Oggi Lunedì 16 settembre 2013 i lavoratori coop
sociali assistenza disabili si sono recati in provincia, per avere un
incontro col commissario Tucci. L'incontro è avvenuto subito con i
delegati che si sono recati dal commissario, nel frattempo i lavoratori
occupavano l'atrio della provincia. Dopo circa un'ora si presenta
davanti il portone la delegata Giorgia Geraci a spiegare la grave
situazione che si è venuta a creare con i fondi della provincia, la
delegata spiega che parlando con le due responsabili dottoressa Volpe e
Fernandez si presenta una situazione dove i posti da 177 passeranno a
146 di operatori igenico personali e quindi 31 perderanno il lavoro, e
ci saranno invece 236 addetti all'autonomia (una figura che non esiste)
da qui vengono a galla gli imbrogli della provincia e di tutto il mangia
mangia che c'è intorno ai fondi, la delegata in fine incita i
lavoratori ad una forte protesta e con un fischio da l'inizio a gli
slogan di protesta molto forte dei lavoratori contro la provincia. Verso
pranzo arriva la polizia a osservare la situazione ed entra dentro
palazzo comitini e qui la situazione sembra già un po strana, infatti
come ci aspettavamo spuntano la Volpe e la Fernanderz per uscire ma i
lavoratori corrono e bloccano le uscite protestando in modo decisivo e
forte da costringerle a ritornare nel palazzo. Dopo un po arrivano i
delegati e ci spiegano che gli addetti all'autonomia sono stati
depennati e che per far partire il servizio ancora non si trovano i
fondi necessari (stranamente però per gli addetti all'autonomia i fondi
c'erano), dopo di che spiegano che il commissario Tucci dopo aver
parlato con l'avvocato Polizzotto rimprovera la Volpe e la Fernanderz
chiedendo loro di rifare tutti i conteggi, e nel frattempo arriva anche
l'anti sommossa nell'atrio della provincia.
In fine i lavoratori dello Slai Cobas rimangono
con il commissario Tucci nel patto che entro domani vorranno una
risposta concreta, lasciando il tempo oggi di rifare i conteggi. Nel
frattempo su live Sicilia pubblicano un'articolo che dice
che per il servizio c'è solo una proroga fino il 31 ottobre. Domani i
lavoratori si troveranno di nuovo in lotta a palazzo comitini e questa
volta ad oltranza per una lotta molto concreta contro gli intrallazzi
della provincia che vuole mandare a casa pian piano tutti i lavoratori e
questo però i lavoratori non lo permetteranno.
Lunedì mentre i lavoratori occupavano la provincia ho notato alcune cose molto interessanti.
Una
di queste era il fatto che durante gli slogan e le proteste più forti,
le donne erano in maggioranza e stavano sempre in prima fila. Gli uomini
si mantenevano più dietro le quinte della protesta.
Il mio supporto verso i lavoratori era sia ideologico che pratico,
dove nei momenti di protesta li aiutavo con gli slogan e con i blocchi
per non fare passare nessuno, e nei momenti più calmi di discussione con
qualche chiarimento che un po' sono sempre gli stessi. Per esempio
dicevo sempre di restare più compatti possibili nell'atrio della
provincia, anche se dicendolo più volte qualcuno si andava a sedere da
qualche parte per i fatti suoi o andavano in tre o quattro al bar,
quando dicevo che era meglio fare i turni per evitare che poi la massa
si sparpagliasse, spiegando che solo se restiamo compatti a lottare
possiamo realmente raggiungere un buon risultato (solo la lotta paga) e
che non c'è da fidarsi di questa gente che ci vuole senza lavoro e di
non fidarsi neanche delle forze dell'ordine che sono li per proteggere i
padroni criminali e quindi bisogna solo lottare, lottare e lottare fino
ad avere ciò che ci spetta.
In ultima cosa ho spiegato ad alcuni lavoratori che si
lamentavano che ogni anno era la stessa storia, che sarà sempre la
stessa storia perché la sola lotta sindacale serve per raggiungere dei
piccoli obbiettivi per lavorare e guadagnare quel poco per vivere, ma
per cambiare realmente le cose dobbiamo concentrarci a capire che esiste
la borghesia da un lato e il proletariato da un'altro che sono in
contrasto tra loro poiché la borghesia sfrutta il proletariato per
arricchirsi e ruba il nostro lavoro costantemente, il sistema
capitalista è fondato su questo principio criminale a discapito della
classe operaia e dei lavoratori.
In poche parole spiego i fine che solo la rivoluzione può cambiare
realmente le cose levando il potere alla classe borghese sfruttatrice e
a tutti questi pezzi di merda che ogni anno cercano di farvi impoverire
sempre di più.
Per il circolo proletari comunisti Palermo
Salvatore
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