Denuncia del Prc:
"Terremotata picchiata da vigili di Milano"
Dopo un
diverbio alla mensa alla donna e al figlio sarebbe stato notificato
l'allontamento dal campo dai due ghisa. Ma alla contestazione di lei,
secondo la ricostruzione, sarebbero volate le mani
Milano, 2
luglio 2012 - Uno schiaffo e un calcio da un vigile urbano milanese a una
terremotata di Finale Emilia: è questa la denuncia effettuata dai
segretari regionale e provinciale di Modena di Rifondazione comunista, Nando
Mainardi e Stefano Lugli, che in una nota ricostruiscono l'accaduto.
L'episodio risalirebbe a venerdì scorso. Secondo la denuncia del Prc i due
cittadini, madre e figlio (la donna è disabile), in seguito a un diverbio
avvenuto presso la mensa della Protezione Civile, si sono visti notificare
- presso il camper in cui ora vivono - l'allontanamento dal campo da due
vigili provenienti dalla polizia municipale di Milano.
Sarebbe stata
la donna a "contestare verbalmente la scelta e a riferire a Mainardi e
Lugli di essere stata colpita". Per i due esponenti comunisti si
tratta di "un fatto gravissimo e inaudito: gli autori di questo atto di
violenza
vanno allontanati - loro sì - e puniti. Chiediamo l'immediato intervento delle istituzioni, a partire dall'Amministrazione di Finale Emilia - che fino ad ora ha fatto orecchie da mercant e- e dall'Amministrazione comunale di Milano. Violenza, arroganza e prepotenza da parte di chi dovrebbe tutelare tutte le cittadine e tutti i cittadini, tanto nelle fasi di normalità quanto in una situazione estrema come quella determinata dal terrremoto, sono inammissibili".
vanno allontanati - loro sì - e puniti. Chiediamo l'immediato intervento delle istituzioni, a partire dall'Amministrazione di Finale Emilia - che fino ad ora ha fatto orecchie da mercant e- e dall'Amministrazione comunale di Milano. Violenza, arroganza e prepotenza da parte di chi dovrebbe tutelare tutte le cittadine e tutti i cittadini, tanto nelle fasi di normalità quanto in una situazione estrema come quella determinata dal terrremoto, sono inammissibili".
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