mercoledì 4 luglio 2012

pc 4 luglio -intervista al compagno Kiran, leader della frazione rivoluzionaria del Partito Comunista Unificato nepal maoista, oggi pesidente del nuovo Partito Comunista del Nepal maoista


Queste domande e risposte sono tratte dalla conferenza stampa organizzata il 19 giugno 2012 dall’appena formato Partito Comunista del Nepal-maoista, che ha finalmente rotto col Partito Comunista Unificato del Nepal (maoista) dopo un lungo percorso di acuta lotta tra le due linee nel partito, alla vigilia della Convention nazionale di due giorni tenutasi a Kathmandu. Il Presidente del neonata PCN-M, il compagno Kiran (Mohan Baidya) risponde alle domande poste dai giornalisti durante la conferenza stampa. Abbiamo apportato alcune piccole correzioni per una maggiore chiarezza.
D: - Come si giustifica la formazione del nuovo partito? Come dovrebbe intenderla la gente comune come?
R: - Il Partito Comunista è un partito a favore del proletariato e del popolo. Nel caso del Nepal, l’obiettivo di un partito comunista resta avanzare, impugnando le questioni della difesa della sovranità nazionale, della democrazia e delle condizioni di vita per il popolo, per fare il salto verso il socialismo e il comunismo. Per definizione. Nel processo per raggiungere questo obiettivo siamo passati attraverso la guerra popolare, e abbiamo realizzato una gran mole di lavoro tra e con il popolo. Abbiamo costruito le nostre basi d’appoggio, abbiamo esercitato il nostro nuovo potere popolare, ma poi quando ci apprestavamo costruire un nuovo Nepal la conciliazione ha conquistato posizioni.
Non sto dicendo che non dovevamo fare compromessi, dovevamo farli, ma nel farli è accaduto che abbiamo abbandonato quella che era la tutta la nostra intera base (le nostre conquiste). È accaduto che abbiamo che abbiamo lasciato cadere quelli che erano la nostra missione e obiettivi. Il sogno che inseguivamo era un'assemblea costituente, ma dov'è la Costituzione? Come ha funzionato l'assemblea costituente? Parlando di condizioni di vita delle masse, come è che la corruzione è cresciuto? Questo fatto è più che evidente. Nel processo di costruzione della costituzione c'era un accordo per promuovere e istituzionalizzare i diritti della classe operaia, dei popoli indigeni, delle minoranze etniche, delle donne e dei dalit, compresi i diritti di tutti gli oppressi per classe, regione e sesso, ma, abbandonando tutte queste questioni fondamentali nelle commissioni costituzionali tematiche, è evidente che l'ex-presidente, Prachanda, ha consegnato tutto nelle mani del Partito del Congresso e dell’UML, formando una sub-commissione per la risoluzione dei conflitti sotto la commissione costituzionale.
Nel processo di costruzione della costituzione la questione di un federalismo fondato sulle identità etniche è estremamente importante. Il nostro partito assume la determinazione di un federalismo fondato sulle identità etniche, mentre nel processo di ristrutturazione dello Stato Prachanda e Baburam si sono affiancati a Congresso-UML e concordato undici Stati federali anonimi. La situazione era tale che li ha costretti a fare marcia indietro dalla loro decisione, dopo che noi e tutti gli altri eletti all'assemblea costituente, abbiamo realizzato una raccolta firme contro la loro decisione. Hanno mancato di istituzionalizzare l'identità etnica, perciò è importante per noi farlo.
Dove sono le tutele per le donne e i dalit? C’è stato un grave tradimento su questi temi. Ecco perché vogliamo risollevare il problema. Non solo, parliamo anche della questione della sovranità nazionale. Dopo la firma dell'accordo bilaterale di promozione e protezione degli investimenti (BIPPA), ora sono emersi i problemi del trattato delle risorse idriche e del trattato di estradizione.
Il principale è che c'è stata una tendenza sbagliata a manovrare il nostro partito come un burattino dell'imperialismo e dell'espansionismo, oltre a ciò è stata distorta la concezione centrale del partito, compresi i principi che lo guidano. Noi ci opponiamo a questo. Non possiamo lasciare che partito agisca come burattino dell'imperialismo, dell'espansionismo e della feudalità. Abbiamo dovuto ribellarci per salvaguardare i diritti, gli interessi e le condizioni del popolo. Questa è la principale motivazione della scissione.
