Sono ormai diversi giorni che è tornata ad esplodere la rabbia degli operai della Fincantieri del sito di Genova Sestri Ponente: scioperi, presidi ai cancelli, cortei per la città, occupazioni di strade e di binari ferroviari, sono le giuste azioni di lotta di chi sente seriamente minacciato il proprio posto di lavoro.
La giornata di giovedì tredici ottobre è proficua dal punto di vista dei rapporti con le istituzioni; approfittando della sua presenza in città, le tute blu organizzano un presidio sotto
Quale debba essere il finale di questa travagliata storia, non c'è alcun dubbio: come dice giustamente Bruno Manganaro, della segreteria della Fiom-Cgil, "occorre fermare Bono", l'ignobile ad che firma gli accordi separati con gli altri sindacati confederati (alla Coffindustria) per chiudere gli stabilimenti.
Intanto, mentre si segnala un'iniziativa della Filt-Cgil - il sindacato degli autoferrotramvieri - che tappezza gli autobus cittadini con un volantino di solidarietà ai lavoratori dei cantieri navali ("Togli il pane agli operai, fai un'Italia di papponi e usurai. Nei vostri cantieri la nostra solidarietà"), occorre dare spazio alla bella notizia del giorno: il segretario regionale della Uilm-Uil, Antonio Apa, è stato caldamente invitato a levare le tende dal presidio al grido di "Vergogna, vai via, venduto".
Questo episodio dimostra che si sta innalzando il livello di coscienza di classe, e si comincia a rifiutare la presenza dei sindacalisti collaborazionisti.
Solidarietà ai lavoratori della Fincantieri in lotta!
Genova, 14 ottobre 2011
Stefano Ghio - Slai Cobas per il sindacato di classe Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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