venerdì 20 settembre 2013

pc 20 settembre - ILVA RINGRAZIA ZANONATO: I SOLDI ESCONO DALLA PORTA E RIENTRANO AI RIVA

Il Min. Zanonato in "quattro e quattro otto", vuole aggiungere un articolo al codice di procedura penale, con il governo che si appresta a fare un quarto "decreto pro-Riva"; della serie: quando si vogliono difendere gli interessi dei padroni non ci sono tempi e norme burocratiche che tengano, se una legge/articolo può essere di ostacolo ai capitalisti se ne fa un'altro nel giro di poche ore - qual'è il problema...?!
Il governo non è al servizio del sistema capitalista?
E' quando si deve fare un semplice decreto che tuteli il lavoro e la salute degli operai che allora cambia la musica...

Mercoledì sera nella trasmissione "Virus" c'era Riva, o almeno aveva mandato il suo portavoce Zanonato.
Questi ha dichiarato, senza ombra di dubbio, che lui si è reso conto che i Riva con il provvedimento di sequestro fatto dalla magistratura di Taranto, non hanno possibilità di produrre (e quindi hanno avuto ragione a mettere fuori 1400 operai e chiudere 7 stabilimenti...!).
Ma di grazia, come si è reso conto? Lo hanno mai visto gli operai delle fabbriche Riva Acciaio il sig. Zanonato, si è mai occupato della produzione, dei bilanci aziendali?
No, glielo ha detto Riva.
Come mai il giorno dopo che la magistratura ha emesso il provvedimento di sequestro e a mala pena ha recuperato (ancora virtualmente) 48 milioni di euro su 600 milioni, tra l'altro una minima parte in soldi liquidi, perchè il resto sono immobili, quote societarie, ecc.; come mai il giorno dopo i Riva dicono che non hanno più soldi per pagare stipendi agli operai, i fornitori, ecc, come se tutti i loro fondi fossero ridotti a quei pochi milioni e tenendo conto che il sequestro non riguarda finanziamenti e linee di credito messi a disposizione dalle banche; come mai dopo che lo stesso provvedimento di sequestro non bloccava affatto la produzione, perchè non è un sequestro di impianti; come mai tenuto conto che il provvedimento ha sequestrato comunque "spiccioli" rispetto alle decine di miliardi che i Riva continuano a nascondere bellamente nelle loro casseforti - e un Ministro dello sviluppo economico non gli viene in testa di dire nulla su questo, sulla maxi evasione; ZANONATO/GOVERNO/PADRONI DELLA FEDERACCIAIO ALZANO GRANDI GRIDA CHE SAREMMO ALLO SFRACELLO - il loro giornale Corriere della Sera ha parlato perfino di fine di una civiltà... - E CORRONO SUBITO IN SOCCORSO, NON DEGLI OPERAI (per cui qualche ammortizzatore sociale basterebbe) MA DEI RIVA?!!

Quello che si appresta a fare il Min. Zanonato è comunque illegittimo: i fondi che la magistratura di Taranto sta mettendo sotto sequestro riguardano quelli che Riva avrebbe dovuto mettere negli anni per risanare l'Ilva di Taranto e non lo ha fatto. Quindi, non possono essere utilizzati per mandare avanti la produzione (cioè per finanziare Riva, così da un lato escono e dall'altro rientrano...), ma per il loro "titolo", cioè a disposizione subito per la messa a norma.

Quindi che succederà:
"Il Ministro Zanonato in audizione alla Camera ha annunciato l’introduzione di una norma, il 104 ter del Codice di procedura penale che consentirebbe di poter ripristinare le attività nelle fabbriche Riva, perchè metterebbe nelle mani dell'amministratore giudiziario non solo i beni ma anche i soldi sequestrati".
"In aggiunta, il 104 ter avrà anche effetto retroattivo; quando il sequestro riguarda un’attività produttiva il giudice nominerà un amministratore in grado di disporre anche del denaro per assicurare la regolare amministrazione e gestione aziendale, così da coprire la situazione legata allo stabilimento Riva di Caronno Pertusella così come gli altri siti produttivi chiusi in questi giorni".

PS. chiaramente i sindaci delle zone delle fabbriche, compresi quelli del PD, appoggiano
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