D: - In passato abbiamo assistito a feroci scontri tra fazioni dopo le scissioni nella lotta dei naxaliti in India. Quali cauteli state prendendo rispetto a spargimenti in seguito alla scissione del partito? Qual è la sua opinione sulla questione del governo?
A: - Sollevate la questione dei possibili scontri tra due parti e anche il precedente della lotta naxalita in India, siamo molto prudenti in proposito. Non ci sarà alcun scontro del genere da parte nostra. Non andremo allo scontro. È strato dimostrato, anche nel corso della nostra lotta tra le due linee, che non abbiamo mai e in nessun luogo esercitato nessuna violenza. Abbiamo invece notizie di molti casi di esercizio della forza da parte del gruppo di Prachanda. In questo periodo abbiamo allarmato il partito a essere serio sulla questione.
Pertanto, voglio in primo luogo assicurarvi è che non sarà esercitare alcuna forza fisica da parte nostra. In secondo luogo, dobbiamo essere estremamente consapevoli. Ci sono stati colloqui con Prachanda e altri a lui vicini che ci portano a essere molto cauti su questo dopo la separazione dal partito. Perciò, come si andrà avanti dipende in primo luogo dal gruppo di Prachanda. Non assumere seriamente la questione ed esercitare la forza fisica è contro le regole democratiche, l’esercizio della forza invece di cercare la soluzione del problema attraverso discussione e dibattito in un partito comunista è dittatura. Questo è fascismo. Nessuno accetta la dittatura e il fascismo, neppure noi. In tali circostanze le masse resisterebbero a queste azioni.
Ci sono due cose sulla questione di come comportarsi con gli altri partiti. In primo luogo, dobbiamo avviare colloqui con tutte le parti e raggiungere un accordo su tutte le questioni che si possono concordare. Chiunque sollevi una questione a favore della nazione e il popolo, dobbiamo sostenerla. Le abbiamo sostenute finora e così continueremo. Non importa che venga da Congresso, UML o dal campo neo-revisionista, se si sollevano questioni simili alle nostre, noi le sosteniamo ma ribadiamo un’altra cosa importante, è cioè che non ci uniremo a coalizioni con Congresso, UML, né col neo-revisionismo Baburam-Prachanda. Porteremo avanti nella politica nepalese una linea rivoluzionaria indipendente.
D: - C’è chi vi accusa di essere sostenuti dalla monarchia per dividere il Partito e che avete uno stretto legame con l’ex-re Gyanendra. Avete il sostegno del MRI o no? Qualcuno dalla comunità internazionale ha avuto un ruolo nella divisione del partito? Ha il presidente il diritto di rimuovere il primo ministro? Che avete da dire su tutto questo?
R: - Primo luogo, sulla questione della collaborazione con Gyanendra, chi lo ha detto e dove? Mostrate una base di fatti di questo, provatelo, e poi ditemelo. Secondo, nel processo di lotta tra le due linee Baburam lotta aveva accusato Prachanda come essere a filo-monarchico e Prachanda aveva accusato Baburam di essere filo-indiano. Questo è documentato da iscritti. Avete studiato questi testi? Avete compreso che nel processo di lotta tra le due linee le forze filo-monarchiche filo-espansionistiche uniti insieme per attaccarci? Terzo, ogni partito politico deve avere una qualità. La capacità di argomentazione logica. Quando non è possibile distruggere qualcuno attraverso i mezzi di argomenti di fatto e dibattito, allora vengono i tentativi in malafede di bollarlo come corrotto, denigrarlo coi mezzi della cospirazione e della frode. Quarto, se si guardano i nostri programmi, noi rivendichiamo la costituzione di uno stato federale repubblicano popolare, centrato sulla difesa dei risultati dei dieci anni di grande guerra popolare, guardiamo le cose sulla base dei fatti, se le si guarda su questa base, quelle accuse infondate non contengono alcuna verità. Non sono altro che false accuse confezionate da elementi filo-espansionismo indiano.
