venerdì 20 settembre 2013

pc 21-22-23 settembre - SPECIALE documento del Partito Comunista dell'India - maoista - alla Conferenza internazionale di Amburgo diffuso dal comitato internazionale a sostegno della guerra popolare in india - uno straordinario testo internazionalista che invitiamo a leggere e studiare con attenzione e agire di conseguenza

Il messaggio di saluto del compagno Ganapathy, segretario generale del PCI (Maoista), in occasione della Conferenza Internazionale di sostegno alla guerra popolare in India, che si è tenuta ad Amburgo il 24 novembre 2012.



Teniamo alta la bandiera dell'internazionalismo proletario!
Saluti rossi – LAL SALAM!
al successo della “Conferenza Internazionale a sostegno della Guerra popolare in India”!
Cari Compagni,

In nome del nostro partito, il PCI (Maoista), dell'Esercito Guerrigliero Popolare di Liberazione (EGPL), dei Comitati Popolari Rivoluzionari (CPR), delle Organizzazioni di massa rivoluzionarie e dei rivoluzionari in India, inviamo innanzi tutto i nostri più calorosi saluti rivoluzionari e un saluto rosso (Lal Salam) che viene dal cuore a tutti i partiti, alle organizzazioni e ad ogni individuo dell'India e dell'estero, che si sono presi il grosso impegno per aver costruito il sostegno mondiale e la solidarietà per la Rivoluzione di Nuova Democrazia (RND) in India e aver fatto un successo della “Conferenza Internazionale a sostegno della Guerra Popolare in India” di Amburgo il 24 novembre 2012.
I vostri saluti e discorsi, che sono stati fatti nel giusto spirito internazionalistico, hanno dato ai popoli oppressi e ai compagni, che conducono una dura lotta sul fronte della lotta della rivoluzione socialista mondiale, cioè in India, nella lotta con il nemico di classe, l'indispensabile sostegno morale. Come ognuno e ognuna di voi sa, qui si acuiscono le dure condizioni repressive e diventano giorno dopo giorno più generali, e perciò non abbiamo ricevuto i vostri messaggi in tempo, e anche i messaggi, che sono arrivati a noi, ci sono arrivati molto tardi. Ci dispiace davvero tanto, rispondere con tutto questo ritardo ai vostri buoni sforzi.
Ci ha particolarmente incoraggiato sentire che la gioventù, gli studenti, le donne e gli attivisti nel campo culturale siano intervenuti alla Conferenza di Amburgo. Resoconti e campagne che sono state portate avanti nei più diversi angoli del mondo ci hanno riempito di calore ed entusiasmo, e la cosa più importante è che tutta questa solidarietà ci ha reso ancora più umili e ci ha riempiti ancora più con il sentimento della nostra responsabilità di fronte al proletariato mondiale dato il nostro ruolo nella rivoluzione socialista mondiale. Noi avremmo dovuto anche prendere parte a questa campagna e giocare un ruolo trainante, ma a causa dell'aggressione senza precedenti del nemico non abbiamo potuto.
Voi ci avete teso le mani nell'ora del lutto, dato che abbiamo subito pesanti perdite ai livelli più alti, sia il martirio dei compagni Shyam, Mahesh e Murali nel 1999 e sia il martirio dei compagni Azad e Kishenji nel più recente passato – tutti erano grandi dirigenti della nostra rivoluzione e sono stati uccisi brutalmente dalle classi dominanti indiane con il tacito sostegno degli imperialisti. La vostra dichiarazione “La lotta dei maoisti in India è la nostra lotta, le loro perdite sono nostre perdite” ci ha riempito i cuori di fiducia, disseminato con spirito internazionalista, di cui avevamo tanto bisogno per superare la tristezza e continuare coraggiosamente senza batter ciglio.
Avete detto giustamente, che il modo di onorare tutti i martiri della rivoluzione in India e del mondo consiste nel fatto di raddoppiare il sostegno alla guerra popolare in India, come parte della lotta che si intensifica contro l'imperialismo nel mondo e per l'internazionalismo proletario e noi crediamo che la Conferenza di Amburgo ha dimostrato di essere un passo in avanti su questo, e cioè nell'adempiere al vostro impegno come avevate deciso.
Tutti voi avete fermamente giudicato lo Stato indiano e protestato con giusta indignazione contro la sua guerra contro il proprio popolo e avete preteso che esso smetta immediatamente. Gli uomini dalle aree del movimento rivoluzionario si ricordano con i cuori calorosi di questa solidarietà internazionale che è stata espressa da diversi partiti, organizzazioni, individui nei confronti del proletariato e del popolo dei diversi paesi, poiché questo è proprio il tipo di sostegno che si deve dare ad ogni genuino movimento del popolo.
Avete cominciato in tutto il mondo campagne a sostegno della guerra popolare in India, in particolare nel ventre della bestia imperialista, nei paesi dove la maggior parte di voi è attiva, e il significato di ciò sarà molto riconosciuto da noi e da coloro che combattono in uno dei centri della tormenta della rivoluzione mondiale.
