Non
abbiamo più paura!, urlano i facchini della Granarolo all'inizio di via
Indipendenza, quando alle spalle è enorme il fiume umano di solidali
che ha deciso oggi di ascoltare il loro appello ad una giornata di
mobilitazione cittadina.
E non avere paura è
legittimo quando tanti e tante uomini e donne della città hanno esposto
la loro rabbia per le vicende della Granarolo e solidarizzare con la
battaglia per la dignità portata avanti dagli operai della logistica.
"Voi
cooperate per lo sfruttamento, noi lottiamo per la dignità!" viene
scritto all'incrocio tra i viali e la principale via della città, in un
mix di cori ed interventi dal camion. Fallito il tentativo di
criminalizzazione ex-ante cercata da Calzolari, dalla vicenda grottesca
della scorta sì/scorta no, a prendersi la scena è la parte solidale
della città....
Un
corteo a cui hanno partecipato anche Garib e Redouane, arrestati nella
giornata di lotta del 23g e capaci di portare oggi tutta la loro energia
ad un corteo già carichissimo e per niente "rituale" come i facchini in
lotta ci hanno già abituato a vedere. "Se toccano uno toccano tutti!"
recita uno striscione calato a terra dal Pincio, a sottolineare
l'assoluta solidarietà e unione tra i facchini anche dopo la repressione
poliziesca degli ultimi giorni.
il volantino di proletari comunisti nelle mani dei proletari in lotta
No
alla repressione della lotta degli operai della logistica alla
Granarolo, come a Vignate, come ovunque !
Unità
e coordinamento per vincere!
L'attacco di
padroni/governo/partiti parlamentari/stato di polizia/sgherri del
padrone non è riuscita a fermare la lotta in corso degli operai
della logistica alla Granarolo
anzi ha alimentato la
solidarietà nazionale
A tutte le lotte che si
sviluppano in questo importante settore del proletariato
padroni e Stato dei
padroni rispondono con campagne di criminalizzazione e isolamento,
licenziamenti per rappresaglia, arresti e violenze poliziesche, e
perfino pestaggio padronal-mafioso di un compagno del SI COBAS. Tutto
questo avviene con l'appoggio e il silenzio assenso dei sindacati
confederali , che collaborano e cogestiscono il sistema di
sfruttamento e schiavismo delle cooperative
Il vice presidente di
Unindustria Bologna, Kerkoc, ha fatto appello alla violenza dello
Stato: "Purtroppo Bologna è soltanto una
delle numerose piazze italiane dove l'azione di un gruppo di
manifestanti del settore del facchinaggio sta mettendo a repentaglio
l'attività di intere imprese attraverso azioni violente e di
sabotaggio che non possono essere tollerate oltre e che non fanno
parte della cultura del nostro territorio basata su relazioni
sindacali responsabili e costruite negli anni attraverso il dialogo,
che non significa confusione dei ruoli".
Ma la lotta va avanti con
determinazione e deve unire sempre più i lavoratori e rafforzare i
legami con tutto il movimento proletario e di lotta.
In questi giorni non c'è
solo la lotta della Granarolo, ma una battaglia prolungata è in atto
alla LDD di Vignate-Capriate organizzata dallo Slai cobas per il
sindacato di classe fatta di scioperi, blocchi, assedio alla
prefettura di Milano, una lotta che in tutte le maniere si vuole
bloccare e impedire che rafforzi il sindacalismo di classe e di
massa. Qui l'unità degli operai ha finora impedito che intervenga
violentemente la polizia, ma le veci della polizia la fa la CGIL che
in tutti i modi cerca di spezzare la lotta e portarla nel vicolo
cieco della divisione e delle briciole.
Dobbiamo coordinare tutte
le lotte degli operai della logistica su basi di classe per vincere
in ogni singola lotta e su scala nazionale per mettere fine al
sistema schiavistico delle cooperative nella grande distribuzione e
strappare risultati vantaggiosi per tutti i lavoratori. Per questo
serve il sindacato di classe autorganizzato e di massa, ma serve
anche l'autonomia politica di classe, del Partito
di classe che finalizzi la
lotta alla lotta per il
per il potere in mano agli
operai. Lavoriamo insieme per questo.
circolo
proletari
comunisti-Ravenna
tel.
347/9662978 e/mail: ravros@libero.it
Blog:
proletaricomunisti.blogspot.com
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