Proprio nel giorno in cui apprendiamo la notizia dai giornali che ci sarà un ulteriore blocco dei fondi per la bonifica mentre 76 milioni di euro per il parco verde saranno spesi in parcheggi e rifacimenti stradali, per la terza volta - anche questa mattina - si doveva svolgere nel silenzio totale l'ennesima inaugurazione della Porta del Parco all'interno di Bagnoli Futura, con la presenza del sindaco De Magistris, per l'ennesima passerella istituzionale e pagliacciata funzionale nel tagliare qualche nastro e continuare i venti anni di gestione criminale di "riqualificazione" dell'intera area.
Come in tante altre occasioni, non ultima l'intitolazione della sala consiliare a Sandro Pertini della X Municipalità, oggi pretendevamo un nostro intervento all'interno di quest'ennesimo "appuntamento vetrina" per elevare le contraddizioni di chi in campagna elettorale denunciava Bagnoli Futura in quanto "covo di clientelismo e affarismo" mentre ora addirittura la ha rafforzata nei suoi poteri territoriali (cambiando la sua "mission" da “società di trasformazione urbana” a “società di sviluppo”).
Ma l'accoglienza di questa mattina è stata particolare. Infatti in prima mattinata un gruppo di disoccupati flegrei è entrato all'interno dell'area dell'ex-italsider salendo sul tetto di uno degli edifici all'ingresso della Porta del Parco, dopo settimane e mesi durante i quali il movimento disoccupati flegrei chiedeva di incontri con l’amministrazione comunale e non solo. Anche il ViceSindaco Sodano pubblicamente si era impegnato nella costruzione di "immediati" tavoli di discussione sulle tematiche del lavoro legati alla bonifica dell'area, ma fino ad ora nulla si è visto.
Poco dopo abbiamo organizzato un presidio all'esterno dei cancelli pretendendo di entrare nella sala dove si sarebbe tenuta l'inaugurazione e di prendere parola. La blindatura delle forze del disordine, che denunciamo per il loro atteggiamento aggressivo e deprorevole, e il totale non ascolto delle nostre istanze e delle nostre rivendicazioni hanno provocato diversi momenti di contatto e tensione.
Come ancora adesso, da tempo e con determinazione ci siamo impegnati - in tutte le occasioni possibili - affinché costringessimo i rappresentanti di questa giunta a mettere in piedi un’assemblea pubblica in cui fare chiarezza sul tema della riqualifica di Bagnoli, oltre che far chiarezza sulle tante questioni legate alle ipotesi di difestore anaerobico o alla ancor più recente vicenda della trivellazioni, al fine di costituire un tavolo territoriale permanente che veda la partecipazione e un vero coinvolgimento dei cittadini nelle scelte e decisioni prese dalle amministrazioni e che abbia come punti chiave di riferimento:
- Una reale bonifica di tutta l’area ex-industriale e del litorale (con rimozione della colmata e bonifica dei fondali)
- Un netto no alla svendita dei suoli di BagnoliFutura ai vecchi e nuovi speculatori
- La totale apertura al pubblico delle spiagge di Coroglio e Bagnoli, una volta rese fruibili
- Un tavolo permanente interistituzonale teso alla creazione di posti di lavoro e formazione di figure lavorative da integrare all’interno del processo di riqualificazione
Già più volte abbiamo avuto dimostrazione di cosa intendono per "democrazia partecipativa" e lo dimostrano il modo con cui sono stati presi diversi provvedimenti da questa giunta (dalle ZTL alla Coppa America): nulla è stato frutto di un confronto diretto con i cittadini ed analogamente alle vecchie amministrazioni le decisioni vengono prese dall’alto, a chiuso dei loro palazzi.
E sottolineamo "analogamente alle vecchie amministrazioni" perché, d’altro canto, non accettiamo nessun tipo di
strumentalizzazione da parte di chi, vedi partiti come Sel e Pd ed anche ovviamente la destra, ora aiuta ad amplificare lo scontro con questa giunta solo per propri interessi di poltrona. Gli interessi dei proletari del nostro territorio, i nostri interessi sono incompatibili con chi da anni ha contribuito al saccheggio della nostra città e allo sfruttamento delle nostre vite.
Ripartiamo dai nostri territori, in maniera indipendente ed autonoma dallo scenario politico attuale, opponendoci al saccheggio e alla devastazione dei nostri territori che questo sistema produce
con la consapevolezza che quello che viviamo quotidianamente sui nostri territori e lo stato di degrado, abbandono, disoccupazione, precarietà, sfruttamento dei nostri territori è conseguenza diretta dell’ulteriore attacco padronale che questo governo sta mettendo in atto.
Ripartiamo quindi dai nostri territori per ricostruire quell’opposizione sociale e politica ai governi dei padroni.
Ripartiamo dai nostri territori, in maniera indipendente ed autonoma dallo scenario politico attuale, opponendoci al saccheggio e alla devastazione dei nostri territori che questo sistema produce
con la consapevolezza che quello che viviamo quotidianamente sui nostri territori e lo stato di degrado, abbandono, disoccupazione, precarietà, sfruttamento dei nostri territori è conseguenza diretta dell’ulteriore attacco padronale che questo governo sta mettendo in atto.
Ripartiamo quindi dai nostri territori per ricostruire quell’opposizione sociale e politica ai governi dei padroni.
Casa, Lavoro, Servizi e Spazi sociali!
Questi gli interessi dei proletari!
Questi gli interessi dei proletari!
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