Sì, siamo del MRI. Nel MRI ci sono molti partiti diversi. Forse conoscete il tipo di discussioni che ci sono. Fate questa domanda sulla base di questa conoscenza o senza? Eravamo abituati a essere coinvolti nel processo decisionale del MRI. Al momento il MRI non è effettivamente operativo. Forse vi riferite a un partito in particolare, ma noi abbiamo avuto rapporti fraterni con tutti i partiti coinvolte nel MRI e continuiamo così.
Partiti fratelli ci riconoscono alcuni diritti. Il nostro partito comunista è un partito internazionalista proletario. Se una dei partiti coinvolte in questo ombrello di organizzazioni scivola nel pantano dell'opportunismo, allora gli altri partiti si oppongono, e la comunità internazionale ha chiaramente detto che la cricca Prachanda-Baburam è scivolata nel pantano del revisionismo. Pertanto, dimentichiamo il MRI, qualsiasi altro autentico partito comunista riconosce che questa banda non è più marxista. Dunque, la domanda sul MRI non ha affatto senso.
Infine, potere e avidità, guardate l’agenda: nell’agenda del Congresso-UML c’è solo e soltanto che Baburam deve dimettersi dal governo. Probabilmente questa è una delle principali cause dello scioglimento dell'Assemblea costituente senza alcuna soluzione politica. D'altra parte, nell’agenda di Baburam c’è solo che deve mantenere il potere. Quindi, questi due campi sono pronti a cedere su tutto, e cederanno su tutto per tenere potere. Noi non siamo in questa controversia.
Non siamo in fila per la sete di potere. Come una tattica, abbiamo proposto all'ordine del giorno una conferenza tavola rotonda multilaterale. Gli cosiddetti massimi dirigenti di questi partiti sono ormai incapaci di risolvere i problemi del popolo.
Abbiamo proposto all’ordine del giorno un governo unitario ad interim, abbiamo detto che il problema può essere risolto da lì. Pertanto, non siamo coinvolti nel corrotto gioco di potere per il governo.
D: - Come realizzerete la Costituzione? Avete denunciato che c’è stato un pesante intervento dell’India, avete analizzato gli sviluppi più recenti? In passato avete costituito il CCOMPOSA, esso continuerà?
A: - fin dal 1951 c’è sempre stato il problema dell’intervento dell’India nel redigere la Costituzione.
In primo luogo, non è possibile fare una costituzione popolare collaborando e dialogando giorno e notte, con le classi feudali e borghesi compradora e burocratica. In secondo luogo, fare una nuova costituzione implica la partecipazione di tutto il popolo oppresso. Ora questo è stato chiaramente dimostrato. Pertanto, in questa situazione, la costituzione non può essere fatta.
Perciò, la questione se i da farsi sia ripristinare l'assemblea costituente o tenere ancora un'altra elezione, è del tutto scorretta. Ora la soluzione politica deve essere costruita con la discussione e dibattito in una tavola rotonda di conferenza multilaterale. Se anche questo processo non riuscisse a fare una nuova costituzione, allora quelli che sono sulla linea del federalismo dovrebbero avviare il processo di creazione di governo popolare a livello locale. Dobbiamo andare avanti con l'idea di istituire un governo popolare, anche a livello centrale. È completamente assurdo parlare di fare la Costituzione senza formare un governo popolare. Siamo molto chiari su questo punto.
Siamo anche molto chiari su ciò che dovremmo fare sulla questione dell'intervento indiano. In sostanza, non sarebbe sbagliato dire Nepal è una neo-colonia dell’India. Ogni giorni ci sono episodi di distruzione delle barriere di confine sul lato indiano, i confini sono stato violati in molti punti, tra cui Sustaa, Maheshpur e Kalapanee. Dimentichiamoci i governi, anche Prachanda e Baburam, che diressero il governo maoista in nome del nostro partito non riuscirono a fare nulla per evitare questi fatto, trasformandosi in spettatori è senza speranza. L'intervento dell’espansionismo indiano in tutti i piano, economico, politico, sociale e strategico si sta rapidamente attrezzando. L’espansionismo indiano sta realizzando i propri interessi, creando spazio per burattini indiani in Nepal. L’espansionismo indiano non ha alcun rispetto per i nepalesi. Noi rispettiamo popolo indiano ma il governo indiano punta sempre i suoi occhi avidi sui nepalesi.
