Il Grande Minimizzatore e il massacro delle donne (ADRIANO SOFRI) - 20/09/2013
"...Chi insiste sul femminicidio “endemico” – o sugli stupri e le botte, tutti endemici – immagina solo la protrazione di un patriarcalismo
arcaico, dal passo infinitamente più lento di altri progressi. Non è
così. Quel patriarcalismo non vuole cedere, ma perde terreno, e libera
via via le sue vittime, le donne ma anche i disgraziati uomini, che
perdendo la proprietà delle donne hanno un mondo da conquistare. Invece
c’è nel femminicidio contemporaneo e nelle violenze contro le donne –
basta seguirne gli episodi, e basta anche, diciamolo, fare bene i conti
con se stessi – qualcosa di interamente nuovo, perché nuova è la libertà
che le donne rivendicano, e a cui gli uomini devono abituarsi, e
rallegrarsene se ne sono capaci, o rassegnarsi se non altro – e troppo
spesso non si abituano né si rassegnano, e se ne vendicano. Non sono
uomini all’antica: sono modernissimi uomini antichi, mortificati dalla
libertà delle donne, che sentono come il furto della loro libertà. Anche
alle persone che finalmente si impegnano ad avere conti e statistiche
serie su questi temi, direi di non gingillarsi troppo con l’ovvietà che
l’enorme incremento di denunce contro i maltrattamenti maschili sono il
frutto di una sensibilità e soprattutto di una solidarietà che fino a
poco fa non si poteva sperare. Certo che è così. Le botte domestiche
“sommerse” saranno ancora la schiacciante maggioranza. Ma questo,
appunto, è ovvio. Meno ovvio è riconoscere, e far riconoscere, le botte
nuove e inaspettate di uomini che non stanno al passo con l’immagine
femminile pubblica e pubblicitaria, e se ne rifanno a casa, fra il porno
online e la moglie.
Ammoniscono: è diventato di moda gridare all’allarme per i femminicidi.
Può darsi, ma non era meglio quando – negli ultimi ventimila anni,
diciamo – era di moda non parlarne, tranne qualche tragico greco.
Deplorano: si grida all’emergenza per mettersi in mostra. Argomento
scivoloso, basta rovesciarlo: mi si noterà di più se sconfesso
l’emergenza?
Infine: le comparazioni statistiche fra noi e la Finlandia, o la
Lettonia. Mostrano un paio di cose. Intanto, che là curano meglio le
statistiche. Poi quello che ho appena detto, che il progresso nei
costumi è zoppo, da questa gamba. Poi, che le notti sono lunghe e senza
luce, e gli uomini bevono, e picchiano la moglie. Si suicidano anche, di
più. Ma anche là, dove l’emancipazione è più spinta, le mogli
probabilmente bevono di più, ma non picchiano il marito in proporzione. I
romanzi di Larsson andavano presi sul serio, soprattutto nelle
didascalie informative premesse a ogni capitolo. Mostravano le magagne,
di genere e politiche, della bella Svezia, anche lei tentata di
prendersela con l’immigrazione..."
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