2 giorni fa il blitz del Cua al Teatro Comunale: "No al teatro solo per ricchi"
E allestiscono pasto alternativo, subito si crea fila studenti
(ANSA) - BOLOGNA, 24 OTT - I collettivi studenteschi di Bologna hanno occupato simbolicamente la mensa universitaria di piazza Puntoni, definita 'la più cara d'Italia'. Gli attivisti hanno allestito dentro i locali una mensa alternativa, offrendo un pasto completo (pasta con sugo di peperoni, insalata e pane), a un euro, contro i quasi 7 di quella 'ufficiale'. Sono stati affissi striscioni: 'Occupymensa, pranzo sociale a 1 euro'. In breve si è formata una coda di studenti per consumare il pranzo dei collettivi.
Il comunicato:
Martedì 24 ottobre all’ora di pranzo la campagna #OccupyMensa si è materializzata dentro la mensa universitaria di Piazza Puntoni, la mensa universitaria più cara d’Italia dove un pasto completo costa 6,85 euro
Una situazione dovuta al fatto che per il rettore-sceriffo Dionigi e l’Ente Regionale per il diritto allo studio (ERGO) è assolutamente normale che la mensa dell’Alma Mater sia appaltata ad una ditta privata che ovviamente persegue i propri interessi cercando di procurarsi maggior profitto possibile sulla pelle degli studenti.
Dopo la benedizione bipartisan di riforma Gelmini e università-azienda si cominciano a vedere i pessimi risultati di queste operazioni; noi al contrario crediamo che un pasto accessibile a tutt* sia un diritto degli studenti e delle studentesse. Come se non bastasse la mensa utilizza prodotti Granarolo, cooperativa in salsa PD oggetto di lotte fortissime da parte dei suoi lavoratori – quasi totalmente migranti – per la dignità e il salario sul posto di lavoro. Basta aggiungere che Granarolo non riconosce il diritto di sciopero e ha licenziato, grazie alle norme sulla precarietà, 50 lavoratori in lotta, per questo è partito il boicottaggio dei prodotti che intendiamo portare avanti.
Per queste ragioni la mensa è stata occupata e abbiamo messo in campo un pranzo sociale ad 1 euro riscontrando un successo travolgente a riprova di come il caro-mensa sia un problema sentitissimo dagli studenti.
Come in Piazza Verdi è stata cacciata la Polizia in nome del diritto di assemblea, come si sono difesi gli spazi e le aule sotto attacco dentro l’università, come si sono occupati alloggi per gli studenti vogliamo riprenderci anche la mensa. I diritti si conquistano a spinta, per questo rilanciamo l’appuntamento a martedì 29 ottobre alle h.13 sempre alla mensa più cara d’Italia.
#OccupyMensa
da univ-aut.org:
Bologna rilancia dopo il #19o!
Wednesday, 23 October 2013Che il 19 ottobre non sia stata una data evento Bologna lo ha potuto evincere fugando eventuali dubbi e scetticità del caso. Nella giornata di mobilitazione del 22 ottobre lanciata dalla partecipata assemblea di Porta Pia, una serie di iniziative composite, vivaci e che hanno di fatto riportato lo spirito ricompositivo e arrembante della data romana si sono dispiegate nel territorio felsineo, animate dai protagonisti delle lotte di tutti i giorni.
A partire dai e dalle migranti in prima linea nell'occupazione di case, agli studenti universitari e ai precari protagonisti della liberazione di Piazza Verdi, agli operai che hanno messo in discussione i meccanismi di sfruttamento delle cooperative in salsa emiliana, la percezione è che le staordinarie giornate della scorsa settimana daranno ulteriore linfa alle lotte territoriali e non solo.
Verso le 17.00 un presidio partecipato indetto da Asia-Usb davanti alla prefettura ha posto l'accento sull'immediata necessità del blocco degli sfratti per morosità, in concomitanza con l'appuntamento di Roma a Porta Pia; il presidio è poi confluito in zona universitaria, dove il Collettivo Universitario Autonomo metteva in campo una azione volta a segnalare lo sconcertante rincaro dei biglietti del Teatro Comunale di Bologna, a sottolineare ancora una volta le barriere che le istituzioni erigono all'accesso alla cultura.
Iniziativa, quella del caro-biglietti legato al Teatro, che si inserisce nel contesto più complessivo della Campagna "I Love Piazza Verdi", che a partire dai bordi tra Università e città, si propone di far emergere le esigenze immediate di universitari e precari afflitti dall'incedere delle misure di austerità. A seguito dell'azione, gli studenti si sono concentrati in piazza chiedendo la liberazione immediata delle compagne e dei compagni arrestat* a seguito della giornata del 19 ottobre, facendo un murales e poi dando vita a un corteo comunicativo in zona universitaria al grido di "Liberi Tutti! Liberi Subito! Libere Tutte! Libere Subito!". Una infantile provocazione della digos che ha provato a inserirsi nel corteo è stata fermata grazie alla contrapposizione dei corpi di tanti e tante che hanno allontanato gli uomini in borghese.
In seguito, in Piazza Verdi, si è tenuta l'assemblea cittadina che ha fatto il punto sul 19 ottobre e lanciato nuovi spunti di mobilitazione nei territori, a partire dall'adesione alla mobilitazione del 25 Ottobre a Firenze in occasione della presenza di Angelino Alfano. Anche da Bologna si stanno raccogliendo le adesioni per la partenza in pullman.
I numerosi interventi che hanno caratterizzato l'assemblea hanno sottolineato la forza delle pratiche di assedio e sollevazione del 19, agite da una composizione capace di rompere con i carrozzoni del passato e di imporre all'agenda dei movimenti i bisogni del presente necessariamente incompatibili e non mediabili.
Occupanti di case, militanti autonomi, studenti medi, operai della logistica e molti altri hannno saputo delineare una processualità che in continuità con il 19 li vedrà protagonisti di un percorso variegato ed al contempo condiviso.
Rispetto al rilancio sul territorio il CUA annuncia che Giovedì, tramite la campagna "OccupyMensa" occuperà la mensa universitaria più cara d'Italia, per contrastare il caro-vita che a partire dall'alimentazione affligge gli studenti. L'appuntamento è fissato per le ore 12 direttamente di fronte alla Mensa in Piazza Puntoni.
Inoltre il Collettivo Autonomo Studentesco rende pubblica la prossima assemblea nazionale dei collettivi degli studenti medi (StudAut) che si terrà il 2-3 novembre a Pisa che farà il punto sulle lotte dentro le scuole e lancerà nuovi momenti di piazza e mobilitazione.
Mentre il Laboratorio Crash! e il sindacato S.I Cobas rilanciano sulle prossime tappe che vedranno ancora i facchini della logistica impegnati dinanzi i cancelli della Granarolo e di altre aziende a rivedicare con forza diritti, salario e dignità.
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