Noi apprezziamo moltissimo questo tipo di sostegno e solidarietà e riaffermiamo fermamente che noi faremo lo stesso nei confronti di altri partiti, organizzazioni e masse in lotta in ogni parte del mondo. Questo tipo di solidarietà dà ai combattenti grande fiducia e la sicurezza che nella loro lotta non sono soli. E dimostra inoltre ancora una volta chiaramente quali sono i nostri comuni nemici, cioè l'imperialismo, i suoi burattini/lacchè e ogni tipo di reazionari in tutto il mondo. Essa spinge in avanti lo spirito combattente degli uomini, li spinge a ciò e li aiuta a portare avanti fermamente il movimento. Il nostro Partito, l'EGPL, i CPR, le organizzazioni di massa rivoluzionarie, i rivoluzionari e tutte le forze progressiste e democratiche del nostro paese si augurano una tale unità e solidarietà sul piano locale e internazionale. Ciò è estremamente importante per difendere la guerra popolare e condurla più avanti.
Ogni partito e organizzazione che ha espresso la propria solidarietà con la guerra popolare in corso in India ha riconosciuto questo compito come il principale, non solo nel contesto della rivoluzione nel proprio paese, bensì anche nel contesto della solidarietà con altre rivoluzioni. Lo spirito che dice che portare avanti la rivoluzione nel proprio paese è il modo migliore per essere solidali con le rivoluzioni in altri paesi è stato espresso nel modo più profondo da questa Conferenza e noi siamo completamente d'accordo su questo. Noi, maoisti in India, lavoriamo con lo stesso identico spirito, ed è stato sempre il marchio distintivo della nostra prassi sin dai giorni della rivolta armata dei contadini di Naxalbari, che è stata condotta da veri rivoluzionari.
Il nostro partito, che porta avanti l'eredità di Naxalbari, ha visto la Rivoluzione di Nuova Democrazia, che noi portiamo avanti in India, sempre come una parte integrante della rivoluzione socialista mondiale, il Partito come un reparto dell'avanguardia proletaria mondiale, cioè il partito comunista, l'EGPL come reparto dell'esercito proletario mondiale, e i comitati rivoluzionari che qui vengono costituiti come parte integrante della dittatura del proletariato a livello mondiale o degli Stati socialisti a livello mondiale. Le inestimabili e incredibili vittime, che il popolo e i compagni danno nella nostra rivoluzione, sono anch'esse parte integrante degli innumerevoli amati martiri della rivoluzione socialista mondiale in ogni singolo paese. Con questo intendimento le diverse genuine correnti rivoluzionarie in India da Naxalbari in poi hanno intrapreso campagne di solidarietà per sostenere le rivoluzioni e i movimenti popolari in altri paesi, di cui le più conosciute sono le campagne di solidarietà con la rivoluzione in Vietnam, Laos e Cambogia e le lotte di liberazione in Palestina, dei Tamil nello Sri Lanka ecc. così come le guerre di resistenza dei popoli dell'Iraq e dell'Afghanistan. La più recente è la nostra campagna di solidarietà a sostegno della Rivoluzione di Nuova Democrazia nelle Filippine, che è stata intrapresa dal nostro partito dal 22 al 28 di aprile 2013.
Il nostro partito crede che questo tipo di campagne di solidarietà esistono, e possono diventare più forti, solo attraverso i progressi dei movimenti rivoluzionari e che al contrario i movimenti rivoluzionari acquistano la necessaria forza morale e materiale da questo tipo di campagne di solidarietà. Questa interrelazione nell'attuale situazione mondiale dovrebbe essere compresa nella sua profondità da tutti i rivoluzionari e noi comprendiamo come la Conferenza di Amburgo abbia fatto il giusto passo in questa direzione perché ciò è stato compreso in quella occasione.
L'inizio dell'offensiva multiforme in tutto il paese che va sotto il nome di Operazione Green Hunt, che giustamente deve essere indicata come guerra contro il popolo, e gli innumerevoli atti di crudeltà barbara, che, come parte di questo, sono stati portati avanti dalle truppe armate reazionarie al soldo dello Stato centrale e degli Stati federali, hanno spinto un ampio spettro di uomini alla rabbia, anche di diverse vedute, in India come in tutto il mondo, e ha portato subito a gigantesche proteste e campagne, che ne hanno richiesto il ritiro immediato. Sforzi incessanti sia a livello locale che internazionale sono stati fatti da rivoluzionari, democratici, forze progressiste, per sostenere campagne a sostegno dei popoli in lotta in India, e per fare pressione nei confronti del governo indiano affinché cessi questa aggressione. Le forze comuniste rivoluzionarie di tutto il mondo afferrano anche la giusta iniziativa di costruire un movimento di solidarietà internazionale con la guerra popolare in India. La campagna per mettere fine all'Operazione Green Hunt e il movimento di solidarietà di sostegno alla guerra popolare in India si completano a vicenda, e il Programma Anti Operazione Green Hunt dovrebbe essere parte integrante del movimento di solidarietà con la rivoluzione indiana, poiché per battere questa multiforme offensiva del nemico in tutto il paese questo è un nostro compito immediato. Il nostro partito crede che per le forze comuniste che sostengono la guerra popolare in India la necessità dell'ora è quella di impegnarsi nella mobilitazione più ampia possibile delle forze antimperialiste, democratiche e rivoluzionarie per rafforzare la campagna per fermare l'Operazione Green Hunt e con l'occhio puntato verso la costruzione di un fronte antimperialista mondiale che è già in corso. E l'ulteriore rafforzamento dell'unità delle forze comuniste in tutto il mondo porterà anche a un più forte sostegno alla rivoluzione indiana.
