venerdì 6 settembre 2013

pc 6 settembre - In sciopero i minatori d’oro del Sud Africa

I minatori d’oro sudafricani scioperano per “salari da schiavi in un’economia da bianchi”
Bbc News 130903
  • In Sudafrica da un mese è scoppiata un’ondata di scioperi nelle costruzioni, auto, miniere d’oro.
  • Il 3 settembre, circa 80 000 minatori scioperano per aumenti fino al 60%, il sindacato minatori - National Union of Mineworkes (NUM) ha abbassato la richiesta al 10%, dopo l’offerta del padronato di aumenti del 6,5%, pari all’inflazione.
  • I costi di produzione dell’oro sono aumentati perché deve essere estratto in maggiore profondità.
  • Divisioni all’interno di NUM: un suo portavoce di NUM, negando che la rivendicazione di aumenti del 60% sia eccessiva: se ci sono capi che guadagnano milioni di Rand all’anno, comodamente seduti nei loro uffici con l’aria condizionata, perché i minatori non possono guadagnarne 7 000 al mese?
  • Il segretario generale NUM, ha invece dichiarato che il 10% basterebbe per terminare lo sciopero.
  • Non si sa se i lavoratori iscritti accetteranno; NUM organizza circa il 64% dei 120 000 minatori sudafricani.
  • Si calcola che lo sciopero costi oltre $30mn/giorno di mancata produzione. Il padronato minaccia la chiusura di miniere e la perdita di posti di lavoro.
  • L’industria aurifera sudafricana è il settore più importante dell’economia nazionale, il maggior datore di lavoro e produttore di valuta estera; è la 5a maggiore a livello internazionale, con il 6% della produzione totale; negli anni Settanta era la maggiore con il 68% della produzione totale mondiale; quella del platino sta riprendendosi dopo i forti scioperi dello scorso anno.
  • Il governo a guida ANC cerca di contenere le proteste operaie in vista delle elezioni del prossimo anno.
  • Il 16 agosto 2012 la polizia ha ucciso 46 minatori del platino (34 nella sola miniera di Lonmin, a Marikana) in uno scontro con i lavoratori in sciopero proclamato dal sindacato AMCU, rivale di NUM, che accusa NUM di essere filo-governativo.
  • Secondo un esperto del settore, i fatti di Marikana dovrebbero spingere il governo ad attuare riforme nel settore, ancora regolamentato secondo le regole vigenti nell’apartheid.
  • Per i minatori le riforme devono portare aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro.
  • Per il padronato occorre maggiore sicurezza politica produttività della forza lavoro e prezzi alti delle materie prime. I maggiori gruppi del settore sono AngloGold Ashanti, Gold Fields, Rand Uranium, Harmony Gold, Evander Gold, Sibanye Gold e Village Main Reef.
  • La lotta si era acuita per le tensioni tra AMCU e NUM. Dopo la tragedia di Marikana si è rafforzato il sindacato Association for Mineworkers and Construction (AMCU), che ha ora superato come peso NUM nella miniera di Lonmin. AMCU chiede aumenti fino al 150%, dato che la struttura salariale è ferma al period apartheid.
  • Negli ultimi mesi il Rand sudafricano si è svalutato del 15% sul $, a causa delle forti lotte operaie (secondo Guardian)
Da WSWS, 1.06.2013
  • Continuano gli scioperi selvaggi di oltre 15000 lavoratori delle miniere di cromo a Glencore Xstrata, iniziati il 28 maggio 2013.
  • A metà maggio scioperi selvaggi dei minatori di Lonmin e Anglo-American Paltinum;
  • oltre 10 000 lavoratori dell’abbigliamento scesi in sciopero nella provincia di KwaZulu-Natal, il 21 maggio.
  • AMCU ha cercato di far rientrare al lavoro gli scioperanti: ci sono regole da seguire.
  • Le Banche internazionali hanno ritirato $610 mn. dal mercato azionario sudafricano nelle ultime due settimane a causa delle lotte.
  • La crescita del PIL sudafricano è scesa dal 2,1% del 2012 allo 0,9% nel primo trimestre 2013, il minor tasso di crescita dal 2009.
  • Ad inizio maggio Lonmin aveva profitti semestrali di $54mn., nonostante lamenti margini risicati.
  • Il tasso di disoccupazione ufficiale sudafricano è del 25%.
  • Nel 2012 per scioperi selvaggi sono state perse 17 290 552 ore; 99 scioperi registrati, di cui 45 selvaggi (ministero del Lavoro sudafricano).
  • La repressione poliziesca dell’agosto 2012 a Marikana è stata appoggiata dalla burocrazia sindacale. 34 lavoratori uccisi e nessuna delle richieste dei lavoratori venne evasa. Il sindacato COSATU e NUM hanno collaborato per far tornare al lavoro gli scioperanti.


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