Queste domande e
risposte sono tratte dalla conferenza stampa organizzata il 19 giugno
2012 dall’appena formato Partito Comunista del Nepal-maoista, che
ha finalmente rotto col Partito Comunista Unificato del Nepal
(maoista) dopo un lungo percorso di acuta lotta tra le due linee nel
partito, alla vigilia della Convention nazionale di due giorni
tenutasi a Kathmandu. Il Presidente del neonata PCN-M, il compagno
Kiran (Mohan Baidya) risponde alle domande poste dai giornalisti
durante la conferenza stampa. Abbiamo apportato alcune piccole
correzioni per una maggiore chiarezza.
D: - Come
si giustifica la formazione del nuovo partito? Come dovrebbe
intenderla la gente comune come?
R: - Il
Partito Comunista è un partito a favore del proletariato e del
popolo. Nel caso del Nepal, l’obiettivo di un partito comunista
resta avanzare, impugnando le questioni della difesa della sovranità
nazionale, della democrazia e delle condizioni di vita per il popolo,
per fare il salto verso il socialismo e il comunismo. Per
definizione. Nel processo per raggiungere questo obiettivo siamo
passati attraverso la guerra popolare, e abbiamo realizzato una gran
mole di lavoro tra e con il popolo. Abbiamo costruito le nostre basi
d’appoggio, abbiamo esercitato il nostro nuovo potere popolare, ma
poi quando ci apprestavamo costruire un nuovo Nepal la conciliazione
ha conquistato posizioni.
Non sto dicendo
che non dovevamo fare compromessi, dovevamo farli, ma nel farli è
accaduto che abbiamo abbandonato quella che era la tutta la nostra
intera base (le nostre conquiste). È accaduto che abbiamo che
abbiamo lasciato cadere quelli che erano la nostra missione e
obiettivi. Il sogno che inseguivamo era un'assemblea costituente, ma
dov'è la Costituzione? Come ha funzionato l'assemblea costituente?
Parlando di condizioni di vita delle masse, come è che la corruzione
è cresciuto? Questo fatto è più che evidente. Nel processo di
costruzione della costituzione c'era un accordo per promuovere e
istituzionalizzare i diritti della classe operaia, dei popoli
indigeni, delle minoranze etniche, delle donne e dei dalit, compresi
i diritti di tutti gli oppressi per classe, regione e sesso, ma,
abbandonando tutte queste questioni fondamentali nelle commissioni
costituzionali tematiche, è evidente che l'ex-presidente, Prachanda,
ha consegnato tutto nelle mani del Partito del Congresso e dell’UML,
formando una sub-commissione per la risoluzione dei conflitti sotto
la commissione costituzionale.
Nel processo di
costruzione della costituzione la questione di un federalismo fondato
sulle identità etniche è estremamente importante. Il nostro partito
assume la determinazione di un federalismo fondato sulle identità
etniche, mentre nel processo di ristrutturazione dello Stato
Prachanda e Baburam si sono affiancati a Congresso-UML e concordato
undici Stati federali anonimi. La situazione era tale che li ha
costretti a fare marcia indietro dalla loro decisione, dopo che noi e
tutti gli altri eletti all'assemblea costituente, abbiamo realizzato
una raccolta firme contro la loro decisione. Hanno mancato di
istituzionalizzare l'identità etnica, perciò è importante per noi
farlo.
Dove sono le
tutele per le donne e i dalit? C’è stato un grave tradimento su
questi temi. Ecco perché vogliamo risollevare il problema. Non solo,
parliamo anche della questione della sovranità nazionale. Dopo la
firma dell'accordo bilaterale di promozione e protezione degli
investimenti (BIPPA), ora sono emersi i problemi del trattato delle
risorse idriche e del trattato di estradizione.
Il principale è
che c'è stata una tendenza sbagliata a manovrare il nostro partito
come un burattino dell'imperialismo e dell'espansionismo, oltre a ciò
è stata distorta la concezione centrale del partito, compresi i
principi che lo guidano. Noi ci opponiamo a questo. Non possiamo
lasciare che partito agisca come burattino dell'imperialismo,
dell'espansionismo e della feudalità. Abbiamo dovuto ribellarci per
salvaguardare i diritti, gli interessi e le condizioni del popolo.