L'imperialismo attraversa ad oggi la sua più difficile crisi, e dall'altro lato crescono le lotte della classe operaia, delle altre classi oppresse e di una parte dell'umanità, le lotte di liberazione nazionale e le guerre popolari nei paesi semi-coloniali e semifeudali. La Rivoluzione di Nuova Democrazia nei paesi semi-coloniali, semifeudali o neo-coloniali e le rivoluzioni socialiste nei paesi capitalistico-imperialisti, che costituiscono le due correnti della rivoluzione socialista mondiale (RSM), avanzano a diversi livelli e il marxismo-leninismo-maoismo sarà impugnato da sempre più uomini come la propria ideologia guida. Gli uomini riconoscono sempre più che gli imperialisti, i suoi governanti lacchè/burattini nei paesi arretrati e ogni sorta di reazionari sono lo stesso nemico di tutti i popoli e nazioni oppresse nel mondo, e perciò si uniscono sempre più ai ranghi dei combattenti. Tutte le contraddizioni fondamentali nel mondo e in ogni paese si acuiscono e si intensificano ad ogni giorno che passa. Per dirlo correttamente, la situazione a livello mondiale è eccellente per la rivoluzione. Perciò il compito più urgente dei comunisti in tutto il mondo è quello di sfruttare nel miglior modo possibile le eccellenti condizioni oggettive per mobilitare e consolidare politicamente le masse oppresse e rafforzare le forze soggettive, poiché solo un forte partito proletario e masse consolidate possono portare avanti una rivoluzione con successo.
L'attuale crisi finanziaria in cui il sistema capitalistico mondiale sprofonda sempre di più, intensifica le contraddizioni interne al sistema capitalistico nel suo complesso e fa nascere giganteschi movimenti di massa, rivolte e rivoluzioni. L'imperialismo è già sul letto di morte, come ha analizzato il nostro grande maestro marxista Lenin, e l'attuale crisi ripete questo fatto in maniera impressionante. In un mondo capitalista ineguale anche la crisi si rispecchia in modo ineguale nei diversi paesi. Perciò noi comunisti dovremmo usare la teoria universale, cioè il marxismo-leninismo-maoismo, nella pratica concreta nei nostri rispettivi paesi, e i nostri preparativi o prassi dovrebbe essere anche in conformità, per portare al successo le nostre rivoluzioni. Come tutti voi avete giustamente affermato, nei paesi capitalisti devono essere sviluppati movimenti di lavoratori, studenti, giovani, donne ecc., e sostenere le guerre popolari in altri paesi è anche un compito internazionale inseparabile per ogni singolo partito proletario.
Come risposta alla grande fiducia in noi da parte di tutti i partiti fratelli e di tutte le organizzazioni, che hanno intrapreso l'iniziativa di organizzare questa Conferenza e farne un successo, noi promettiamo una volta di più di continuare, rafforzare e portare avanti la rivoluzione in India, per realizzare i sogni dei martiri della rivoluzione socialista mondiale, nonostante le gravi perdite dei nostri più importanti dirigenti e la perdita di alcuni territori.
La Conferenza Internazionale ha dato un duro colpo all'imperialismo e alle classe dominanti indiane, mentre allo stesso tempo ha riempito di speranza il grande oceano del proletariato e delle masse lavoratrici oppresse sulla Rivoluzione di Nuova Democrazia in India e sulla Rivoluzione Socialista Mondiale.
Da questa base noi promettiamo ancora una volta a tutti voi che porteremo ancora più avanti i più alti obbiettivi di tutti i grandi martiri della rivoluzione proletaria mondiale, e dichiariamo che nessuna misura di repressione fascista può sconfiggere lo spirito di combattimento del nostro partito e dei rivoluzionari dell'India che proseguono faticosamente e in maniera duratura lungo un sentiero tortuoso. Marceremo avanti con rinnovata determinazione, supereremo ogni tipo di avversità e arriveremo alla vittoria finale. Questo è il nostro impegno al proletariato internazionale e a tutti gli amici e sostenitori della rivoluzione indiana.


Viva l'internazionalismo proletario!
Viva l'unità del proletariato internazionale, delle forze rivoluzionarie e democratiche e delle nazioni e dei popoli oppressi di tutto il mondo!

Saluti rivoluzionari,
Ganapathy,
Segretario generale,
PCI (Maoista)

agosto 2013

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