1000 in piazza. 19 ottobre è solo l’inizio. Le lotte non si arrestano
venerdì 25 ottobre più di mille persone sono scese in piazza contro la repressione.
Il corteo, promosso dalle realtà del movimento napoletano,
è partito da Piazza del Gesù ed ha sfilato per le strade del centro
storico, passando per la Questura e la Prefettura fino a raggiungere la
Stazione Marittima dove si è affiancato ai movimenti dei disoccupati
impegnati a contestare i vertici istituzionali di comune, provincia e
regione.
Lo striscione di apertura recitava: il 19 ottobre è solo l’inizio. Le lotte non si arrestano.
Il riferimento è alla grande
manifestazione nazionale tenutasi sabato scorso a Roma contro le
politiche di austerity che ha visto la partecipazione di più di 70.000
persone. In particolare i manifestanti hanno posto l’accento sulla
brutale repressione subita nelle strade della capitale che ha portato all’arresto di 6 compagni tra i quali 2 studentesse delle università Orientale e Federico II di Napoli. Arresti che non sono poi stati convalidati dal Gip ma che sono costati ai fermati ben 4 giorni di carcere.
I movimenti napoletani hanno quindi
rivendicato la libertà di tutti i compagni che attualmente sono
sottoposti a misure restrittive e rilanciato la mobilitazione iniziata
il 19 ottobre con le seguenti parole d’ordine:
- Per il diritto alla casa- Contro le grandi opere inutili e la devastazione dei territori- Reddito per tutti- Lavorare meno lavorare tutti
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