Questa è la principale motivazione della scissione.
D: - In
passato abbiamo assistito a feroci scontri tra fazioni dopo le
scissioni nella lotta dei naxaliti in India. Quali cauteli state
prendendo rispetto a spargimenti in seguito alla scissione del
partito? Qual è la sua opinione sulla questione del governo?
A: -
Sollevate la questione dei possibili scontri tra due parti e anche il
precedente della lotta naxalita in India, siamo molto prudenti in
proposito. Non ci sarà alcun scontro del genere da parte nostra. Non
andremo allo scontro. È strato dimostrato, anche nel corso della
nostra lotta tra le due linee, che non abbiamo mai e in nessun luogo
esercitato nessuna violenza. Abbiamo invece notizie di molti casi di
esercizio della forza da parte del gruppo di Prachanda. In questo
periodo abbiamo allarmato il partito a essere serio sulla questione.
Pertanto, voglio
in primo luogo assicurarvi è che non sarà esercitare alcuna forza
fisica da parte nostra. In secondo luogo, dobbiamo essere
estremamente consapevoli. Ci sono stati colloqui con Prachanda e
altri a lui vicini che ci portano a essere molto cauti su questo dopo
la separazione dal partito. Perciò, come si andrà avanti dipende in
primo luogo dal gruppo di Prachanda. Non assumere seriamente la
questione ed esercitare la forza fisica è contro le regole
democratiche, l’esercizio della forza invece di cercare la
soluzione del problema attraverso discussione e dibattito in un
partito comunista è dittatura. Questo è fascismo. Nessuno accetta
la dittatura e il fascismo, neppure noi. In tali circostanze le masse
resisterebbero a queste azioni.
Ci sono due cose
sulla questione di come comportarsi con gli altri partiti. In primo
luogo, dobbiamo avviare colloqui con tutte le parti e raggiungere un
accordo su tutte le questioni che si possono concordare. Chiunque
sollevi una questione a favore della nazione e il popolo, dobbiamo
sostenerla. Le abbiamo sostenute finora e così continueremo. Non
importa che venga da Congresso, UML o dal campo neo-revisionista, se
si sollevano questioni simili alle nostre, noi le sosteniamo ma
ribadiamo un’altra cosa importante, è cioè che non ci uniremo a
coalizioni con Congresso, UML, né col neo-revisionismo
Baburam-Prachanda. Porteremo avanti nella politica
nepalese una linea rivoluzionaria indipendente.
D: - C’è
chi vi accusa di essere sostenuti dalla monarchia per dividere il
Partito e che avete uno stretto legame con l’ex-re Gyanendra. Avete
il sostegno del MRI o no? Qualcuno dalla comunità internazionale ha
avuto un ruolo nella divisione del partito? Ha il presidente il
diritto di rimuovere il primo ministro? Che avete da dire su tutto
questo?
R: -
Primo luogo, sulla questione della collaborazione con Gyanendra, chi
lo ha detto e dove? Mostrate una base di fatti di questo, provatelo,
e poi ditemelo. Secondo, nel processo di lotta tra le due linee
Baburam lotta aveva accusato Prachanda come essere a filo-monarchico
e Prachanda aveva accusato Baburam di essere filo-indiano. Questo è
documentato da iscritti. Avete studiato questi testi? Avete compreso
che nel processo di lotta tra le due linee le forze filo-monarchiche
filo-espansionistiche uniti insieme per attaccarci? Terzo, ogni
partito politico deve avere una qualità. La capacità di
argomentazione logica. Quando non è possibile distruggere qualcuno
attraverso i mezzi di argomenti di fatto e dibattito, allora vengono
i tentativi in malafede di bollarlo come corrotto, denigrarlo coi
mezzi della cospirazione e della frode. Quarto, se si guardano i
nostri programmi, noi rivendichiamo la costituzione di uno stato
federale repubblicano popolare, centrato sulla difesa dei risultati
dei dieci anni di grande guerra popolare, guardiamo le cose sulla
base dei fatti, se le si guarda su questa base, quelle accuse
infondate non contengono alcuna verità. Non sono altro che false
accuse confezionate da elementi filo-espansionismo indiano.