Ci sono stati molti trattati iniqui con l'India dal 1950. Invece di annullare questi trattati iniqui, si sono presi accordi per firmare trattati ancora più iniqui, tra cui Upper-Karnalee e Arun-III. Il governo Baburam ha firmato con l'India un ulteriore trattato sulle risorse idriche. Perciò, continuiamo ad insistere per l’annullamento di tutti questi trattati iniqui. In un'intervista a The Hindu, quotidiano indiano, Prachanda ha affermato che noi (i nepalesi) abbiamo un rapporto particolare con l'India. Quelli che hanno rapporto eccezionale con l'India sono partiti come il Nepali Congress.
Ora Prachanda ha anche iniziato a imitare il Nepali Congress. Perciò, ci opponiamo strenuamente a tutte queste tendenze. Ciò che abbiamo sempre detto è che tutti i trattati iniqui firmati finora tra l'India e il Nepal devono essere revocato nel 21 ° secolo, e che si devono sottoscrivere trattati equi, che beneficino tanto il popolo indiano quanto quello nepalese. Se , come abbiamo detto, l'intervento non si ferma, abbiamo anche contraddizioni principali con l'espansionismo indiano, e ci concentreremo nelle nostra lotta per la sovranità nazionale contro la borghesia burocratica in Nepal così come contro l'espansionismo indiano.
Infine, la domanda COMPOSA (Comitato di Coordinamento dei Partiti e Organizzazioni maoisti del Sud Asia). Il COMPOSA non è qualcosa da temere! Questa è un'organizzazione a ombrello di lottare nell'interesse dei patrioti, della sinistra e di tutti gli altri elementi dalla parte del popolo nella regione sud-asiatica. Questa organizzazione da tempo è stata indebolita. Stiamo pensando al modo per rafforzarle e andare avanti con essa. La cosa principale è che se gli imperialisti, gli espansionisti e gli opportunisti cospirano per indebolire le forze del popolo di ogni paese, allora anche le forze del popolo devono unirsi nella tattica e formare un fronte unito di lotta.
D: - Quando si forma un nuovo partito c’è sempre chi accusa il nuovo partito di puzzare di liquore vecchio in una bottiglia nuova, cosa dite in proposito? E che cosa assicura che non devierete anche voi dalla linea rivoluzionaria? Cosa ne pensate di un’unità con Prachanda? Quale sarà ora il vostro rapporto con lo stato esistente, vi separerete da esso per iniziare a proclamare un governo del popolo come in passato?
R: - Si accusate il nuovo partito di essere liquore vecchio, su questo ciò che voglio dire è: per favore, almeno guardate con attenzione le nostre decisioni. Se esaminate con attenzione le nostre decisioni, allora potrete capire se il nuovo partito è liquore vecchio o nuovo. Penso che la parola liquore sia qui piuttosto abusata, meglio comprendere il nocciolo della questione. Non ci siamo separati senza validi motivi. Molte cose giustificano le ragioni di questo divorzio. Ho già detto molto sulla questione dell’espansionismo indiano - riflettiamoci, possono dei patrioti e autentici repubblicani andare insieme a chi firma i trattati, come accordo bilaterale di promozione e protezione degli investimenti (Bippa), con chi sostiene rapporto eccezionale con l'India? Possono dei rivoluzionari andare insieme a quelli che hanno rinunciato a tutte le promesse fatte al popolo nel processo della grande guerra popolare, con chi ha cremato l'assemblea costituente a braccetto coi reazionari e gli opportunisti? Guardiamo le cose da questa prospettiva.
Parlando di unità con Prachanda, l’unità non è praticabile in una situazione come questa. È del tutto impossibile. Abbiamo tenuto la porta aperta, se qualcuno si trasforma e viene a unirsi a noi. Questa è la cosa principale. Anche in questa ipotesi non andremo noi da Prachanda, deve venire lui da noi.
