La giornata del 19 ottobre ha visto la
partecipazione di circa centomila persone in piazza a Roma, disoccupati,
lavoratori, studenti, migranti, movimenti per la casa e per i territori.
Una partecipazione dal basso, completamente autorganizzata, che ha
sorpreso gli stessi organizzatori. Questa ha dato il segnale di una
rabbia latente, di un’insofferenza che sta per esplodere. Ma quello che
emerge dalle testate giornalistiche è un’informazione ormai totalmente manipolata, volta a dividere la piazza tra “buoni” e “cattivi”, volta ad oscurare la vera portata politica della giornata, che si è conclusa con un’accampata di centinaia di persone a Porta
Pia.Oggi, con i corpi ancora dolenti per le
manganellate, abbiamo l'urgenza e il dovere di stare vicino a chi è
stato privato della possibilità di condividere con gli altri la
soddisfazione per la manifestazione del 19 Ottobre. Picchiati,
arrestati, trasferiti in carcere tra Regina Coeli e Rebibbia. Processati
per direttissima, probabilmente martedì. Quindici persone, di cui 6 gli
arresti confermati, quindici compagni scesi in piazza, sono stati
vittime per l'ennesima volta dell'unica faccia che lo stato ci
mostra: quella della repressione.Fin
dalle settimane precedenti è stato costruito un clima ad hoc per intimidire i manfestanti sia attraverso la criminalizzazione della data da parte dei giornali sia attraverso a vere e proprie azioni
repressive: il venerdì mattina le forze dell'ordine avevano caricato al mercato del Pigneto, travolgendo i commercianti e i clienti oltre che i militanti che stavano semplicemente volantinando. Già dalla sera prima le forze dell’ordine hanno fermato e perquisito i manifestanti che stavano raggiungendo la Capitale,blindandola e
creando un clima di tensione molto pesante. Ad alcuni compagni è stato
dato addirittura il foglio di via per tre anni da roma ela denuncia per
detenzione di oggetti atti a offendere per il possesso di un paio di
caschi e il lucchetto di una bicicletta.La rabbia è di tutti, la rabbia è
legittima, l'unica violenza è quella del capitale, che ogni giorno
sottrae diritti e riduce spazi di libertà,lasciandosi dietro una scia
di vittime.
Contro la repressione, estendere la
solidarietà, rilanciare le lotte!Tutt*
Liber*
Collettivo Politico * Scienze Politiche -
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studentesche autorganizzate Rete
dei Collettivi Studenteschi Fiorentini
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