Sì, siamo del
MRI. Nel MRI ci sono molti partiti diversi. Forse conoscete il tipo
di discussioni che ci sono. Fate questa domanda sulla base di questa
conoscenza o senza? Eravamo abituati a essere coinvolti nel processo
decisionale del MRI. Al momento il MRI non è effettivamente
operativo. Forse vi riferite a un partito in particolare, ma noi
abbiamo avuto rapporti fraterni con tutti i partiti coinvolte nel MRI
e continuiamo così.
Partiti fratelli
ci riconoscono alcuni diritti. Il nostro partito comunista è un
partito internazionalista proletario. Se una dei partiti coinvolte in
questo ombrello di organizzazioni scivola nel pantano
dell'opportunismo, allora gli altri partiti si oppongono, e la
comunità internazionale ha chiaramente detto che la cricca
Prachanda-Baburam è scivolata nel pantano del revisionismo.
Pertanto, dimentichiamo il MRI, qualsiasi altro autentico partito
comunista riconosce che questa banda non è più marxista. Dunque, la
domanda sul MRI non ha affatto senso.
Infine, potere e
avidità, guardate l’agenda: nell’agenda del Congresso-UML c’è
solo e soltanto che Baburam deve dimettersi dal governo.
Probabilmente questa è una delle principali cause dello scioglimento
dell'Assemblea costituente senza alcuna soluzione politica. D'altra
parte, nell’agenda di Baburam c’è solo che deve mantenere il
potere. Quindi, questi due campi sono pronti a cedere su tutto, e
cederanno su tutto per tenere potere. Noi
non siamo in
questa controversia.
Non siamo in
fila per la sete di potere. Come una tattica, abbiamo proposto
all'ordine del giorno una conferenza tavola rotonda multilaterale.
Gli cosiddetti massimi dirigenti di questi partiti sono ormai
incapaci di risolvere i problemi del popolo.
Abbiamo proposto
all’ordine del giorno un governo unitario ad interim, abbiamo detto
che il problema può essere risolto da lì. Pertanto, non siamo
coinvolti nel corrotto gioco di potere per il governo.
D: -
Come realizzerete
la Costituzione? Avete denunciato che c’è stato un pesante
intervento dell’India, avete analizzato gli sviluppi più recenti?
In passato avete costituito il CCOMPOSA, esso continuerà?
A: -
fin dal 1951 c’è sempre stato il problema dell’intervento
dell’India nel redigere la Costituzione.
In primo luogo,
non è possibile fare una costituzione popolare collaborando e
dialogando giorno e notte, con le classi feudali e borghesi
compradora e burocratica. In secondo luogo, fare una nuova
costituzione implica la partecipazione di tutto il popolo oppresso.
Ora questo è stato chiaramente dimostrato. Pertanto, in questa
situazione, la costituzione non può essere fatta.
Perciò, la
questione se i da farsi sia ripristinare l'assemblea costituente o
tenere ancora un'altra elezione, è del tutto scorretta. Ora la
soluzione politica deve essere costruita con la discussione e
dibattito in una tavola rotonda di conferenza multilaterale. Se anche
questo processo non riuscisse a fare una nuova costituzione, allora
quelli che sono sulla linea del federalismo dovrebbero avviare il
processo di creazione di governo popolare a livello locale. Dobbiamo
andare avanti con l'idea di istituire un governo popolare, anche a
livello centrale. È completamente assurdo parlare di fare la
Costituzione senza formare un governo popolare. Siamo molto chiari su
questo punto.
Siamo anche
molto chiari su ciò che dovremmo fare sulla questione
dell'intervento indiano. In sostanza, non sarebbe sbagliato dire
Nepal è una neo-colonia dell’India. Ogni giorni ci sono episodi di
distruzione delle barriere di confine sul lato indiano, i confini
sono stato violati in molti punti, tra cui Sustaa, Maheshpur e
Kalapanee. Dimentichiamoci i governi, anche Prachanda e Baburam, che
diressero il governo maoista in nome del nostro partito non
riuscirono a fare nulla per evitare questi fatto, trasformandosi in
spettatori è senza speranza. L'intervento dell’espansionismo
indiano in tutti i piano, economico, politico, sociale e strategico
si sta rapidamente attrezzando. L’espansionismo indiano sta
realizzando i propri interessi, creando spazio per burattini indiani
in Nepal. L’espansionismo indiano non ha alcun rispetto per i
nepalesi. Noi rispettiamo popolo indiano ma il governo indiano punta
sempre i suoi occhi avidi sui nepalesi.
