lunedì 16 settembre 2013

pc 16 settembre - India.. non solo guerra popolare ..Kolkata - Seminario nazionale sul movimento di resistenza della classe operaia in India oggi. 13-14 Settembre

Il seminario è interessante, ma senza la direzione del partito della classe operaia indiana, il PCImaoista, senza
fronte unito ed esercito popolare - la classe operaia indiana non può vincere la sua battaglia

Movimento di resistenza della classe operaia in India oggi: possibilità e sfide

13-14 settembre 2013
Sevakendra , Kolkata

Organizzazioni rivoluzionarie che fanno lavoro politico tra la classe operaia in tutta l'India parteciperanno a questo seminario di due giorni, alcune sono:

Mazdoor Kranti Parishad (WB – West Bengal – Bengala occidentale)
Inquilabi Kendra (Punjab)
Shramik Shakti (Karnataka)
Inqlabi Mazdoor Kendra (India del Nord)
Shramik Sangram Committee (WB)
Mazdoor Karyakarta Committee, CMM (Chattisgarh)
Workers Solidarity Centre (Gurgaon)
Sarvabharatiya Shramik Manch
e altre, e poi singoli sindacalisti e attivisti dei lavoratori …

L'attuale congiuntura del movimento di resistenza della classe operaia sta attraversando un percorso complesso pieno di difficoltà. Il percorso si sviluppa davvero in circostanze senza precedenti e difficili. Dal tempo dell’introduzione del capitalismo stesso, la classe operaia ha sempre e ripetutamente spontaneamente fatto ricorso alla rivolta contro lo sfruttamento e l'oppressione operata dai capitalisti.
Il movimento di resistenza della classe operaia è progredito attraverso il percorso di lotta-ribellione-rivolta. Paese dopo paese, in tutto il mondo, questo movimento ha raccolto una tale intensità e forma da terrorizzare la classi dominanti.

Quasi un centinaio di anni fa, nella Russia sovietica, la classe operaia ha strappato il potere politico con una rivoluzione. La realizzazione del sistema sovietico nel cuore della Russia, ha significato il radicamento di un nuovo sistema di democrazia proletaria, libero dallo sfruttamento della classe dominante. Non limitandosi solo alla Russia, le lotte di liberazione della classe operaia rapidamente hanno attraversato in lungo e largo i vari paesi d' Europa, America Latina, Asia, Africa. Negli anni Venti del secolo scorso, in Germania e altri paesi europei, il movimento di resistenza della classe operaia ha creato sconvolgimenti senza precedenti. In vari paesi dell'Europa orientale, anche se non attraverso rivoluzioni nel vero senso della parola, varie forze favorevoli alla classe sono state in grado di catturare o egemonizzare il potere politico. Attraverso l'organizzazione del proletariato internazionale, la direzione della Terza Internazionale e del Comintern, è stata in grado di prendere l’iniziativa di portare avanti il movimento di resistenza e di liberazione della classe operaia, in tutto il mondo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la classe operaia in Europa-Nord America combattendo spalla a spalla con i propri compagni di classe della Russia, si è impegnata fino in fondo per contrastare l'offensiva fascista nell'interesse dell’umanità. Dopo di ciò, le masse operaie in Cina hanno vinto nella loro lotta contro l'imperialismo, il feudalesimo e il grande capitale. Fu edificata la  Cina Democratica Popolare. Questa è stata l'ultima pagina nella gloriosa storia del
progresso delle lotte antimperialiste-anticapitaliste della classe operaia in tutto il mondo .
Nel mondo post Seconda guerra mondiale, i capitalisti hanno profondamente sentito la potenza, la forza e l'egemonia della classe operaia. Essi si sono contorti in nelle convulsioni di una serie di cospirazioni sistemiche per arrestare il potenziale del potere collettivo della classe operaia. Hanno intrapreso la ristrutturazione dell' intero sistema di produzione nell'interesse del capitale globale. Dalla produzione centralizzata sotto un unico capannone, si è passati ad un sistema decentrato di produzione. Questa ristrutturazione del processo di produzione è stata effettuata in modo tale che i vari livelli di produttori non sono stati in grado di riunirsi in un unico sito produttivo, o anche se gli operai fossero stati in grado di forgiare una qualsiasi collettività, il loro potere è stato ridotto significativamente. La maggior parte del processo di produzione è stato esternalizzato, e la parte del leone di questa gira sotto il sistema di lavoratori a contratto. In questo modo, il sistema di produzione è stato cambiato a tal punto che diventa ostile a qualsiasi processo di unità spontanea della classe operaia, come era possibile nel precedente regime di produzione. Intorno allo stesso tempo, una intera batteria di apologeti della classe capitalista si è piazzata all'interno del movimento della classe operaia per rompere la sua unità e si è camuffata in tendenze all'interno delle organizzazioni della classe operaia. Nella maggior parte dei casi, la classe capitalista è stata in grado di diffondere le lotte della classe operaia dall'interno. A mano a mano che la coscienza di lotta o militante è a poco a poco venuta meno, l'egemonia della classe capitalista si è affermata, estendendosi all'intera società. Tutti questi cambiamenti hanno trovato la propria legittimazione definitiva nella complessiva vittoria del potere della classe capitalista in Unione Sovietica e in altri paesi d'Europa.