Circa la comanda sulla separazione con il vecchio stato, chiunque abbia una conoscenza anche elementare del marxismo sa che i comunisti vogliono abbattere il vecchio Stato reazionario e sostituirlo col nuovo governo del popolo. La grande guerra popolare che abbiamo combattuto, l’agenda del socialismo, il cammino verso il comunismo, tutto questo significa distruggere il vecchio Stato reazionario e sostituirlo col nuovo governo del popolo. Non solo questo, al di là di questo ci proponiamo di abolire l'esistenza degli Stati nel loro insieme per stabilire un nuovo mondo di umanesimo attraverso la creazione di una società senza Stato, senza classi, che sia libera da tutte le forme di sfruttamento e oppressione. La nostra politica guarda avanti. Noi non siamo attaccati al governo come sanguisughe, come sono i governanti qui. Continueremo a lottare per stabilire un nuovo stato, questo è il nostro obiettivo principale.
Nella situazione attuale, vogliamo riflettere attentamente su che cosa si può fare nell'interesse del popolo e del paese, limitandoci nei limiti dello stato attuale e della legge esistente. In passato i proletari hanno utilizzato il parlamento e le elezioni. Non possiamo staccare completamente dai principi del marxismo. Si deciderà cosa fare e dove formulando le politiche sulla basse dell'analisi concreta della situazione concreta.
D: - Qual è la posizione della vostra Assemblea Nazionale sullo scioglimento dell'Assemblea Costituente? Dopo la rottura del partito, quale fazione ha la maggioranza, il nuovo partito o la fazione istituzionale? Avete accennato a un fronte unito, chi vorreste unire in fronte unito? Intendete formalizzare il partito? Avete ancora rapporti cordiali con Prachanda e Baburam?
R: - Ho già detto molto sullo scioglimento dell'assemblea costituente. C'è stata un’ingerenza diretta dei reazionari nazionali e stranieri per sciogliere l'assemblea costituente. Anche la smania di Baburam e del Nepali Congress di mantenere il potere ha giocato un certo ruolo in questo. È noto a tutti l’atteggiamento autocratico di quelli che si proclamano alti dirigenti dei quattro principali partiti politici ha avuto un ruolo decisivo nello scioglimento dell'assemblea costituente. Il comportamento autocratico di questi dirigenti, che negano completamente le prassi democratiche e perfino calpestano la dignità dei 601 membri dell'Assemblea Costituente, è una delle cause principali dello scioglimento dell'Assemblea Costituente.
Parlando di quale partito sia più piccolo e quale più grande, tutto il mondo sa chi è in maggioranza e come.
Primo, la questione della maggioranza è trasparente. Di quelli che sono venuti nel partito grazie al processo di unificazione, alcuni compagni sono bravi, nessuno lo mega, ma la maggior parte di loro sono spazzatura.
Saremmo in maggioranza nel partito maoista - in questa situazione; il fatto è che c’è stato il tentativo subdolo di cambiare il colore del partito attraverso l'unificazione. Secondo, circa quale partito sia più grande, possiamo motivatamente affermare che, anche se siamo in minoranza nel comitato centrale, abbiamo comitati di partito paralleli in tutto il paese. Se necessario, possiamo dimostrare la nostra forza. Terzo, in sé, la questione di quale partito sia più grande e quale più piccolo forse non è molto significativa.
Nel corso della storia piccoli partiti sono diventati i più grandi e quelli più grandi si sono ridotti. È in questo è il modo che intendiamo la dialettica dell’unità del partito. Veniamo da una lunga storia. Anche il PCNU (maoista) era piccolo nella sua fase iniziale. La questione del piccolo e grande è questa: il partito con un pensiero, una politica, un’ideologia corretti, che possa sostanziare la politica nella pratica, avanzando decisamente nell’agire come autentico partito comunista rivoluzionario, agendo nell'interesse del paese, del popolo e del proletariato, si espande. Quelli che tradiscono il paese e il popolo, a poco a poco evaporano.
