giovedì 13 ottobre 2011

pc 13 ottobre - Operai Fiat Termini Imerese, la vertenza non si sblocca...

All’uscita del secondo turno, ieri sera davanti ai cancelli della Fiat di Termini Imerese, gli operai apprendevano con curiosità e scetticismo le notizie provenienti dall’incontro romano tra sindacati, Fiat e ministero, notizie che qualche sindacalista lì presente aveva fatto arrivare via sms.

Le notizie non sono buone dicevano gli operai perché la Fiat non sembra molto disponibile all'avvio della procedura di mobilità per gli operai più anziani né ad accettare di pagare la cassa integrazione e questo significa che ci si può aspettare di nuovo qualche iniziativa degli operai dell’indotto, sicuramente i più colpiti.

Mentre lo scetticismo generale viene dalla lunghezza del programma di “assorbimento degli operai” (nel 2017!) e dalla solidità dell’azienda Dr Motor… “ma d’altronde è rimasta solo questa dato che gli altri uno alla volta vengono arrestati…” diceva un operaio!

Nell’incontro di ieri sera come si viene a sapere dall’articolo del Sole24Ore di oggi, i sindacati hanno chiesto 2 anni di Cassa integrazione per cessazione di attività e di favorire i pensionamenti attraverso incentivi per ridurre l’organico che passerà alla Dr Motor.

E così i cinque punti presentati dai tre sindacati all’assemblea unitaria come piattaforma per continuare la discussione su questa vertenza sono già a rischio grosso: la Regione, per bocca di Lombardo, ha detto no all’impegno diretto nell’industria, la Fiat dice no agli ammortizzatori sociali, mentre la Dr ha detto “forse, vedremo” sull’applicazione del contratto nazionale…

La Fiat non ha chiuso del tutto la porta sul ricorso alla Cig – sostiene Bruno Vitali (Fim-Cisl) – che è legato ad un accordo complessivo con la Dr Motor per la ricollocazione dei dipendenti. Anche sugli incentivi, pur non avendo previsto risorse aggiuntive il Lingotto non ha mostrato una totale

chiusura, essendo anche questa partita legata alla conclusione dell’accordo con la DR.” E quindi dato che tutto è legato (e quindi scaricato) all’accordo complessivo con la Dr non si capisce il perché di questi “giudizi positivi del sindacato” come dice il giornale.

Nella sostanza non è cambiato niente, e proprio per questo tutti si devono dire fiduciosi nei risultati del prossimo incontro di martedì prossimo.

I sindacati riferiscono, continua il quotidiano dei padroni, che la Fiat ieri ha fornito i dati relativi a quanti, tra i 1.566 dipendenti, al termine dei prossimi sei anni – considerando 2 anni di Cig e 4 di mobilità – avranno maturato i requisiti pensionistici: si tratta di 511 lavoratori, collocati

soprattutto nel triennio 2015-2017 (370).

Intanto alla Regione Sicilia se la prendono comoda, si parla di schiarita dato che la commissione Bilancio dell’Assemblea regionale ha dato il via libera al disegno di legge [ma quale schiarita, siamo ancora al disegno di legge!] per il rilancio dell’area industriale di Termini Imerese con 450

milioni di finanziamenti, 100 milioni dallo Stato attraverso l’accordo di programma quadro e 350 milioni dalla Regione siciliana (200 con fondi comunitari e 150 a gravare sul bilancio regionale). Il Ddl tornerà alla commissione di merito, per poi essere trasmesso all’Aula…

Gli operai parteciperanno allo sciopero del gruppo del 21 ottobre, ma senza un vero scarto nelle forme di lotta il futuro rimarrà nelle mani dei padroni, dei sindacalisti e dei vari governi nazionali e regionali!

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