Ci sono stati
molti trattati iniqui con l'India dal 1950. Invece di annullare
questi trattati iniqui, si sono presi accordi per firmare trattati
ancora più iniqui, tra cui Upper-Karnalee e Arun-III. Il governo
Baburam ha firmato con l'India un ulteriore trattato sulle risorse
idriche. Perciò, continuiamo ad insistere per l’annullamento di
tutti questi trattati iniqui. In un'intervista a The Hindu,
quotidiano indiano, Prachanda ha affermato che noi (i nepalesi)
abbiamo un rapporto particolare con l'India. Quelli che hanno
rapporto eccezionale con l'India sono partiti come il Nepali
Congress.
Ora Prachanda ha
anche iniziato a imitare il Nepali Congress. Perciò, ci opponiamo
strenuamente a tutte queste tendenze. Ciò che abbiamo sempre detto è
che tutti i trattati iniqui firmati finora tra l'India e il Nepal
devono essere revocato nel 21 ° secolo, e che si devono
sottoscrivere trattati equi, che beneficino tanto il popolo indiano
quanto quello nepalese. Se , come abbiamo detto, l'intervento non si
ferma, abbiamo anche contraddizioni principali con l'espansionismo
indiano, e ci concentreremo nelle nostra lotta per la sovranità
nazionale contro la borghesia burocratica in Nepal così come contro
l'espansionismo indiano.
Infine, la
domanda COMPOSA (Comitato di Coordinamento dei Partiti e
Organizzazioni maoisti del Sud Asia). Il COMPOSA non è qualcosa da
temere! Questa è un'organizzazione a ombrello di lottare
nell'interesse dei patrioti, della sinistra e di tutti gli altri
elementi dalla parte del popolo nella regione sud-asiatica. Questa
organizzazione da tempo è stata indebolita. Stiamo pensando al modo
per rafforzarle e andare avanti con essa. La cosa principale è che
se gli imperialisti, gli espansionisti e gli opportunisti cospirano
per indebolire le forze del popolo di ogni paese, allora anche le
forze del popolo devono unirsi nella tattica e formare un fronte
unito di lotta.
D: -
Quando si forma un nuovo partito c’è sempre chi accusa il nuovo
partito di puzzare di liquore vecchio in una bottiglia nuova, cosa
dite in proposito? E che cosa assicura che non devierete anche voi
dalla linea rivoluzionaria? Cosa ne pensate di un’unità con
Prachanda? Quale sarà ora il vostro rapporto con lo stato esistente,
vi separerete da esso per iniziare a proclamare un governo del popolo
come in passato?
R: -
Si accusate il nuovo partito di essere liquore vecchio, su questo ciò
che voglio dire è: per favore, almeno guardate con attenzione le
nostre decisioni. Se esaminate con attenzione le nostre decisioni,
allora potrete capire se il nuovo partito è liquore vecchio o nuovo.
Penso che la parola liquore sia qui piuttosto abusata, meglio
comprendere il nocciolo della questione. Non ci siamo separati senza
validi motivi. Molte cose giustificano le ragioni di questo divorzio.
Ho già detto molto sulla questione dell’espansionismo indiano -
riflettiamoci, possono dei patrioti e autentici repubblicani andare
insieme a chi firma i trattati, come accordo bilaterale di promozione
e protezione degli investimenti (Bippa), con chi sostiene rapporto
eccezionale con l'India? Possono dei rivoluzionari andare insieme a
quelli che hanno rinunciato a tutte le promesse fatte al popolo nel
processo della grande guerra popolare, con chi ha cremato l'assemblea
costituente a braccetto coi reazionari e gli opportunisti? Guardiamo
le cose da questa prospettiva.
Parlando di
unità con Prachanda, l’unità non è praticabile in una situazione
come questa. È del tutto impossibile. Abbiamo tenuto la porta
aperta, se qualcuno si trasforma e viene a unirsi a noi. Questa è la
cosa principale. Anche in questa ipotesi non andremo noi da
Prachanda, deve venire lui da noi.
