ROMA - Enrico Buemi, il senatore socialista che durante i lavori della Giunta per le elezioni e le immunità si è polemicamente
opposto ai "diktat" del Pd,
getta sul tavolo della questione Berlusconi una proposta destinata
inevitabilmente a far discutere, ma che indica una concreta via d'uscita
dalle sabbie mobili in cui la vita politica italiana si è infilata nel
giudizio sulla decadenza da senatore del Cav. E dichiara: "La mia
proposta, oltre ad avere dei supporti giuridici inconfutabili, ha anche
un obiettivo politico. Le sentenze vanno eseguite, rispettando la
legge".Buemi propone, in sintesi, che Berlusconi sia dichiarato
decaduto dalla giunta perché interdetto dai pubblici uffici con una
sentenza passata in giudicato e non per le norme contenute nella legge
Severino, avversata dal Pdl che la ritiene inconstituzionale perché
retroattiva, che potrebbe essere impugnata...... Con
la differenza che l'effetto dell'operatività della decisione della
Giunta rimarrebbe sospeso fino a quando la Corte d'Appello di Milano,
rideterminando gli anni di interdizione, così come richiesto dalla
Cassazione, comporterà come conseguenza la comunicazione al Senato della
cancellazione di Silvio Berlusconi dalle liste elettorali. In pratica, Berlusconi sarebbe dichiarato di fatto
decaduto, ma resterebbe in carica fino alla conclusione della procedura
legata al rinvio della Cassazione alla Corte d'Appello di Milano per la
ridefinizione della durata dell'interdizione dai pubblici uffici del
leader del Pdl.
C'è chi dice no
Casson: "Il presidente Stefano ha detto no a lodo Buemi". Il presidente della Giunta per le elezioni del Senato,
Dario Stefàno,
ha "dichiarato non accoglibile perché infondata" la proposta del
senatore del Psi Enrico Buemi". Lo ha riferito il senatore del Pd
Felice Casson,
a margine dei lavori della giunta, confermando che i tempi (voto
domani sera) saranno rispettati, come conferma lo stesso Stefàno.
Dal M5S intanto giungono le parole di
Riccardo Nuti,
su Sky Tg24, a ribadire: "E' assurdo stare appesi a un delinquente. Il
governo dovrebbe dire: siamo noi che non trattiamo con un delinquente e
per il bene del Paese stacchiamo noi la spina". Lo stesso Nuti ha poi
richiamato la tesi di Grillo, che vorrebbe il "pdmenoelle" muovere
nell'ombra per correre in aiuto del Cav. "Ci potrebbero essere franchi
tiratori del Pd pronti a salvare Berlusconi".
altra ancora di salvataggio dal PDSul fronte dem,
Roberto Speranza, intervenendo ad
Agorà Estate,
su Rai Tre, offre la sua visione della diatriba "voto palese o voto
segreto". "Innanzitutto deciderà il Senato e non noi. Personalmente sono
per il rispetto rigoroso delle leggi e delle procedure. Il fatto che il
voto riguardi Berlusconi non può determinare uno stravolgimento delle
norme. La legge è uguale per tutti e, se nel regolamento del Senato è
previsto il voto segreto, sono per non cambiare la regole a poche ore
dal voto".
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