martedì 24 luglio 2012

pc 24 luglio - presidi e manifestazioni dei metalmeccanici.. ma ci vuole molto di più per fermare il fascismo padronale !

Contratto metalmeccanici. Fiom: da Udine a Siracusa, iniziative di lotta in tutta Italia contro la mancata convocazione da parte di Federmeccanica del maggior sindacato della categoria

Da Udine a Siracusa si sono svolte oggi decine di iniziative di lotta promosse dalla Fiom-Cgil per protestare contro la scelta effettuata da Federmeccanica che, all'avvio delle trattative per il nuovo Contratto dei metalmeccanici, ha convocato solo Fim-Cisl e Uilm-Uil, senza la stessa Fiom. E ciò nonostante che il sindacato dei metalmeccanici Cgil sia da sempre il più rappresentativo della categoria, avendo da solo più iscritti della somma di quelli appartenenti alle altre due Organizzazioni.
A Roma, un presidio è stato effettuato sotto la sede nazionale di Confindustria, all'angolo tra viale dell'Astronomia e viale Tupini. All'iniziativa, oltre a delegati provenienti da varie aziende del Lazio e dalla Fiat di Pomigliano, ha partecipato anche il Segretario generale della Fiom, Maurizio Landini.
A Torino, in concomitanza con lo sciopero proclamato in provincia dalla Fiom, un presidio è stato tenuto davanti alla sede della locale Unione Industriale. Una delegazione formata anche da lavoratori di alcune delle più importanti aziende del territorio (Alenia, Avio, Microtecnica, Johnson Controls) è stata ricevuta da funzionari dell'Amma. Scioperi e presidi sono stati effettuati anche nelle altre provincie del Piemonte: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli.
Anche a Milano ha avuto luogo un'iniziativa analoga a quella di Torino. Uno sciopero dalle 9:00 all'orario di mensa è stato indetto per consentire ai lavoratori di partecipare a un presidio che è stato tenuto davanti alla sede dell'Assolombarda, in via Pantano. Oggi l'iniziativa di lotta ha toccato anche numerosi stabilimenti metalmeccanici siti in altre provincie lombarde, tra cui Brianza-Monza, Como, Lecco, Pavia e Varese. Presidi davanti alle Associazioni Industriali sono stati effettuati anche a Brescia, Cremona e Mantova. In queste tre provincie gli scioperi saranno effettuati nel corso della settimana a partire da mercoledì 25 luglio. In provincia di Sondrio, fermate dal lavoro saranno effettuate nella giornata di venerdì 27.
Stesso quadro anche a Venezia. Alla Fincantieri di Porto Marghera la Fiom ha proclamato uno sciopero di 3 ore, dalle 8:00 alle 11:00. Gli scioperanti hanno formato un corteo che ha raggiunto la locale sede della Confindustria, dando vita a un presidio cui si sono aggiunti i lavoratori di altri stabilimenti, nonché quelli delle imprese di appalto interne alla raffineria. In particolare, 2 ore di sciopero sono state effettuate, tra gli altri, negli stabilimenti della Alcoa e della Aprilia. Iniziative di lotta anche a Verona.
Quattro ore di sciopero sono state proclamate dalla Fiom in diversi territori del Friuli-Venezia Giulia. Presidi sono stati effettuati davanti alle sedi confindustriali di Udine e Pordenone, mentre volantinaggi sono stati effettuati in provincia di Gorizia. Un'ora di sciopero con assemblee in provincia di Trieste.
Per quanto riguarda la Liguria, una manifestazione è stata effettuata a Genova, anche qui davanti alla sede di Confindustria. Otto ore di sciopero sono poi state proclamate in alcune aziende della provincia di Savona, tra cui la Trench–Schneider e la Continental di Cairo Montenotte.
A Bologna è stata effettuata una manifestazione nel pomeriggio sotto la sede della Confindustria dell'Emilia-Romagna, sita in via Barberia. Un corteo con oltre 2mila tra lavoratrici e lavoratori, provenienti da tutti i territori della Regione ove era stato proclamato uno sciopero di 4 ore, ha attraversato le vie centrali della città.
Per quanto riguarda la Toscana, scioperi di 2 o 3 ore sono stati effettuati in diversi stabilimenti nelle provincie di Lucca e di Pisa.
Un presidio sotto la locale sede di Confindustria è stato effettuato anche a Perugia.
Numerose le iniziative di lotta, infine, in Sardegna e in Sicilia. Scioperi, volantinaggi e presidi hanno avuto luogo a Cagliari, Palermo, Messina, Catania e Siracusa.

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