Circa la comanda
sulla separazione con il vecchio stato, chiunque abbia una conoscenza
anche elementare del marxismo sa che i comunisti vogliono abbattere
il vecchio Stato reazionario e sostituirlo col nuovo governo del
popolo. La grande guerra popolare che abbiamo combattuto, l’agenda
del socialismo, il cammino verso il comunismo, tutto questo significa
distruggere il vecchio Stato reazionario e sostituirlo col nuovo
governo del popolo. Non solo questo, al di là di questo ci
proponiamo di abolire l'esistenza degli Stati nel loro insieme per
stabilire un nuovo mondo di umanesimo attraverso la creazione di una
società senza Stato, senza classi, che sia libera da tutte le forme
di sfruttamento e oppressione. La nostra politica guarda avanti. Noi
non siamo attaccati al governo come sanguisughe, come sono i
governanti qui. Continueremo a lottare per stabilire un nuovo stato,
questo è il nostro obiettivo principale.
Nella situazione
attuale, vogliamo riflettere attentamente su che cosa si può fare
nell'interesse del popolo e del paese, limitandoci nei limiti dello
stato attuale e della legge esistente. In passato i proletari hanno
utilizzato il parlamento e le elezioni. Non
possiamo staccare
completamente dai
principi del
marxismo. Si deciderà cosa fare e
dove formulando le politiche sulla basse dell'analisi concreta della
situazione concreta.
D: - Qual
è la posizione della vostra Assemblea Nazionale sullo scioglimento
dell'Assemblea Costituente? Dopo la rottura del partito, quale
fazione ha la maggioranza, il nuovo partito o la fazione
istituzionale? Avete accennato a un fronte unito, chi vorreste unire
in fronte unito? Intendete formalizzare il partito? Avete ancora
rapporti cordiali con Prachanda e Baburam?
R: - Ho
già detto molto sullo scioglimento dell'assemblea costituente. C'è
stata un’ingerenza diretta dei reazionari nazionali e stranieri per
sciogliere l'assemblea costituente. Anche la smania di Baburam e del
Nepali Congress di mantenere il potere ha giocato un certo ruolo in
questo. È noto a tutti l’atteggiamento autocratico di quelli che
si proclamano alti dirigenti dei quattro principali partiti politici
ha avuto un ruolo decisivo nello scioglimento dell'assemblea
costituente. Il comportamento autocratico di questi dirigenti, che
negano completamente le prassi democratiche e perfino calpestano la
dignità dei 601 membri dell'Assemblea Costituente, è una delle
cause principali dello scioglimento dell'Assemblea Costituente.
Parlando di
quale partito sia più piccolo e quale più grande, tutto il mondo sa
chi è in maggioranza e come.
Primo, la
questione della maggioranza è trasparente. Di quelli che sono venuti
nel partito grazie al processo di unificazione, alcuni compagni sono
bravi, nessuno lo mega, ma la maggior parte di loro sono spazzatura.
Saremmo in
maggioranza nel partito maoista - in questa situazione; il fatto è
che c’è stato il tentativo subdolo di cambiare il colore del
partito attraverso l'unificazione. Secondo, circa quale partito sia
più grande, possiamo motivatamente affermare che, anche se siamo in
minoranza nel comitato centrale, abbiamo comitati di partito
paralleli in tutto il paese. Se necessario, possiamo dimostrare la
nostra forza. Terzo, in sé, la questione di quale partito sia più
grande e quale più piccolo forse non è molto significativa.
Nel corso della
storia piccoli partiti sono diventati i più grandi e quelli più
grandi si sono ridotti. È in questo è il modo che intendiamo la
dialettica dell’unità del partito. Veniamo da una lunga storia.
Anche il PCNU (maoista) era piccolo nella sua fase iniziale. La
questione del piccolo e grande è questa: il partito con un pensiero,
una politica, un’ideologia corretti, che possa sostanziare la
politica nella pratica, avanzando decisamente nell’agire come
autentico partito comunista rivoluzionario, agendo nell'interesse del
paese, del popolo e del proletariato, si espande. Quelli che
tradiscono il paese e il popolo, a poco a poco evaporano.
