-2560280
Email: hcnag.mah @ nic.in
Stato del Maharashtra
Commissione dei Diritti Umani:
Tel, e Fax 91 22 22092857
Tel, e Fax 91 22 22092857
Email: mshrc2000@yahoo.in
Cordialmente:
1] Sudhir Dhawale
2] Diwakar Jha
3] Gautam Pillewan e altri prigionieri in attesa di giudizio di della Prigione Centrale di Nagpu.
1] Sudhir Dhawale
2] Diwakar Jha
3] Gautam Pillewan e altri prigionieri in attesa di giudizio di della Prigione Centrale di Nagpu.
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