Negli ultimi quasi tre decenni, a livello internazionale, la classe capitalista ha intensificato i suoi attacchi contro le masse lavoratrici in varie forme. L’infinita brama di profitto ha ad un polo creato crescente accumulo di moderne macchine e ricchezza, mentre all'altro polo, là si accumula l'esercito dei disoccupati e la miseria. Il dio rapace dell’avidità, del rapido aumentare del tasso di profitto ha significato l’illimitato bottino della forza lavoro e delle risorse naturali, in particolare nei paesi in via di sviluppo e in quelli sottosviluppati attraverso l'uso di doppiezza, superiorità tecnologica e pura potenza o forza militare.

E anche così, il sistema non è stato in grado di ottenere alcun sollievo dalle proprie crisi. Negli ultimi cinque anni, la crisi economica in tutto il mondo ha fatto crollare le alte pretese di capitale. Essi pertanto mirano a trasferire l'onere della crisi sulle masse lavoratrici. Nel frattempo, le masse lavoratrici dall’Europa alle Americhe, dall’Africa all'Asia cominciano ad alzare la propria voce e a resistere a questi attacchi del capitale. Dalla Francia all’Egitto, dalla Grecia alla Tunisia, questa lotta si è dispiegata. Contro gli attacchi della classe capitalista, la lotta di resistenza della classe operaia può oggi essere vista da tutti i popoli del mondo. In questi movimenti oggi, mentre si presentano delle possibilità da un lato, dall’altro questioni, confusioni e mancanza di direzione contrassegnano i loro problemi e limiti.

L'India ha subito il tentativo di essere tirata dentro la stessa strada maestra di sventura da parte dei grandi capitalisti nazionali-internazionali. Nel decennio degli anni '90 dello scorso secolo, la creazione di questo percorso fatto di liberalizzazione-privatizzazione-globalizzazione del paese, organizzata dalla globalizzazione imperialista è diventata una sorta di politica definitiva. Sempre in nome delle riforme del lavoro, un regime di lavoro flessibile, l'imposizione su larga scala di sistema del lavoro a contratto, diminuzione dei lavoratori a tempo indeterminato dalla natura permanente dei lavori, l’allungamento del tempo di lavoro o della giornata lavorativa, il salario legato alla produttività, l’ordinario recesso della forza lavoro – tutti questi casi di attacchi concertati del capitale sulla classe operaia sono all'ordine del giorno ovunque nel paese. Insieme a questo, le ZES (Zone Economiche Speciali) per la costruzione di Corridoi Industriali in nome dello sviluppo capitalistico rendono la rete di sfruttamento più forte per intrappolare e spegnere i lavoratori in essa. Ma contro questi attacchi, vengono create possibilità dall'emergere della lotta dei lavoratori e dall’eruzione del malcontento di massa. In varie regioni industriali e agglomerati in tutto il paese oggi i lavoratori stanno quotidianamente intensificando le loro lotte, come gli operai della Maruti Suzuki Manesar. Da Gurgaon a Tiruvallur, da Ahmedabad a Mumbai – gli operai in India stanno cercando di dare forma alle proprie lotte di oggi. Contro gli attacchi della classe capitalista, si può anche intravedere la tendenza che cerca di tracciare in modo indipendente una via in avanti dagli stessi operai, andando oltre i limiti dei partiti o sindacati tradizionali. Ma anche qui, permangono i vari problemi dei limiti, mancanza di direzione, o qualcosa di più profondo......



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