venerdì 15 aprile 2011

pc 15 aprile - Napoli 'nè campi,nè lager ne guerre umanitarie' iniziativa in preparazione della manifestazione del 16




Diverse centinaia di attivisti delle reti antirazziste sono andati stamani sotto la "prigione etnica" (come altro definirla!!?) di Santa Maria Capua Vetere, la ex-caserma Andolfato, dove da circa una settimana mille profughi tunisini son...o detenuti non solo in violazione di ogni minimo principio di accoglienza, ma anche fuori di ogni legittimità, con una formula inventata sul momento (il "CAI") e mai neppure codificata, senza che la reclusione fosse valutata da nessun soggetto terzo (persino in quegli obbrobri che sono i CIE la posizione deve essere vagliata almeno da un giudice di pace). Tanto che gli stessi avvocati stanno valutando l'opportunità di un esposto alla procura di S.Maria C.V. anche per impedire che diventi un pericolosissimo precedente di "stato di polizia"...

I giorni passati sono diventati perciò giorni di vergogna per questo paese e per la nostra regione, giorni che non possono essere cancellati! Perchè più volte alla legittima ansia e frustrazione di queste persone, passate in poche settimane da giovani "valorosi" che si battono per la "democratizzazione" in Tunisia a "pericolosi" clandestini, la polizia ha risposto con cariche della celere su persone inermi mandandone diverse all'ospedale, con uso di lacrimogeni nella tendopoli, di cani e perfino di quella polizia a cavallo che ricorda penosamente scenari da Virginia degli anni 20...!!

Oggi centinaia di persone (a partire dalla comunità tunisina di Napoli) hanno fatto sentire la propria voce con un presidio sonoro ed interventi davanti all'ingresso della caserma e poi con un corteo lungo le mura per dirigersi ai lati più vicini alla tendopoli. Dall'interno infatti si era saputo che i migranti cercavano di rispondere con forza ai messaggi che arrivavano, ma la celere schierata ancora una volta impediva loro di avvicinarsi! Raggiunto il lato del muro che rasenta la tendopoli, c'è stata un lunga corrispondenza di messaggi, con i manifestanti che dopo essersi segnalati coi fumogeni lanciavano all'interno decine di palloni con scritte di solidarietà in arabo e francese e i migranti che rilanciavano altri oggetti (palline, cuscini, piccole suppellettili) con scritte, fogli e messaggi attaccati (ne alleghiamo qualcuno, come quello che dice in francese "Aiutateci. Vogliamo un mondo senza frontiere. Siamo nella merda!").

Mentre alcuni migranti si arrampicavano sugli altissimi pali della luce per poter vedere e farsi vedere dall'esterno (vedi foto) Sulla pressione della manifestazione una delegazione è potuta entrare nel campo ed ha avuto la rassicurazione che entro sabato tutti i migranti dovrebbero ricevere i pemressi di soggiorno e uscire. Ma si teme che per qualcuno possano essere trovati ostacoli e veti burocratici all'applicazione del decreto. In contestazione del campo lager insieme al corteo è stata bloccata la statale che costeggia la ex-caserma, mentre le mura di cinta venivano tapezzate di scritte contro i lager e sul diritto alla libertà!

La mobilitazione di oggi oltre a rivendicare l'immediata libertà e un permesso di soggiorno vero (cioè rinnovabile) per tutti i migranti e i profughi, rivendica anche l'immediata chiusura di questo nuovo campo-lager, perchè il diritto di accoglienza non si trasformi mai più nè in reclusione coatta e tantomeno in quel CIE che da sempre la nostra regione rifiuta!

Altrimenti torneremo prestissimo a mobilitarci sempre più numerosi!

Uno degli striscioni diceva: "Nè campi-lager nè guerre "umanitarie": Liberi tutti!" - facendo riferimento alla manifestazione contro la guerra che sabato 16 si dirigerà alla base NATO di Bagnoli (concentramento ore 10:30 - Piazzale Tecchio - Stazione campi flegrei)

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