Ho già chiarito con i quali abbiamo occorre formare un fronte unito. Si deve formare fronte unito. E stiamo andando avanti nella formazione di un fronte unito coi repubblicani patrioti, la sinistra, i federalisti, le donne, i lavoratori e i dalit. Altro punto, la questione della registrazione del partito è questione di necessità condizionale. Rifletteremo sul se dobbiamo registrare il partito e, se lo riterremo importante, allora potremmo registrarlo. Altrimenti, potremmo non registrarlo affatto, perché siamo decisamente convinti che attraverso il parlamentarismo non si può porre fine ai problemi del popolo. Dunque, se registreremo o no il partito dipende dalla situazione.
Circa i rapporti cordiali con Prachanda e Baburam, con loro siamo stati compagni tutta una vita. Ora, non lasciamo noi Prachanda e Baburam, ma loro hanno lasciato noi. Né ci siamo separati noi dal partito, loro se ne sono scissi, abbandonando la linea politica e ideologica del partito. Perciò, la questione della loro posizione di classe è bizzarra. Non esiste più una linea politica indipendente di Prachanda e Baburam. Come dovremmo definire quelli che sono pupazzi dei reazionari stranieri e dell’espansionismo? Non è possibile andare insieme a dei pupazzi. Non andare insieme a dei capitolazionisti di classe.
Il nostro desiderio e proposta a loro è che devono rompere ogni legame con ogni sorta di reazionari, solo allora potremmo andare avanti insieme. Finché avranno legami con quei reazionari, non ci fidiamo di loro.
D: - A quanto abbiamo ascoltato, siete incerti se procedere per la via della guerra popolare o della rivolta popolare. Qual è la vostra opinione sul problema della corruzione che ci sarebbe stata negli acquartieramenti? Come tratterete i giornalisti?
R: - Non siamo incerti su andare per la via della guerra popolare o della rivolta popolare.
Prima di tutto, ci rivolteremo per la nuova democrazia contro il parlamentarismo. Noi non riconosciamo parlamentarismo. La repubblica democratica, il vecchio e cadente parlamentarismo, per cui tutti i partiti qui cantano l’ assordante vecchia canzone della democrazia, quella democrazia ha completamente fallito, anche l'Assemblea Costituente ha fallito. Perciò, in alternativa, nell'interesse del paese e del popolo, andremo avanti per stabilire in Nepal la Repubblica di Nuova Democratica contro il feudalesimo, l'imperialismo e il neocolonialismo. Questa è la nostra agenda principale. Per raggiungere questo obiettivo, se ci si chiede come ci muoveremo, procederemo in entrambi i modi, legalmente e clandestinamente, un partito rivoluzionario è in grado di utilizzare ogni metodo utile. Andammo onestamente ai negoziati di pace. Quando ci arrivammo, solo i maoisti dovettero fare tutti i compromessi. Ora non scenderemo a compromessi fino a questo eccesso.
Quindi, perché non ci siano dubbi, se necessario, tutto può accadere, guerra popolare o rivolta popolare, questo è il punto chiave.
Parlate di denaro e corruzione negli acquartieramenti, non sono qui per parlare di questo. Non è questo non la per investigare sulla corruzione. Quindi non parliamo qui di queste cose. Il popolo sta scoprendo dove ci sono stato crimini, e sicuramente i rivoluzionari dell’esercito liberazione popolare stanno indagando. È quella la sede. Sulla domanda sul possibile ruolo di Baburam-Prachanda nel nostro arresto in India, è qualcosa su cui non solo noi investighiamo. Questo può essere il caso per una seria inchiesta. È qualcosa a cui anche le masse e gente come voi (giornalisti) potreste guardare. I nostri amici giornalisti sono molto lungimirante, introspettivi e attenti ai particolari. Sono convinto che ci aiuterete. Vogliamo rispettare i media nel modo in cui li tratteremo. Continueremo a lottare per i diritti dei giornalisti lavoratori, lotteremo per i diritti del popolo della classe operaia.
Quello che preoccupa è che dietro velo del giornalismo professionale, si pratica il giornalismo prezzolato, che non è una buona cosa. Fate sì che questo non sia un problema principale e noi vi rispetteremo. Se su questo mancheremo, ci impegniamo a fare autocritica.

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