Ho già chiarito
con i quali abbiamo occorre formare un fronte unito. Si deve formare
fronte unito. E stiamo andando avanti nella formazione di un fronte
unito coi repubblicani patrioti, la sinistra, i federalisti, le
donne, i lavoratori e i dalit. Altro punto, la questione della
registrazione del partito è questione di necessità condizionale.
Rifletteremo sul se dobbiamo registrare il partito e, se lo riterremo
importante, allora potremmo registrarlo. Altrimenti, potremmo non
registrarlo affatto, perché siamo decisamente convinti che
attraverso il parlamentarismo non si può porre fine ai problemi del
popolo. Dunque, se registreremo o no il partito dipende dalla
situazione.
Circa i rapporti
cordiali con Prachanda e Baburam, con loro siamo stati compagni tutta
una vita. Ora, non lasciamo noi Prachanda e Baburam, ma loro hanno
lasciato noi. Né ci siamo separati noi dal partito, loro se ne sono
scissi, abbandonando la linea politica e ideologica del partito.
Perciò, la questione della loro posizione di classe è bizzarra. Non
esiste più una linea politica indipendente di Prachanda e Baburam.
Come dovremmo definire quelli che sono pupazzi dei reazionari
stranieri e dell’espansionismo? Non è possibile andare insieme a
dei pupazzi. Non andare insieme a dei capitolazionisti di classe.
Il nostro
desiderio e proposta a loro è che devono rompere ogni legame con
ogni sorta di reazionari, solo allora potremmo andare avanti insieme.
Finché avranno legami con quei reazionari, non ci fidiamo di loro.
D: - A
quanto abbiamo ascoltato, siete incerti se procedere per la via della
guerra popolare o della rivolta popolare. Qual è la vostra opinione
sul problema della corruzione che ci sarebbe stata negli
acquartieramenti? Come tratterete i giornalisti?
R: - Non
siamo incerti su andare per la via della guerra popolare o della
rivolta popolare.
Prima di tutto,
ci rivolteremo per la nuova democrazia contro il parlamentarismo. Noi
non riconosciamo parlamentarismo. La repubblica democratica, il
vecchio e cadente parlamentarismo, per cui tutti i partiti qui
cantano l’ assordante vecchia canzone della democrazia, quella
democrazia ha completamente fallito, anche l'Assemblea Costituente ha
fallito. Perciò, in alternativa, nell'interesse del paese e del
popolo, andremo avanti per stabilire in Nepal la Repubblica di Nuova
Democratica contro il feudalesimo, l'imperialismo e il
neocolonialismo. Questa è la nostra agenda principale. Per
raggiungere questo obiettivo, se ci si chiede come ci muoveremo,
procederemo in entrambi i modi, legalmente e clandestinamente, un
partito rivoluzionario è in grado di utilizzare ogni metodo utile.
Andammo onestamente ai negoziati di pace. Quando ci arrivammo, solo i
maoisti dovettero fare tutti i compromessi. Ora non scenderemo a
compromessi fino a questo eccesso.
Quindi, perché
non ci siano dubbi, se necessario, tutto può accadere, guerra
popolare o rivolta popolare, questo è il punto chiave.
Parlate di
denaro e corruzione negli acquartieramenti, non sono qui per parlare
di questo. Non è questo non la per investigare sulla corruzione.
Quindi non parliamo qui di queste cose. Il popolo sta scoprendo dove
ci sono stato crimini, e sicuramente i rivoluzionari dell’esercito
liberazione popolare stanno indagando. È quella la sede. Sulla
domanda sul possibile ruolo di Baburam-Prachanda nel nostro arresto
in India, è qualcosa su cui non solo noi investighiamo. Questo può
essere il caso per una seria inchiesta. È qualcosa a cui anche le
masse e gente come voi (giornalisti) potreste guardare. I nostri
amici giornalisti sono molto lungimirante, introspettivi e attenti ai
particolari. Sono convinto che ci aiuterete. Vogliamo rispettare i
media nel modo in cui li tratteremo. Continueremo a lottare per i
diritti dei giornalisti lavoratori, lotteremo per i diritti del
popolo della classe operaia.
Quello che
preoccupa è che dietro velo del giornalismo professionale, si
pratica il giornalismo prezzolato, che non è una buona cosa. Fate sì
che questo non sia un problema principale e noi vi rispetteremo. Se
su questo mancheremo, ci impegniamo a fare autocritica.
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